Ue studia coinvolgimento bondholder senior in salvataggio banche
BRUXELLES, 5 gennaio (Reuters) -
Tutti i detentori di bond emessi da banche in crisi dovrebbero sopportare le perdite in base a una proposta a cui sta lavorando la Commissione europea.
La Commissione dovrebbe pubblicare già questa settimana l'esito della consultazione sul meccanismo di gestione delle crisi con l'obiettivo di avanzare proposte legislative più avanti nel corso dell'anno.
La bozza del consultation paper ottenuta da Reuters sostiene che svalutare azioni e debito subordinato di una banca in crisi potrebbe non bastare in alcuni casi e che le autorità nazionale dovranno avere potere di ordinare "ulteriori svalutazioni".
La Commissione propone un modello a fasi successive in cui si parte da svalutazioni dell'equity e del debito subordinato, con il debito senior a seguire subito dopo.
"Partendo da questo livello minimo di poteri, il primo approccio globale punta a fare in modo che un'ampia gamma di creditori senior affrontino il rischio effettivo associato al fallimento della banca", si legge nella bozza di documento.
La proposta di scaricare sui bondholder una parte più rilevante dei costi del sostegno alle banche fa parte di una serie di misure allo studio in Europa per far fronte alle crisi bancarie e potrebbe diventare legge entro il 2012.
La Commissione spera di porre un argine ai costi pubblici per i salvataggi bancari, ma la proposta, che rispecchia il piano tedesco per accollare ai creditori privati parte dei costi per il salvataggio di uno Stato sovrano della zona euro, probabilmente sarà contestata.
Una fonte europea aveva sottolineato ieri che la Commissione europea desidera modificare la situazione attuale in cui i creditori che detengono bond bancari possono godere di una protezione dai costi mentre gli azionisti vengono colpiti dalle perdite.
"Abbiamo bisogno di una solida base legale per arrivare a questo in Europa", aveva detto ieri la fonte nel tardo pomeriggio.
Uno schema di questo tipo avrebbe modificato drammaticamente gli effetti della crisi bancaria che ha colpito l'Irlanda portando al piano di salvataggio da 85 miliardi di euro da parte di Ue e Fondo monetario internazionale.
I detentori di bond emessi dalle maggiori banche irlandesi, come Anglo Irish Bank [ANGIB.UL], hanno sopportato solo costi marginali mentre gli investimenti degli azionisti sono stati pressochè azzerrati e il governo è stato obbligato a intervenire nazionalizzando i maggiori istituti.
La Commissione, che prepara i disegni di legge per l'Unione europea, proporrà anche uno schema per migliorare la cooperazione tra le autorità nazionali negli interventi in caso di crisi di banche transnazionali i
In questo caso l'obiettivo è prevenire il caos scoppiato in occasione del fallimento di Fortis, quando le autorità dei Paesi Bassi si occuparono degli interventi di emergenza sul loro territorio senza coordinarsi con le autorità del Belgio.
Questo sarebbe da far leggere a quel bloggista che un paio di mesi fa consigliava riduzione dei titoli di stato in favore dei Corporate per evitare possibili ristrutturazioni...