stefanofabb
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 27 ott - La tendenza al
rialzo dei rendimenti, dice un operatore, e' visibile gia' da
qualche settimana sul mercato monetario. "Le attese - dice
un trader - sono per un aumento graduale sul breve termine:
un aumento che si fara' piu' sensibile nel 2010, estendendosi
anche al segmento a medio e lungo termine della curva dei
rendimenti. Certo - aggiunge - ci potranno essere anche
delle battute d'arresto ma la tendenza e' destinata a
consolidarsi in assenza di eventi eccezionali e
imprevedibili". Alla base dell'inversione di rotta, dicono
gli operatori, ci sono le aspettative per la ripresa
economica nel prossimo anno e la convinzione che, con
l'avvio della crescita, inizieranno a venire meno quelle
politiche monetarie espansive non convenzionali che le
banche centrali hanno messo in atto nei mesi scorsi per
garantire una forte liquidita' al mercato finanziario. In
questo scenario i tassi sono destinati ad aumentare, prima
sulla parte a breve termine e poi sulla parte a lungo
termine: un segmento su cui pesera' anche la pesante offerta
che il mercato si attende nei prossimi 12 mesi. "Quello che
si e' visto oggi - aggiunge un operatore - e' l'inizio della
inversione di tendenza, che portera' a breve ad un
irripidimento della curva dei rendimenti in Europa". Per
adesso pero' il cambiamento delle attese non ha modificato il
comportamento degli acquirenti dei titoli di Stato. Anche
oggi i BoT semestrali e i CTz sono stati acquistati
praticamente in blocco dalle tesorerie delle banche e dagli
specialisti. Ancora assenti i piccoli risparmiatori che
vedono i rendimenti ancora troppo schiacciati verso il basso
(oggi, secondo i calcoli dell'Assiom, il rendimento netto
dei semestrali e' dello 0,16% mentre i CTz garantiscono
l'1,29%). Giovedi' in agenda il collocamento dei CcT e dei
BTp a 3 e 10 anni per massimi 7,5 miliardi di euro.

rialzo dei rendimenti, dice un operatore, e' visibile gia' da
qualche settimana sul mercato monetario. "Le attese - dice
un trader - sono per un aumento graduale sul breve termine:
un aumento che si fara' piu' sensibile nel 2010, estendendosi
anche al segmento a medio e lungo termine della curva dei
rendimenti. Certo - aggiunge - ci potranno essere anche
delle battute d'arresto ma la tendenza e' destinata a
consolidarsi in assenza di eventi eccezionali e
imprevedibili". Alla base dell'inversione di rotta, dicono
gli operatori, ci sono le aspettative per la ripresa
economica nel prossimo anno e la convinzione che, con
l'avvio della crescita, inizieranno a venire meno quelle
politiche monetarie espansive non convenzionali che le
banche centrali hanno messo in atto nei mesi scorsi per
garantire una forte liquidita' al mercato finanziario. In
questo scenario i tassi sono destinati ad aumentare, prima
sulla parte a breve termine e poi sulla parte a lungo
termine: un segmento su cui pesera' anche la pesante offerta
che il mercato si attende nei prossimi 12 mesi. "Quello che
si e' visto oggi - aggiunge un operatore - e' l'inizio della
inversione di tendenza, che portera' a breve ad un
irripidimento della curva dei rendimenti in Europa". Per
adesso pero' il cambiamento delle attese non ha modificato il
comportamento degli acquirenti dei titoli di Stato. Anche
oggi i BoT semestrali e i CTz sono stati acquistati
praticamente in blocco dalle tesorerie delle banche e dagli
specialisti. Ancora assenti i piccoli risparmiatori che
vedono i rendimenti ancora troppo schiacciati verso il basso
(oggi, secondo i calcoli dell'Assiom, il rendimento netto
dei semestrali e' dello 0,16% mentre i CTz garantiscono
l'1,29%). Giovedi' in agenda il collocamento dei CcT e dei
BTp a 3 e 10 anni per massimi 7,5 miliardi di euro.
