Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (33 lettori)

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ildonnaiolo

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Ancora incertezza
Buongiorno a tutti gli amici del forum,
niente da fare c'e' ancora da soffrire ma credo che tra qui ad un mese circa,dopo la tranche alla Grecia e la votazione sull' EFSF della Germania le acque agitate:titanic: dovrebbero cominciare a calmarsi.Non dimentichiamo che l'abbassamento del rating dell' Italia ha fatto altre vittime accellenti prima di noi (stati Uniti e Giappone) ma altri paesi Europei seguiranno (penso alla Francia) con il risultato di allineare alla fine il livello di rischio ai livelli precedenti.
Resto in attesa per posizionare la mia liquidita' ancora abbondante,anche se questa volta voglio dare precedenza ad investimenti a breve sul 14 o 15, sto valutando (da portare a scadenza) e ad incrementare il 21 3.75% che ho in portafoglio.
Una serena giornata a tutti.:)
 
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carpe diem

Banned
Oggi mi sento uno strano senso di disagio addosso
un pessimismo che cerco di scacciare in ogno modo
ma la ragione me lo impedisce...
leggetevi questo articolo e incrociamo le dita...

Fonte Mercato Libero

RINGRAZIO PER QUESTE CONSIDERAZIONI FEDERICO DA FORTEZZA BASTIANI!

La risposta a mio parere è no. Purtroppo, e sottolineo purtroppo, secondo me non possiamo fallire. Continuano a ripeterci che il nostro debito vale circa un quarto rispetto alla nostra ricchezza privata. Quindi perchè da ogni parte si alza il grido terrorizzato di chi teme il nostro default?

Semplice: piu' forte si grida al lupo, piu' passa il concetto che si debba fare uno sforzo comune, essere solidali, instaurando un governo di unità nazionale.
Sarà, ma ogni volta che sento termini come "solidarietà", "ecosostenibile", " diversamente abile", "consenso informato" sento sempre puzza di solenne fregatura.

Se contesto l'ecopass sono tacciato di insensibilità verso l'ambiente. Se non approvo che l'Italia diventi una succursale di 'Ndjamena sono insensibile e privo di solidarietà.

Se non corro a versare i miei soldi nelle casse di un paese che mi applica il 60% di tasse sullo stipendio, poi mi tassa nuovamente il 20% su quello che risparmio e che quando moriro' ritasserà nuovamente il tutto prima di darlo ai miei figli, sono privo di senso civico.

No, non sono privo di senso civico. E' che ritengo, forse a torto, di avere ancora un briciolo di logica.

Uno di coloro che inneggiano al governo tecnico e vuole che si applichino 400 miliardi di tasse ai privati è Alessandro Profumo. E' lo stesso che ha venduto, quando era amministratore delegato di Unicredit, i suoi derivati a tutti i comuni italiani, mandandoli sul lastrico. Dopo aver fatto passare il valore di Unicredit da 7,0 a 0,7 euro ha voluto una liquidazione di 40 milioni, per il buon lavoro svolto.
Oggi, per salvare le banche, piene zeppe di titoli di stato italiani vuole che cio' che le famiglie hanno faticosamente messo da parte nei decenni scorsi lo consegnamo a lui ed ai suoi amici, socializzando le perdite.

Capite? Hanno distrutto il sistema bancario, elargendo a se stessi ed agli amici stock option e premi per centinaia di milioni ( salvo dare ai piccoli azionisti che avevano realmente creato la banca solo le briciole dell'utile annuo ). Adesso, che il frutto è stato svuotato e resta solo la buccia, ci chiedono di pagare il conto per poter comprarare un altro frutto che ricominceranno a svuotare.

C'è Prodi, che continua a voler cedere all'Europa l'oro che possediamo, dopo averci dato il cambio a 1936 lire ( ed aver così firmato la condanna al fallimento per le piccole imprese familiari e quelle che esportavano ).

C'è Montezemolo che, forte dei suoi successi in Fiat ( salvata per cinquant'anni dal fallimento con i nostri soldi, e nient'altro ) ha passato la palla all'amico Marchionne, che a sua volta ha dichiarato che l'Italia per la Fiat è solo un peso e che lui deve fare scelte da imprenditore. Ma se vuole fare l'imprenditore, e quindi avere le mani libere, perchè non restituisce i soldi che Fiat ha ricevuto in dono da noi italiani negli ultimi 60 anni?

Occhio a tutti coloro che parlano di debito pubblico come di una cosa comune. Non è comune: io non l'ho creato. Chi lo ha creato è colui che non è riuscito a finire in 40 anni la Salerno - Reggio Calabria, mentre i giapponesi dopo 6 giorni dallo tsunami del gennaio scorso hanno rimesso a posto le loro autostrade danneggiate.

Chi lo ha creato sono tutti quei pensionati che si sentono degli Highlanders, gli ultimi immortali: sono andati in pensione a 55 anni con una pensione calcolata sulla media degli stipendi degli ultimi 5 anni ( quindi sui massimi della retribuzione ) .

E appena in pensione, visto che alla bocciofila si annoiavano, sono rientrati nel mondo del lavoro da consulenti esterni per l'azienda per cui avevano lavorato.

Impedendo così che un giovane venisse assunto, si formasse, giocasse le sue carte. E soprattutto facesse figli. Perchè un giovane che non ha un posto adeguato, quando si sposa, non basta a mantenere la famiglia. Quindi deve lavorare anche la moglie. Aumenta il numero degli occupati ma diminuiscono gli stipendi, perchè c'è troppa gente che lavora ( eccesso di offerta ) . Lavorando entrambi, fanno un figlio, al massimo due, perchè la moglie non fa piu' la mamma, ma deve fare la "mamma in carriera", restituendo metà di quello che guadagna a tate e baby sitter prima e alle badanti dei nonni poi.

Mentre gli immigrati hanno mogli che fanno ancora le mamme a tempo pieno e che riempiono l'Italia di nuove leve, noi tutte le nostre risorse le impieghiamo per i nostri Highlanders settantacinquenni, che non hanno nessuna voglia di mollare i comandi.

Così come comandante dell'esercito abbiamo un ragazzo di ottantasei anni, mentre come presidente del consiglio abbiamo un settantacinquenne che ha preso il posto di un settantaduenne.

Niente servizio militare, proprio come ai tempi di Eliogabalo, ultimo imperatore romano. Nell'esercito solo gente che fa il soldato come professione, così quando ci fosse da chiedere un sacrificio superiore all'ordinaria amministrazione, tutto verrà contrattato. Pensate se dopo Caporetto ci fosse stato il sindacato a rappresentare i fanti professionisti. Avrebbero detto: " Per respingere gli austriaci la domenica vogliamo gli straordinari festivi. Se poi ci sono da affrontare anche i tedeschi allora scioperiamo."

Mi è stato chiesto spesso perchè io fossi sempre negativo e vedessi il futuro così nero. La risposta è questa: perchè non vedevo nessuno che si preoccupasse minimamente su come avremmo fatto a mantenere negli anni tutto questo sistema di vita.

La scuola italiana è stata progressivamente svuotata di contenuti e sindacalizzata in modo che i giovani non si ponessero piu' troppe domande, perchè privi di capacità critiche. La politica dei diritti è stata per le giovani generazioni la fregatura piu' grande, ma se ne accorgeranno troppo tardi: è stato chiesto a dei bambini se preferissero rimpinzarsi di bignè o seguire una dieta equilibrata. Ovviamente quasi tutti hanno scelto i bignè. Oggi sono degli obesi inebetiti. La ricreazione è durata il tempo necessario perchè all'interno della scuola gli insegnanti e gli studenti avessero lo stesso grado di ignoranza, in modo che fosse certo il risultato.
Ora che coloro che scioperavano negli anni 70 ( al posto di studiare ) sono a loro volta diventati insegnanti, abbiamo la certezza che per un buon numero di anni ci sarà un elettorato che non creerà problemi e non sarà in grado di porre domande troppo scomode.

Abbiamo potuto mantenere negli ultimi 60 anni un tenore di vita assolutamente superiore a quanto ci fossimo meritati grazie ad un fatto non secondario: l'Italia, all'interno della guerra fredda, aveva il partito comunista piu' grande dell'Europa Occidentale.
Gli americani, attraverso il Piano Marshall, ci hanno inondato di soldi, hanno pagato i nostri debiti, hanno evitato che andassimo a combattere in Corea ed in Vietnam, perchè volevano che noi fossimo una nazione di benestanti con una agiata classe media che continuasse a votare DC ad ogni elezione, senza saltare la barricata e senza finire nella sfera sovietica.
Sull'altro fronte l'Unione Sovietica riempiva di soldi il PCI e le cooperative nel tentativo di far entrare i compagni italiani nella stanza dei bottoni.
Noi eravamo nel mezzo, protetti e coccolati, mentre il resto del mondo pagava anche il nostro conto.
Non ci siamo resi conto che con la caduta del Muro di Berlino tutto questo è finito per sempre. L'ombrello che ci aveva protetto fino ad allora è stato chiuso, perchè non serviva piu'. Gli americani hanno smontato un po' delle loro basi, hanno smesso di proteggere i nostri titoli di Stato ( che davano il 20% di interessi ma non fallivano ). E hanno pensato di riprendersi quello che ci avevano dato fino ad allora.
Serviva uno strumento e l'hanno trovato. L'Euro.
Quando è stato introdotto mi ricordo che mi posi una domanda: come puo' reggere nel tempo
?
La storia mi aveva spiegato che in tutte le occasioni in cui popoli diversi erano stati tenuti insieme da un collante artificiale ( di solito era la forza militare ), alla lunga l'unione era sempre implosa.

Impero romano, impero napoleonico, Unione Sovietica, Yugoslavia. Perchè avrebbe dovuto essere diverso questa volta?


Come accadde nel 1998 con l'Argentina , che si era ancorata in modo rigido al dollaro Usa, l'arrivo della crisi economica sommato all'impossibilità di svalutare fece fallire il paese piu' debole.

E' come quando, a 14 anni, stufo di pedalare con la mia bicicletta, chiesi ad un mio amico di potermi agganciare al suo motorino.
Viaggiare con una bici a 50 all'ora senza fare fatica fu all'inizio esaltante. Tutto cambio' pero' quando il mio amico fu costretto a frenare all'improvviso. I freni della mia bici a quella velocità saltarono ed io mi ritrovai per terra dolorante.
Oggi l'Italia sta frenando e i freni stanno saltando. Se al timone ci fosse gente con lo spirito e l'età che avevano i giovani garibaldini dell'800, si potrebbe provare a fare la cosa giusta: sganciarsi subito dall'euro, subire le dure conseguenze di un eventuale default, soprattutto all'inizio in termini di inflazione e di accesso al credito internazionale, come nel 1946, dopo la guerra.

Ma poi, con le nostre risorse private , si potrebbe ricominciare a gestire questo paese. Ricominciare a fare figli, a fare lavori veri, a sentirci padroni del nostro destino e delle nostre scelte.
Gli allegri Highlanders pero' non ci daranno questa possibilità. I settantacinquenni che oggi detengono il potere economico italiano, non faranno resistenza. Vivono ancora negli anni '80 e sono convinti che questa crisi la pagheranno ancora una volta gli americani.

No, amici miei. Purtroppo il conto lo pagheremo noi, e restituiremo tutto quello che ci è stato dato dagli anni 60 ad oggi.
Ci costringeranno a buttare via tutto quello che abbiamo per difendere qualcosa che non ci serve, che non vogliamo e che alla fine ci farà tornare ad essere quel popolo di pezzenti che eravamo all'inizio del '900.

Solo che stavolta in casa nostra non saremo piu' soli, come nel secolo scorso, ma dovremo fare i conti con un'immigrazione che già ora fa paura, perchè fatta da gente giovane e aggressiva. Come eravamo noi cent'anni fa quando arrivavamo nel porto di New York con le valige di cartone.
I settantacinquenni, beffa delle beffe, dopo essere riusciti a schivare la seconda guerra mondiale ( finita quando erano ancora bambini ), dopo avere iniziato a lavorare quando è arrivato il boom, ed essere andati in pensione un attimo prima che iniziasse la crisi, ora potrebbero riservarci l'ultima beffa:
chiuderanno gli occhi un attimo prima di vedere l'Italia in balia di altri popoli.
E magari in punto di morte daranno a noi anche la colpa di non averla saputa difendere.
 

robinson

Forumer storico
C'è Prodi ha scritto:
premetto che non ho votato Prodi,

siccome questa è una frase che sento spesso ripetere,
chiedo: poteva Prodi "fare" veramente diversamente?
era lui in grado di poter dettare legge al riguardo?
l' alternativa sarebbe stata di restare fuori dall' euro, immagino,
ma poteva essere lui a dettare il prezzo del cambio?

Un po' come Berlusconi oggi: la manovra economica l' ha scelta lui di farla,
o è stato costretto? e se non l' avesse fatta che sarebbe successo?
Basta sapere imporsi (come Samaras pensa di poter fare al posto del povero Papa) , o ci sono situazioni in cui, povera Italia, dobbiamo solo ubbidire?
Prodi Britannia 1 = Berlusconi Britannia 2
 
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robinson

Forumer storico
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RINGRAZIO PER QUESTE CONSIDERAZIONI FEDERICO DA FORTEZZA BASTIANI!

La risposta a mio parere è no. Purtroppo, e sottolineo purtroppo, secondo me non possiamo fallire. Continuano a ripeterci che il nostro debito vale circa un quarto rispetto alla nostra ricchezza privata. Quindi perchè da ogni parte si alza il grido terrorizzato di chi teme il nostro default?

Semplice: piu' forte si grida al lupo, piu' passa il concetto che si debba fare uno sforzo comune, essere solidali, instaurando un governo di unità nazionale.
Sarà, ma ogni volta che sento termini come "solidarietà", "ecosostenibile", " diversamente abile", "consenso informato" sento sempre puzza di solenne fregatura.

Se contesto l'ecopass sono tacciato di insensibilità verso l'ambiente. Se non approvo che l'Italia diventi una succursale di 'Ndjamena sono insensibile e privo di solidarietà.

Se non corro a versare i miei soldi nelle casse di un paese che mi applica il 60% di tasse sullo stipendio, poi mi tassa nuovamente il 20% su quello che risparmio e che quando moriro' ritasserà nuovamente il tutto prima di darlo ai miei figli, sono privo di senso civico.

No, non sono privo di senso civico. E' che ritengo, forse a torto, di avere ancora un briciolo di logica.

Uno di coloro che inneggiano al governo tecnico e vuole che si applichino 400 miliardi di tasse ai privati è Alessandro Profumo. E' lo stesso che ha venduto, quando era amministratore delegato di Unicredit, i suoi derivati a tutti i comuni italiani, mandandoli sul lastrico. Dopo aver fatto passare il valore di Unicredit da 7,0 a 0,7 euro ha voluto una liquidazione di 40 milioni, per il buon lavoro svolto.
Oggi, per salvare le banche, piene zeppe di titoli di stato italiani vuole che cio' che le famiglie hanno faticosamente messo da parte nei decenni scorsi lo consegnamo a lui ed ai suoi amici, socializzando le perdite.

Capite? Hanno distrutto il sistema bancario, elargendo a se stessi ed agli amici stock option e premi per centinaia di milioni ( salvo dare ai piccoli azionisti che avevano realmente creato la banca solo le briciole dell'utile annuo ). Adesso, che il frutto è stato svuotato e resta solo la buccia, ci chiedono di pagare il conto per poter comprarare un altro frutto che ricominceranno a svuotare.

C'è Prodi, che continua a voler cedere all'Europa l'oro che possediamo, dopo averci dato il cambio a 1936 lire ( ed aver così firmato la condanna al fallimento per le piccole imprese familiari e quelle che esportavano ).

C'è Montezemolo che, forte dei suoi successi in Fiat ( salvata per cinquant'anni dal fallimento con i nostri soldi, e nient'altro ) ha passato la palla all'amico Marchionne, che a sua volta ha dichiarato che l'Italia per la Fiat è solo un peso e che lui deve fare scelte da imprenditore. Ma se vuole fare l'imprenditore, e quindi avere le mani libere, perchè non restituisce i soldi che Fiat ha ricevuto in dono da noi italiani negli ultimi 60 anni?

Occhio a tutti coloro che parlano di debito pubblico come di una cosa comune. Non è comune: io non l'ho creato. Chi lo ha creato è colui che non è riuscito a finire in 40 anni la Salerno - Reggio Calabria, mentre i giapponesi dopo 6 giorni dallo tsunami del gennaio scorso hanno rimesso a posto le loro autostrade danneggiate.

Chi lo ha creato sono tutti quei pensionati che si sentono degli Highlanders, gli ultimi immortali: sono andati in pensione a 55 anni con una pensione calcolata sulla media degli stipendi degli ultimi 5 anni ( quindi sui massimi della retribuzione ) .

E appena in pensione, visto che alla bocciofila si annoiavano, sono rientrati nel mondo del lavoro da consulenti esterni per l'azienda per cui avevano lavorato.

Impedendo così che un giovane venisse assunto, si formasse, giocasse le sue carte. E soprattutto facesse figli. Perchè un giovane che non ha un posto adeguato, quando si sposa, non basta a mantenere la famiglia. Quindi deve lavorare anche la moglie. Aumenta il numero degli occupati ma diminuiscono gli stipendi, perchè c'è troppa gente che lavora ( eccesso di offerta ) . Lavorando entrambi, fanno un figlio, al massimo due, perchè la moglie non fa piu' la mamma, ma deve fare la "mamma in carriera", restituendo metà di quello che guadagna a tate e baby sitter prima e alle badanti dei nonni poi.

Mentre gli immigrati hanno mogli che fanno ancora le mamme a tempo pieno e che riempiono l'Italia di nuove leve, noi tutte le nostre risorse le impieghiamo per i nostri Highlanders settantacinquenni, che non hanno nessuna voglia di mollare i comandi.

Così come comandante dell'esercito abbiamo un ragazzo di ottantasei anni, mentre come presidente del consiglio abbiamo un settantacinquenne che ha preso il posto di un settantaduenne.

Niente servizio militare, proprio come ai tempi di Eliogabalo, ultimo imperatore romano. Nell'esercito solo gente che fa il soldato come professione, così quando ci fosse da chiedere un sacrificio superiore all'ordinaria amministrazione, tutto verrà contrattato. Pensate se dopo Caporetto ci fosse stato il sindacato a rappresentare i fanti professionisti. Avrebbero detto: " Per respingere gli austriaci la domenica vogliamo gli straordinari festivi. Se poi ci sono da affrontare anche i tedeschi allora scioperiamo."

Mi è stato chiesto spesso perchè io fossi sempre negativo e vedessi il futuro così nero. La risposta è questa: perchè non vedevo nessuno che si preoccupasse minimamente su come avremmo fatto a mantenere negli anni tutto questo sistema di vita.

La scuola italiana è stata progressivamente svuotata di contenuti e sindacalizzata in modo che i giovani non si ponessero piu' troppe domande, perchè privi di capacità critiche. La politica dei diritti è stata per le giovani generazioni la fregatura piu' grande, ma se ne accorgeranno troppo tardi: è stato chiesto a dei bambini se preferissero rimpinzarsi di bignè o seguire una dieta equilibrata. Ovviamente quasi tutti hanno scelto i bignè. Oggi sono degli obesi inebetiti. La ricreazione è durata il tempo necessario perchè all'interno della scuola gli insegnanti e gli studenti avessero lo stesso grado di ignoranza, in modo che fosse certo il risultato.
Ora che coloro che scioperavano negli anni 70 ( al posto di studiare ) sono a loro volta diventati insegnanti, abbiamo la certezza che per un buon numero di anni ci sarà un elettorato che non creerà problemi e non sarà in grado di porre domande troppo scomode.

Abbiamo potuto mantenere negli ultimi 60 anni un tenore di vita assolutamente superiore a quanto ci fossimo meritati grazie ad un fatto non secondario: l'Italia, all'interno della guerra fredda, aveva il partito comunista piu' grande dell'Europa Occidentale.
Gli americani, attraverso il Piano Marshall, ci hanno inondato di soldi, hanno pagato i nostri debiti, hanno evitato che andassimo a combattere in Corea ed in Vietnam, perchè volevano che noi fossimo una nazione di benestanti con una agiata classe media che continuasse a votare DC ad ogni elezione, senza saltare la barricata e senza finire nella sfera sovietica.
Sull'altro fronte l'Unione Sovietica riempiva di soldi il PCI e le cooperative nel tentativo di far entrare i compagni italiani nella stanza dei bottoni.
Noi eravamo nel mezzo, protetti e coccolati, mentre il resto del mondo pagava anche il nostro conto.
Non ci siamo resi conto che con la caduta del Muro di Berlino tutto questo è finito per sempre. L'ombrello che ci aveva protetto fino ad allora è stato chiuso, perchè non serviva piu'. Gli americani hanno smontato un po' delle loro basi, hanno smesso di proteggere i nostri titoli di Stato ( che davano il 20% di interessi ma non fallivano ). E hanno pensato di riprendersi quello che ci avevano dato fino ad allora.
Serviva uno strumento e l'hanno trovato. L'Euro.
Quando è stato introdotto mi ricordo che mi posi una domanda: come puo' reggere nel tempo ?
La storia mi aveva spiegato che in tutte le occasioni in cui popoli diversi erano stati tenuti insieme da un collante artificiale ( di solito era la forza militare ), alla lunga l'unione era sempre implosa.

Impero romano, impero napoleonico, Unione Sovietica, Yugoslavia. Perchè avrebbe dovuto essere diverso questa volta?


Come accadde nel 1998 con l'Argentina , che si era ancorata in modo rigido al dollaro Usa, l'arrivo della crisi economica sommato all'impossibilità di svalutare fece fallire il paese piu' debole.

E' come quando, a 14 anni, stufo di pedalare con la mia bicicletta, chiesi ad un mio amico di potermi agganciare al suo motorino.
Viaggiare con una bici a 50 all'ora senza fare fatica fu all'inizio esaltante. Tutto cambio' pero' quando il mio amico fu costretto a frenare all'improvviso. I freni della mia bici a quella velocità saltarono ed io mi ritrovai per terra dolorante.
Oggi l'Italia sta frenando e i freni stanno saltando. Se al timone ci fosse gente con lo spirito e l'età che avevano i giovani garibaldini dell'800, si potrebbe provare a fare la cosa giusta: sganciarsi subito dall'euro, subire le dure conseguenze di un eventuale default, soprattutto all'inizio in termini di inflazione e di accesso al credito internazionale, come nel 1946, dopo la guerra.

Ma poi, con le nostre risorse private , si potrebbe ricominciare a gestire questo paese. Ricominciare a fare figli, a fare lavori veri, a sentirci padroni del nostro destino e delle nostre scelte.
Gli allegri Highlanders pero' non ci daranno questa possibilità. I settantacinquenni che oggi detengono il potere economico italiano, non faranno resistenza. Vivono ancora negli anni '80 e sono convinti che questa crisi la pagheranno ancora una volta gli americani.

No, amici miei. Purtroppo il conto lo pagheremo noi, e restituiremo tutto quello che ci è stato dato dagli anni 60 ad oggi.
Ci costringeranno a buttare via tutto quello che abbiamo per difendere qualcosa che non ci serve, che non vogliamo e che alla fine ci farà tornare ad essere quel popolo di pezzenti che eravamo all'inizio del '900.

Solo che stavolta in casa nostra non saremo piu' soli, come nel secolo scorso, ma dovremo fare i conti con un'immigrazione che già ora fa paura, perchè fatta da gente giovane e aggressiva. Come eravamo noi cent'anni fa quando arrivavamo nel porto di New York con le valige di cartone.
I settantacinquenni, beffa delle beffe, dopo essere riusciti a schivare la seconda guerra mondiale ( finita quando erano ancora bambini ), dopo avere iniziato a lavorare quando è arrivato il boom, ed essere andati in pensione un attimo prima che iniziasse la crisi, ora potrebbero riservarci l'ultima beffa:
chiuderanno gli occhi un attimo prima di vedere l'Italia in balia di altri popoli.
E magari in punto di morte daranno a noi anche la colpa di non averla saputa difendere.

beh con questa classe politica non è che il ritorno alla lira ci farà stare molto meglio!

l' articolo è condivisibile per molti aspetti;

ma a me pare che paragonare la creazione di una Europa federale sia molto diverso dagli imperi, dal romano alla Yugoslavia e Unione sovietica, che si sono poi frantumati.

a me pare che quasi sempre la Politica riassuma in sè il meglio ed il peggio delle qualità; pertanto con grossa fatica continuo a pensare che vi sia qualcuno che voglia perseguire una idea di Europa dei popoli (e non solo dell' euro).
Altrimenti tutto sarà destinato a crollare.
C.V.D.
Fine della storia.
ps: il popolo passerà dallo star male in europa allo star male nei suoi stretti confini; non vedo operazioni salvifiche nel passare da una situazione all' altra; credo solo che, nella misura in cui prevarrà una certa Idea di Politica e non il suo stolto rovescio della medaglia, possa esserci vera evoluzione, (anche se un passo per volta).
Lascio a ciascuno di noi valutare quale lato della medaglia si stia pesantemente rappresentando in questi periodi!
 

saverio1973

BOND SUB.
Oggi mi sento uno strano senso di disagio addosso
un pessimismo che cerco di scacciare in ogno modo
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RINGRAZIO PER QUESTE CONSIDERAZIONI FEDERICO DA FORTEZZA BASTIANI!

La risposta a mio parere è no. Purtroppo, e sottolineo purtroppo, secondo me non possiamo fallire. Continuano a ripeterci che il nostro debito vale circa un quarto rispetto alla nostra ricchezza privata. Quindi perchè da ogni parte si alza il grido terrorizzato di chi teme il nostro default?

Semplice: piu' forte si grida al lupo, piu' passa il concetto che si debba fare uno sforzo comune, essere solidali, instaurando un governo di unità nazionale.
Sarà, ma ogni volta che sento termini come "solidarietà", "ecosostenibile", " diversamente abile", "consenso informato" sento sempre puzza di solenne fregatura.

Se contesto l'ecopass sono tacciato di insensibilità verso l'ambiente. Se non approvo che l'Italia diventi una succursale di 'Ndjamena sono insensibile e privo di solidarietà.

Se non corro a versare i miei soldi nelle casse di un paese che mi applica il 60% di tasse sullo stipendio, poi mi tassa nuovamente il 20% su quello che risparmio e che quando moriro' ritasserà nuovamente il tutto prima di darlo ai miei figli, sono privo di senso civico.

No, non sono privo di senso civico. E' che ritengo, forse a torto, di avere ancora un briciolo di logica.

Uno di coloro che inneggiano al governo tecnico e vuole che si applichino 400 miliardi di tasse ai privati è Alessandro Profumo. E' lo stesso che ha venduto, quando era amministratore delegato di Unicredit, i suoi derivati a tutti i comuni italiani, mandandoli sul lastrico. Dopo aver fatto passare il valore di Unicredit da 7,0 a 0,7 euro ha voluto una liquidazione di 40 milioni, per il buon lavoro svolto.
Oggi, per salvare le banche, piene zeppe di titoli di stato italiani vuole che cio' che le famiglie hanno faticosamente messo da parte nei decenni scorsi lo consegnamo a lui ed ai suoi amici, socializzando le perdite.

Capite? Hanno distrutto il sistema bancario, elargendo a se stessi ed agli amici stock option e premi per centinaia di milioni ( salvo dare ai piccoli azionisti che avevano realmente creato la banca solo le briciole dell'utile annuo ). Adesso, che il frutto è stato svuotato e resta solo la buccia, ci chiedono di pagare il conto per poter comprarare un altro frutto che ricominceranno a svuotare.

C'è Prodi, che continua a voler cedere all'Europa l'oro che possediamo, dopo averci dato il cambio a 1936 lire ( ed aver così firmato la condanna al fallimento per le piccole imprese familiari e quelle che esportavano ).

C'è Montezemolo che, forte dei suoi successi in Fiat ( salvata per cinquant'anni dal fallimento con i nostri soldi, e nient'altro ) ha passato la palla all'amico Marchionne, che a sua volta ha dichiarato che l'Italia per la Fiat è solo un peso e che lui deve fare scelte da imprenditore. Ma se vuole fare l'imprenditore, e quindi avere le mani libere, perchè non restituisce i soldi che Fiat ha ricevuto in dono da noi italiani negli ultimi 60 anni?

Occhio a tutti coloro che parlano di debito pubblico come di una cosa comune. Non è comune: io non l'ho creato. Chi lo ha creato è colui che non è riuscito a finire in 40 anni la Salerno - Reggio Calabria, mentre i giapponesi dopo 6 giorni dallo tsunami del gennaio scorso hanno rimesso a posto le loro autostrade danneggiate.

Chi lo ha creato sono tutti quei pensionati che si sentono degli Highlanders, gli ultimi immortali: sono andati in pensione a 55 anni con una pensione calcolata sulla media degli stipendi degli ultimi 5 anni ( quindi sui massimi della retribuzione ) .

E appena in pensione, visto che alla bocciofila si annoiavano, sono rientrati nel mondo del lavoro da consulenti esterni per l'azienda per cui avevano lavorato.

Impedendo così che un giovane venisse assunto, si formasse, giocasse le sue carte. E soprattutto facesse figli. Perchè un giovane che non ha un posto adeguato, quando si sposa, non basta a mantenere la famiglia. Quindi deve lavorare anche la moglie. Aumenta il numero degli occupati ma diminuiscono gli stipendi, perchè c'è troppa gente che lavora ( eccesso di offerta ) . Lavorando entrambi, fanno un figlio, al massimo due, perchè la moglie non fa piu' la mamma, ma deve fare la "mamma in carriera", restituendo metà di quello che guadagna a tate e baby sitter prima e alle badanti dei nonni poi.

Mentre gli immigrati hanno mogli che fanno ancora le mamme a tempo pieno e che riempiono l'Italia di nuove leve, noi tutte le nostre risorse le impieghiamo per i nostri Highlanders settantacinquenni, che non hanno nessuna voglia di mollare i comandi.

Così come comandante dell'esercito abbiamo un ragazzo di ottantasei anni, mentre come presidente del consiglio abbiamo un settantacinquenne che ha preso il posto di un settantaduenne.

Niente servizio militare, proprio come ai tempi di Eliogabalo, ultimo imperatore romano. Nell'esercito solo gente che fa il soldato come professione, così quando ci fosse da chiedere un sacrificio superiore all'ordinaria amministrazione, tutto verrà contrattato. Pensate se dopo Caporetto ci fosse stato il sindacato a rappresentare i fanti professionisti. Avrebbero detto: " Per respingere gli austriaci la domenica vogliamo gli straordinari festivi. Se poi ci sono da affrontare anche i tedeschi allora scioperiamo."

Mi è stato chiesto spesso perchè io fossi sempre negativo e vedessi il futuro così nero. La risposta è questa: perchè non vedevo nessuno che si preoccupasse minimamente su come avremmo fatto a mantenere negli anni tutto questo sistema di vita.

La scuola italiana è stata progressivamente svuotata di contenuti e sindacalizzata in modo che i giovani non si ponessero piu' troppe domande, perchè privi di capacità critiche. La politica dei diritti è stata per le giovani generazioni la fregatura piu' grande, ma se ne accorgeranno troppo tardi: è stato chiesto a dei bambini se preferissero rimpinzarsi di bignè o seguire una dieta equilibrata. Ovviamente quasi tutti hanno scelto i bignè. Oggi sono degli obesi inebetiti. La ricreazione è durata il tempo necessario perchè all'interno della scuola gli insegnanti e gli studenti avessero lo stesso grado di ignoranza, in modo che fosse certo il risultato.
Ora che coloro che scioperavano negli anni 70 ( al posto di studiare ) sono a loro volta diventati insegnanti, abbiamo la certezza che per un buon numero di anni ci sarà un elettorato che non creerà problemi e non sarà in grado di porre domande troppo scomode.

Abbiamo potuto mantenere negli ultimi 60 anni un tenore di vita assolutamente superiore a quanto ci fossimo meritati grazie ad un fatto non secondario: l'Italia, all'interno della guerra fredda, aveva il partito comunista piu' grande dell'Europa Occidentale.
Gli americani, attraverso il Piano Marshall, ci hanno inondato di soldi, hanno pagato i nostri debiti, hanno evitato che andassimo a combattere in Corea ed in Vietnam, perchè volevano che noi fossimo una nazione di benestanti con una agiata classe media che continuasse a votare DC ad ogni elezione, senza saltare la barricata e senza finire nella sfera sovietica.
Sull'altro fronte l'Unione Sovietica riempiva di soldi il PCI e le cooperative nel tentativo di far entrare i compagni italiani nella stanza dei bottoni.
Noi eravamo nel mezzo, protetti e coccolati, mentre il resto del mondo pagava anche il nostro conto.
Non ci siamo resi conto che con la caduta del Muro di Berlino tutto questo è finito per sempre. L'ombrello che ci aveva protetto fino ad allora è stato chiuso, perchè non serviva piu'. Gli americani hanno smontato un po' delle loro basi, hanno smesso di proteggere i nostri titoli di Stato ( che davano il 20% di interessi ma non fallivano ). E hanno pensato di riprendersi quello che ci avevano dato fino ad allora.
Serviva uno strumento e l'hanno trovato. L'Euro.
Quando è stato introdotto mi ricordo che mi posi una domanda: come puo' reggere nel tempo ?
La storia mi aveva spiegato che in tutte le occasioni in cui popoli diversi erano stati tenuti insieme da un collante artificiale ( di solito era la forza militare ), alla lunga l'unione era sempre implosa.

Impero romano, impero napoleonico, Unione Sovietica, Yugoslavia. Perchè avrebbe dovuto essere diverso questa volta?


Come accadde nel 1998 con l'Argentina , che si era ancorata in modo rigido al dollaro Usa, l'arrivo della crisi economica sommato all'impossibilità di svalutare fece fallire il paese piu' debole.

E' come quando, a 14 anni, stufo di pedalare con la mia bicicletta, chiesi ad un mio amico di potermi agganciare al suo motorino.
Viaggiare con una bici a 50 all'ora senza fare fatica fu all'inizio esaltante. Tutto cambio' pero' quando il mio amico fu costretto a frenare all'improvviso. I freni della mia bici a quella velocità saltarono ed io mi ritrovai per terra dolorante.
Oggi l'Italia sta frenando e i freni stanno saltando. Se al timone ci fosse gente con lo spirito e l'età che avevano i giovani garibaldini dell'800, si potrebbe provare a fare la cosa giusta: sganciarsi subito dall'euro, subire le dure conseguenze di un eventuale default, soprattutto all'inizio in termini di inflazione e di accesso al credito internazionale, come nel 1946, dopo la guerra.

Ma poi, con le nostre risorse private , si potrebbe ricominciare a gestire questo paese. Ricominciare a fare figli, a fare lavori veri, a sentirci padroni del nostro destino e delle nostre scelte.
Gli allegri Highlanders pero' non ci daranno questa possibilità. I settantacinquenni che oggi detengono il potere economico italiano, non faranno resistenza. Vivono ancora negli anni '80 e sono convinti che questa crisi la pagheranno ancora una volta gli americani.

No, amici miei. Purtroppo il conto lo pagheremo noi, e restituiremo tutto quello che ci è stato dato dagli anni 60 ad oggi.
Ci costringeranno a buttare via tutto quello che abbiamo per difendere qualcosa che non ci serve, che non vogliamo e che alla fine ci farà tornare ad essere quel popolo di pezzenti che eravamo all'inizio del '900.

Solo che stavolta in casa nostra non saremo piu' soli, come nel secolo scorso, ma dovremo fare i conti con un'immigrazione che già ora fa paura, perchè fatta da gente giovane e aggressiva. Come eravamo noi cent'anni fa quando arrivavamo nel porto di New York con le valige di cartone.
I settantacinquenni, beffa delle beffe, dopo essere riusciti a schivare la seconda guerra mondiale ( finita quando erano ancora bambini ), dopo avere iniziato a lavorare quando è arrivato il boom, ed essere andati in pensione un attimo prima che iniziasse la crisi, ora potrebbero riservarci l'ultima beffa:
chiuderanno gli occhi un attimo prima di vedere l'Italia in balia di altri popoli.
E magari in punto di morte daranno a noi anche la colpa di non averla saputa difendere.


Carpe, finalmente uno che non dice le solite cose damagogiche, ma che dice sostanzialmente la verità della situazione Italica....

Complimenti all'autore ed a te che lo hai postato:up:
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Inflazione oltre le attese in Canada ad agosto. L'indice dei
prezzi al consumo risulta in crescita del 3,1% su base annua
rispetto al +2,7% fatto registrare a luglio. Le attese erano
per un rialzo più contenuto a +2,9%. Il rialzo dell'indice a
livello "core" risulta dell'1,9% dal +1,6% precedente.
Milano, Finanza.com
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
L'indice statunitense che misura le nuove richieste di mutui
ipotecari la scorsa settimana ha fatto registrare un +0,6%.
+2,2% per l'indice dei rifinanziamenti. Lo ha annunciato la
Mortgage Bankers Association. Milano, Finanza.com
 

reno

Guest
Dal Financial Time

(DJ)--Rimangono dubbi sulla volonta' di Silvio Berlusconi di riformare l'Italia. Il giorno dopo il report di Standard & Poor's, il Financial Times analizza la situazione italiana ed evidenzia che piuttosto che rassicurare i mercati, le dichiarazioni di Berlusconi e i commenti dei suoi sostenitori rispecchiano il senso di un primo ministro sotto assedio, che deve affrontare quotidianamente richieste di dimissioni da parte dell'opposizione per far posto a un Governo piu' ampio di unita' nazionale.
Le istituzioni internazionali hanno da tempo sollecitato l'Italia ad attuare le riforme strutturali per promuovere la crescita. Tuttavia, come Standard & Poor's ha evidenziato, la "fragile" maggioranza che sostiene Silvio Berlusconi ha dimostrato di non essere all'altezza del compito. Il quotidiano della City fa notare il forte potere delle lobby in Italia: il loro intenso lavoro (soprattutto di avvocati e notai) ha fatto sparire le liberalizzazioni previste nella manovra; il principale sindacato ha risposto con uno sciopero generale all'articolo 8 della manovra sui contratti; un esempio lampante del potere delle lobby (e del doppio ruolo di Berlusconi come premier e magnate dei media), e' poi nel beauty contest in corso sulle frequenze televisive, che garantiranno nuove frequenze digitali a Rai e Mediaset gratuitamente, mentre nessun nuovo investitore straniero si affaccia sul mercato.
Qualcuno in pubblico, altri in privato, conclude il Ft, auspicano in Italia un altro 25 luglio, con riferimento al 1943, quando il Gran Consiglio del Fascismo consenti' l'arresto di Benito Mussolini. Per il momento, pero', i ribelli all'interno del suo partito non sembrano avere i numeri per costringerlo a lasciare. red/ren
(END) Dow Jones Newswires
September 21, 2011 09:47 ET (13:47 GMT)
 
Stato
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