Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (1 Viewer)

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druviano

Nuovo forumer
si ritorna alla lira
poi si comincia a stampare di brutto
inflazione e via

ti avverto che stai parlando di "default". Uscire, stampare moneta e svalutare è un default. Con tutte le sue conseguenze. Certo recupereremo. Ma per anni ci saranno famiglie con potere di acquisto dimezzato, rivolte sociali, saremmo tagliati fuori dal mercato per non so quanto tempo, alcune banche saranno fallite o sull'orlo del fallimento. Senza contare le cause che intraprenderebbero i creditori esteri che si vedrebbero rimborsati il loro debito pubblico in lire e il crollo totale della nostra fiducia estera. Non è detto , poi , che arrivati a quel punto dovremmo anche effettuare un qualche forma di ristrutturazione del debito....E senza contare la disintegrazione immediata della zona EUro : uscirebbero subito anche Spagna, Irlanda, Grecia, Porto...
Infattibile.
 

samantaao

Forumer storico
ti avverto che stai parlando di "default". Uscire, stampare moneta e svalutare è un default. Con tutte le sue conseguenze. Certo recupereremo. Ma per anni ci saranno famiglie con potere di acquisto dimezzato, rivolte sociali, saremmo tagliati fuori dal mercato per non so quanto tempo, alcune banche saranno fallite o sull'orlo del fallimento. Senza contare le cause che intraprenderebbero i creditori esteri che si vedrebbero rimborsati il loro debito pubblico in lire e il crollo totale della nostra fiducia estera. Non è detto , poi , che arrivati a quel punto dovremmo anche effettuare un qualche forma di ristrutturazione del debito....E senza contare la disintegrazione immediata della zona EUro : uscirebbero subito anche Spagna, Irlanda, Grecia, Porto...
Infattibile.

e perchè mai?
si spacca l'euro, tutti escono con un fattore di conversione 1:1 , poi i cambi fluttueranno come fanno da sempre
ad esempio se al tempo zero il cambio lira marco è 1:1 dopo 1 secondo è 2:1...

il rimborso del btp è 1000€?
verrà convertito in 1000 lire... fine
stampi le lire inflazionando la moneta e non fallisci (impoverendo subdolamente tutta la gente del tuo paese)

oh poi magari sono minkiate, mica sono un esperto
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
ho solo btpi, ma poi bisogna vedere a cosa legherebbero l'indicizzazione... conoscendo gli italiani di sicuro non all'inflazione italiana
un misto tra CPI e HICP Euro inflation?se va come in Gran bretagna siamo quasi in linea per un aumento dei corsi:)
1315257963tttt.jpg
1315258008ccc.jpg
 

druviano

Nuovo forumer
e perchè mai?
si spacca l'euro, tutti escono con un fattore di conversione 1:1 , poi i cambi fluttueranno come fanno da sempre
ad esempio se al tempo zero il cambio lira marco è 1:1 dopo 1 secondo è 2:1...

il rimborso del btp è 1000€?
verrà convertito in 1000 lire... fine
stampi le lire inflazionando la moneta e non fallisci (impoverendo subdolamente tutta la gente del tuo paese)

oh poi magari sono minkiate, mica sono un esperto

infatti è la diminuzione enorme del potere di acquisto. LA domanda è come proteggersi d questa eventualità per proteggere il proprio patriomonio da una svlutazione? COmprare moneta estera (franchi svizzeri / dollaro?), comprare bund (ho i miei dubbi che la germania lascerebe il debito estero in marchi), comprare azioni di imprese solide (il valore rimarebbe sempre lo stesso.) altre proposte....
I soldi sul conto corrente sarebbero i più colpiti....
 

bosmeld

Forumer storico
in questi giorni mi sono informato parecchio al riguardo.


in caso di breack up dell'euro e ritorno a valute nazionali, non c'è nessun default.

non è un credit event.
 

druviano

Nuovo forumer
in questi giorni mi sono informato parecchio al riguardo.


in caso di breack up dell'euro e ritorno a valute nazionali, non c'è nessun default.

non è un credit event.


bene, allora come proteggersi dalla svalutazione? Penso che l cosa peggiore sia chi ha soldi su c/C o titoli d stato...

obb n valuta estera?? Oro?? Azioni??
 

druviano

Nuovo forumer
cmq GS non si smntisce mai...VIve e vivrà di disastri.....

Come guadagnare dal disastro globale

In un documento “riservato” Goldman Sachs propone una strategia di speculazione ribassista contro l'Euro.

4 settembre 2011 , ore 21:26 - 1 Commento


Mentre Tremonti tentenna, i rischi per l’Italia crescono.
L’economia americana, secondo Nouriel Roubini, è di nuovo in stallo. I dati più recenti, compreso quello di venerdì sull’occupazione che non cresce, confermano che il modello USA è di nuovo in estrema sofferenza e, secondo numerosi osservatori, una nuova recessione globale è sempre più probabile.
L’Europa, già messa a dura prova dalla crisi dei debiti sovrani, adesso fa i conti con un brusco rallentamento della sua storica locomotiva, la Germania, la cui economia inizia a risentire della sostanziale stagnazione del resto d’Europa.
Sul fronte dei debiti sovrani, mentre l’Italia invoca la prosecuzione degli aiuti della BCE per prolungare le scadenze dei suoi debiti, senza però mostrare una credibile volontà (e capacità) di risparmiare e di crescere, la Germania frena sulla BCE perché non vuole farsi carico delle allegre finanze dei suoi partner, temendo di restarne travolta. Non è uno scenario rassicurante e l’orizzonte è reso ancora più cupo dai comportamenti di chi in passato ha prodotto questo pasticcio globale ed oggi dovrebbe governare e far ripartire l’economia: i governi e le banche.

L’attuale crisi è il frutto dell’azione combinata di un gran numero di fattori e di agenti a diversi livelli. Ma all’origine di questo tsunami c’è l’intreccio delle colpe della politica internazionale e delle nefandezze delle banche. Solo per citare gli errori più madornali, la politica ha la responsabilità delle decisioni avventate che agli inizi degli anni ‘90 consentirono una globalizzazione dell’economia, senza strutture di governo globale e portarono all’apertura globale ed incondizionata dei mercati, senza prevedere il conseguenziale crollo degli equilibri economici, produttivi e occupazionali nei Paesi più avanzati; a ciò si sono aggiunte la inadeguata regolamentazione dei mercati finanziari e le bolle creditizie che la stessa politica ha alimentato favorendo una espansione abnorme del debito pubblico e privato, espansione che rischia di portare tutto il sistema capitalistico fuori controllo. Per questa via si è realizzato un nuovo tipo di capitalismo, un modello basato sulla capitalizzazione dei guadagni e sulla socializzazione delle perdite.
Sulla stessa linea e nello stesso periodo, anche in Europa, si è allegramente costruito una vasta Area di Paesi a moneta unica, senza prevedere un unico governo dell’economia. Ora che la frittata è fatta, ogni Paese cerca penosamente di salvare il salvabile ripiegando sulla difesa dei propri interessi nazionali. E così la politica in Europa e negli USA sembra balbettare di fronte alle questioni vitali che dovrebbe invece affrontare con coraggio e lungimiranza.
Per parte loro, sotto la guida di manager interessati solo ai risultati di breve termine, le banche hanno spudoratamente e senza alcuno scrupolo sfruttato in questi anni ogni opportunità di profitto, utilizzando oltre ogni limite di prudenza le leve di credito per le loro più spericolate speculazioni, fino al punto di portare, a fine 2008, l’intero sistema finanziario mondiale sull’orlo di un baratro. E ancora in questi giorni, alla luce delle notizie che arrivano dagli USA e dall’Europa, politica e finanza, governi e banche, sembrano fare a gara per complicare ed aggravare una situazione già largamente compromessa. Le indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal circa l’ultima trovata di una grande banca americana ne sono un buon esempio.
Sono ormai ben documentate le attività piratesche delle banche americane che, come afferma lo stesso Governo USA, avevano falsificato i dati sull’affidabilità dei mutui subprime scatenando la crisi del 2007. Come è noto, le grandi banche di Wall Street “confezionavano” e “distribuivano” pacchetti di investimento “a perdere” nei quali spalmavano i titoli tossici dei mutui subprimee, contemporaneamente, consigliavano ai propri clienti VIP di speculare sul prevedibile crollo del mercato immobiliare americano vendendo loro titoli ribassisti. In questa discutibile attività, in particolare, si è fatta notare una grande banca di investimenti, la Goldman Sachs. E non ha destato sorpresa, a suo tempo, scoprire che la stessa Goldman Sachs, ha avuto un importante ruolo di “consulenza” al servizio dei governi greci che falsificarono i dati del proprio bilancio ingannando la Commissione europea, al momento dell’ingresso della Grecia nell’Euro.
Una settimana fa avevo denunciato che mi sembrava un comportamento da irresponsabili ingigantire oltre misura i termini della crisi per propagare pericolosi allarmismi e avevo avanzato il sospetto che il continuo rimbalzare di teorie estreme potesse avere una regìa occulta.
Oggi, secondo notizie riportate dal Wall Street Journal e riprese da Ilsole24ore e Repubblica, apprendiamo che ancora la solita Goldman Sachs, che pure risulta essere consulente di alcuni governi europei, in particolare della Spagna per la gestione del debito sovrano, ha trovato nuove opportunità di speculazione da suggerire ai suoi clienti VIP: puntare sulla crisi dell’Euro.
In un documento indirizzato ai clienti dei suoi hedge fund, Goldman Sachs suggerisce le strategie d’investimento da preferire per approfittare della crisi dell’economia mondiale, propagandando il seguente minaccioso messaggio “ci sono pochissime possibilità che l’Area euro si potrà salvare dalla nuova crisi”. Il documento “racconta” uno scenario estremamente negativo sui debiti delle banche europee, sulla crisi delle piccole e medie aziende americane, sulla insostenibilità della crescita cinese. Un quadro a tinte fosche che potrebbe anche contribuire ad aggiungere ulteriore pessimismo e a peggiorare la già critica situazione dell’Area euro. Alla luce di quanto si sostiene in questo rapporto riservato, inviato il 1° settembre ai suoi clienti più importanti, Goldman Sachs propone una strategia di speculazione ribassista contro l’Euro, offrendo loro la possibilità di acquistare un proprio CDS destinato ad aumentare di valore grazie alle perdite cui andranno incontro le azioni europee.
Ora risulta di palese evidenza che, considerato il ruolo di “consulente” svolto da Goldman Sachs per i governi europei, in simili comportamenti si rileva un macroscopico conflitto di interessi, come ha denunciato lo stesso Wall Street Journal. “Questo rapporto è stato diffuso mentre la Goldman offre i suoi servizi di consulenza a quei medesimi Stati europei, contro i quali sta consigliando ai suoi clienti di speculare. Goldman Sachs ha una posizione leader nel collocamento del debito pubblico spagnolo”. Quindi, come era già successo nel 2007 con i titoli dei subprime, l’esimia Banca d’affari in Europa consiglia di acquistare i titoli del debito pubblico spagnolo e negli USA suggerisce agli hedge fund di speculare sulle possibilità di crisi dell’euro e sul possibile default della Spagna e del resto d’Europa.
Per effetto di comportamenti di questo tipo, che la politica non si prende cura di impedire o di sanzionare, viene a mancare insieme al lavoro anche la speranza di un futuro umanamente sostenibile. Alla luce di comportamenti così cinici, i drammatici dati sulla disoccupazione in Europa e negli Usa inducono ancor più l’opinione pubblica a sentimenti di ribellione morale.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 06 set - Forniamo di
seguito, in collaborazione con Intesa Sanpaolo il calendario
dei principali eventi in Europa e in Asia della giornata
(dati macroeconomici e appuntamenti istituzionali).
EUR - Pil aa (prelim.), T2, h. 11,00
precedente: 1,7% / consenso: 1,7%
EUR - Pil tt (prelim.), T2, h. 11,00
precedente: 0,2% / consenso: 0,2%
GER - Ordini all'industria mm, luglio, h. 12,00
precedente: 1,8% / consenso: -1%
 
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