Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (25 lettori)

Stato
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stefanofabb

GAIN/Welcome
Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 28 ott - I redditi
personali degli americani sono saliti dello 0,1% a
settembre, meno delle attese degli economisti, che si
aspettavano un rialzo dello 0,3%. Le spese sono cresciute
dello 0,6%, in linea con le previsioni. E' quanto comunicato
dal Dipartimento del Commercio. I dati relativi ad agosto
sono rimasti invariati (redditi -0,1% e spese +0,2%).
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
[FONT=courier new,courier,mono]A settembre l'indice dei prezzi delle spese per consumipersonali ha registrato un rialzo del 2,9% su base annua edello 0,2% mensile. +1,6% a/a e variazione nulla m/m per ildato core (consenso +0,1% m/m), quello calcolato al netto dialimentari ed energetici. Milano, Finanza.com [/FONT]
 

carpe diem

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MARTINGALA EUROPEA!




La Martingala è un gioco d'azzardo che risale alla Francia della fine del 700, irrazionale ma seducente, si vince qualche volta ma le perdite sono rapide ed improvvise come quanto stà accadendo nel sistema finanziario.

Il gioco della martingala si basa sulla presunta efficacia di un processo non basato sulla casualità che consente di incrementare un scommessa quando questa si presume in perdita, l'aumento esponenziale della scommessa tramite l'apertura di nuove posizioni sul semplice assunto che prima o poi si torna sempre nello stesso punto, si azzerano le perdite, ma con il risultato di azzerare capitale sino ad aggiungere operazioni che aumentano esponenzialmente il rischio, la maniera più veloce di distruggere il capitale stesso, in fondo il filo conduttore di questa epoca virtuale.
In ambito matematico, il termine martingala si riferiva originariamente ad una serie di strategie utilizzate dagli scommettitori francesi nel XVIII secolo. La più semplice di queste strategie veniva utilizzata in giochi simili all'odierno testa o croce: lo scommettitore sceglieva una faccia di una moneta. Questa veniva lanciata, ed il giocatore guadagnava o perdeva una quantità prefissata di denaro a seconda che avesse indovinato o meno la faccia mostrata dalla moneta dopo la caduta. La strategia della martingala consisteva nel raddoppiare la puntata dopo ogni lancio perso. Questa tecnica, che apparentemente conduce ad una vincita finale certa, è stata in verità la causa di forti perdite da parte di scommettitori. Un'analisi più attenta mostra che la posta da mettere in gioco aumenta esponenzialmente con i lanci perdenti, e ci si convince facilmente del fatto che, per assicurarsi la vittoria, bisognerebbe disporre di un capitale infinito da poter scommettere, e bisognerebbe che anche il banco fosse disposto ad accettare poste di qualsiasi taglia. La vincita netta è solamente la posta iniziale. Ironia della sorte, uno dei risultati elementari dimostrati dall'odierna teoria delle martingale è proprio l'inesistenza di un sistema di scommesse vincente http://it.wikipedia.org/wiki/Martingala_(matematica).

Se i contorni di questo accordo, di questo ennesimo gioco della martingala europeo sono reali, allora prepariamoci per il prossimo anno ad osservare la possibile disintegrazione del sistema finanziario europeo e di conseguenza mondiale.

Coloro che non hanno imparato nulla e hanno provocati questo inferno, oggi ci insegnano cosa dobbiamo fare per uscirne. Nessun problema all'origine è stato risolto tutto tamponato in attesa di un miracolo.

Costringere alcuni Paesi come Italia, Spagna e Portogallo a svalutare il proprio portafoglio di titoli di Stato , ovvero a fare "mark down" lasciandone altri come Francia, Germania ed Inghilterra con irrealistici valori sui propri sino ad oggi solo porti di irrazionale panico è il granellino di sabbia epocale che bloccherà definitivamente il progetto Euro.

Il risultato netto è che hedge fund come Deutsche Bank che viaggiano ancora oggi a dimensioni, decine di volte il proprio patrimonio, vengono premiati a scapito di banche che sono rimaste ai margini delle follie subprime americane ed europee.

Le banche francesi ricolme di immondizia sovrana avrebbero bisogno di soli 8,8 miliardi di euro e quelle tedesche ormai tecnicamente fallite e sostenute dalla KFW e dalle bad bank garantite dalla Germania solo 5, la nuova favola per allocchi!



O certo in Inghilterra va tutto bene, banche solide, patrimonializzate, capitale sicuro, banche centrali compiacenti, dimenticando la verde Irlanda e l'immondizia immobiliare strutturata, Venghino signori venghino vi aspettiamo nella solida e indistruttibile Inghilterra. Auguri!


L'immondizia nascosta strutturata subprime tuttora presente nei bilanci americani è un'offesa ai risparmiatori ed investitori di tutto il mondo. La disperazione di Bank of America è evidente quando si parla di lasciar fallire Countrywide o si spostano miliardi di derivati dalla discarica Merrill Lynch trasferendo il rischio sui risparmi, sui depositanti
.

Ma la storia inesorabilmente farà il suo corso perchè l'uomo ha dimenticato il suo passato.

Quando la paranoia dei mercati avrà fine e si accorgeranno che in realtà Inghilterra, Germania e soprattutto Francia vivono di luce riflessa, la luce del panico, allora il diluvio universale non potrà più essere fermato.

Chissà perchè mentre tutti festeggiano...

Monaco, 27 ott - Jens Weidmann, presidente della Bundesbank e membro del direttorio della Bce, ha messo in dubbio la resistenza delle banche a un peggioramento della crisi affermando che esistono "crescenti dubbi se le banche in Europa possano far fronte a un nuovo acuirsi della crisi del debito sovrano". Parlando in un seminario a Monaco, Weidmann ha aggiunto: "manca chiarezza sia sul peso che i singoli istituti riescono a sostenere, sia sulle capacita' della politica di sostenere le banche in caso di necessita'". Weidmann ha anche espresso dubbi sul come attuare il previsto haircut del 50% sul debito sovrano greco(...) Corriere della Sera

Che poi quelli della ISDA sostengano che l'adesione al fallimento parziale della Grecia sia volontario e che quindi nessuno pagherà mai l'assicurazione su questo fallimento dimostra che oggi le regole si cambiano in corso d'opera e che i fessi che comprano questi strumenti per proteggersi da un fallimento farebbero meglio a rilassarsi insieme a chi sostiene che i CDS sono un termometro per comprendere il rischio di fallimento di un paese.

Come ho scritto in altre occasioni questa è un pausa prima della tempesta che non sappiamo quanto durerà, ma poi giusto il tempo per fare la fila davanti alla biglietteria per l'Arca di Noè! De Mark un analista molto seguito dagli hedge fund e dalle banche di investimento suggerisce che questa è una trappola per tori, direi per topi aggiungo io.

Nel frattempo dall'economia reale e in particolare dall'immobiliare arriva un segnale negativo con la discesa di oltre il 4 % dell'indice Pending Home termometro dei preliminari di comprevendita, le vendite di abitazioni continuano a scendere sensibilmente.

L'illusione di una ripresa del PIL americano è dovuta essenzialmente agli investimenti e ai consumi anch'essi figli di una nuova caduta parallela ai redditi della percentuale di risparmio delle famiglie americane. La media di crescita dell' 1,1 % per i primi tre trimestri dell'anno è recessiva!

Albert Edwards di Societe Generale ci racconta che la BCE alla fine sarà costretta a seguire le orme delle banche centrali americane e inglesi, ovvero a monetizzare il debito, anche perchè se Italia e Spagna sono a rischio, Germania, Francia, Stati Uniti e Inghilterra sono decisamente peggio.

Lasciate perdere le analisi del Wall Street Journal sul sistema bancario italiano che ha parte la realtà del Monte dei Pasci di Siena distrutta da una politica di arrembaggio irresponsabile, sono l'ennesima dimostrazione di come tempismo e torbido interesse di conquista siano indirizzati verso il nostro Paese.

La BCE perderà la sua verginità monetaria ( ... quello che gli esaltati neokeynesiani alla Wolf o Krugman amano suggerire dimenticando che con inflazione e debito in una debt deflation non si cancella il problemam ovvero l'eccesso di debito, ma si sa ortodossie e integralismi sono di casa oggi nelle scuole economiche ) termine coniato dall'economista Paul de Grauwe, iniziando a monetizzare il debito stampando moneta.

Date un'occhiata qui sotto se l'Italia è insolvente o a rischio default che dire di Francia e Germania, ci resta il problema della crescita da risolvere, anche se io amo ricordare che prima bisogna REDISTRIBUIRE!


Fonte: Société Générale

In conclusione la struttura opaca e poco trasparente di questo fondo delle meraviglie non fa altro che ripercorrere il passato, un passato che urla che l'unico modo per uscire da questa depressione è permettere che azionisti ed obbligazionisti delle grandi banche si assumano le proprie responsabilità senza continuare a socializzare le perdite con i contribuenti e violentare il presente e il futuro delle giovani generazioni.
 

carpe diem

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Totale delle passività delle amministrazioni pubbliche

edwards-1.jpg
 

carpe diem

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Chiedo scusa per l'OT
mi fanno ridere le persone contrarie alla redistribuzione
in Italia il 10% delle persone possiede il 50% della ricchezza
finora sono stati chiesti sacrifici solo alle fasce più povere della popolazione
ma i benestanti che sono contrari alla redistribuzione( non tutti, confindustria si è detta favorevole alla patrimoniale) pensano veramente di poter vivere arroccati nel loro fortino mentre il paese brucia e la povertà si diffonde?
quel 10% è ora che contribuisca, per una quota non eccessiva, a far ripartire il paese
...chiaramente prima si dovrà procedere a tagli e riforme strutturali...
 

carpe diem

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3.958%
VALUE: 3.811 ITALY 10 - GERMANY 10 SPREAD

Lo spread sale

i BTP riprendono a scendere :wall:


... il bund future con teutonica precisione è ripartito dal supporto a 133
ora è a 133,93
 
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carpe diem

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Perchè le banche italiane sono più penalizzate?

Economia: banche italiane con il fiato sospeso (MF)



Dowjones
MILANO (MF-DJ)--Banche europee col fiato sospeso. Secondo indiscrezioni, oggi l'Autorita' bancaria europea (Eba) comunichera' il fabbisogno di capitale degli istituti per ogni Paese europeo. Particolarmente preoccupate le banche italiane, in quanto, fino a ieri sera, non si conoscevano i criteri utilizzati per fare questo calcolo.
Se nell'ipotesi di stress, scrive MF, venisse considerato un mark to market (adeguamento ai valori di mercato) che comporti la svalutazione dei titoli di Stato italiani del 9-10%, cosi' come ipotizzato finora dalle banche d'affari, per gli istituti della Penisola sarebbero dolori. Negli ambienti bancari c'e' preoccupazione perche' dare un numero preciso sul fabbisogno di capitale delle banche per ogni Paese, scatenerebbe la speculazione dei mercati sull'entita' del deficit patrimoniale delle singole banche italiane. Circolano dubbi sull'aderenza alla realta' dei criteri dello stress test, visto che nessuno mette davvero in conto un haircut dell'Italia, in quanto le discussioni sul potenziamento del Fondo salva-Stati mirano proprio a scongiurare questa ipotesi. Si arriverebbe al paradosso che chi ha il portafoglio gonfio di titoli greci (che si presume abbiano un haircut del 50-60%) sarebbe meno penalizzato di chi detiene quelli italiani, dato che in numeri assoluti questi ultimi hanno un valore nettamente superiore. Ma ancora piu' paradossale e' che le banche italiane, colpevoli di avere acquistato titoli di Stato del loro Paese, che di fatto e' solvibile, dovrebbero ricapitalizzare in misura maggiore di quelle francesi e tedesche che hanno invece speculato sul debito greco, quando Atene era chiaramente avviata verso l'insolvenza. Un segnale di questa discrepanza sta nelle stime di ricapitalizzazione fatte dal governo francese per le sue banche, pari a 10 miliardi di euro, mentre i tedeschi parlano di soli 5,5 miliardi per le loro. Sorge un dubbio: visto che tutti parlano di una ricapitalizzazione complessiva delle banche di Eurolandia pari a 100 miliardi, allora gli altri 84,5 miliardi chi li deve mettere? A complicare la situazione c'e' la consapevolezza che il vertice dei capi di Stato e di governo della Ue in programma oggi a Bruxelles "non sara' decisivo", come ha avvertito ieri il ministro delle Finanze olandese Jan Kees de Jager, nel corso di una giornata convulsa, da cui e' emersa una sola certezza: Eurolandia e' ancora profondamente divisa sulle misure da attuare per risolvere la crisi del debito sovrano. red/lab
(END) Dow Jones Newswires
October 26, 2011 02:12 ET (06:12 GMT)
 
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