Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012) (18 lettori)

belindo

Guest
Non molla...altrimenti aumenterebbe lo spread e andrebbe a farsi benedire tutta la campagna elettorale di Monti.

Tu e Bancor disponete di amicizie ai piena alti e sapete le cose prima, io sono un umile meccanico che viene regolarmente bacchettato dal Popy come tirocinante dell'AT :bow:
 

braga

Forumer storico
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francofrote, 09 gen -
L'economia tedesca potrebbe accelerare la crescita malgrado
la crisi di Eurolandia. Ne e' convinto l'istituto tedesco di
ricerca economica Diw, che stima un sensibile aumento
dell'export grazie al miglioramento della congiuntura
globale. Per quest'anno il Diw prevede una crescita del Pil
tedesco pari allo 0,9% che nel 2014 potrebbe salire a oltre
il 2%. Secondo Ferdinand Fichtner, responsabile della
congiuntura per l'Istituto, "lo sviluppo dell'economia in
Germania continua ad essere di gran lunga maggiore che nel
resto dell'Unione monetaria sebbene l'attuale debolezza
della domanda dei Paesi vicini come la Francia e l'Olanda
pesi sull'economia tedesca. La domanda di export tedesco
continuera' comunque a crescere nel 2013. Inoltre la
situazione del mercato del lavoro resta buona cosi' che la
domanda dei consumi dovrebbe progredire in modo
significativo".
Red-pal-Y-
 

camaleonte

Forumer storico
News
09/01/2013 11.37
La congiuntura Usa migliora, inizio della fine per i bond?
Sul fronte della congiuntura gli Usa sembrano avere molti meno problemi di quelli che hanno sul piano politico. Nel terzo trimestre dell'anno il Pil statunitense è stato infatti rivisto al rialzo al 3,1% nella terza stima da parte del Bureau of Economic Analysis dal +2,7% stimato inizialmente. Si tratta dell'incremento più forte dal quarto trimestre 2011 che batte largamente le stime degli analisti che si aspettavano una revisione a +2,8%. A trainare il miglioramento del Pil tra luglio e settembre è stato l'export, cresciuto dell'1,9%, contro il +1,1% inizialmente stimato. In direzione opposta invece le importazioni che per la prima volta dal secondo trimestre del 2009 sono in discesa, segnalando un indebolimento del mercato interno. La spesa governativa è stata rivista da +3,5% a +3,9%, a conferma del fatto che le presidenziali hanno condizionato non poco le scelte di tempistica di questo componente. Ma la lista di dati macro incoraggianti per gli States è lunga, l'indice Pmi di Chicago nel mese di dicembre è salito a 51,6 punti contro i 50,4 del mese precedente battendo le attese degli analisti che lo attendevano in aumento a 51 punti e confermandosi dunque al di sopra della soglia critica dei 50 punti: un livello dell'indice al di sotto dei 50 punti segnala una contrazione del settore manifatturiero mentre un livello al di sopra di 50 denota un'espansione. Incoraggianti anche i segnali che provengono dal mercato immobiliare, a novembre l'indice Pending Home Sales, le vendite di case con contratti in corso, è salito dell'1,7% su base mensile, meglio del +1% del consensus. Sempre a novembre le vendite di abitazioni nuove sono salite del 4,4% su base mensile e del 15,3% su base annua a 377mila unità (dato annualizzato) mentre le vendite di abitazioni esistenti si sono attestate a 5,04 milioni (dato annualizzato), in crescita del 5,9% su base mensile e sopra il consensus di 4,87 milioni. Gli ordini di novembre di beni durevoli negli hanno registrato un incremento dello 0,7% migliore del consensus (+0,2%), in scia alla rilevazione precedente che è stata rivista da +0,5 a +1,1 per cento. Bene anche i consumi personali di novembre che hanno mostrato un incremento dello 0,4% a fronte di un consensus dello 0,3% e di una rilevazione precedente a -0,1% (dato rivisto dal precedente -0,2%) ed i redditi personali che hanno evidenziato un incremento dello 0,6% a fronte di un consensus dello 0,3% e di una rilevazione precedente dello 0,1% (dato rivisto dal precedente 0,0%).
Le principali variabili finanziarie sembrano aver colto il messaggio e stanno organizzando dei trend compatibili con una evoluzione in espansione dell'economia.
Da seguire con grande attenzione per capire quella che potrebbe essere in generale la direzione dei mercati finanziari nei prossimi mesi è l'andamento del future sul bond trentennale Usa. Il grafico del T-Bond evidenzia attualmente una condizione estremamente delicata: i prezzi hanno testato con i minimi di ottobre a 146,188 (quotazione espressa in centesimi) la trend line tracciata dal flesso dell'aprile del 2011, sostanzialmente coincidente durante quasi tutta la salita con la media mobile a 200 sedute. Nelle ultime settimane, dal 12 dicembre, questi due supporti sono stati messi di nuovo duramente alla prova, senza che i ribassisti trovassero tuttavia la forza necessaria ad una definitiva violazione. La tenuta di area 145,50/146,00 potrebbe rilanciare l'uptrend dell'ultimo biennio con obiettivi che oltre area 153 potrebbero dimostrarsi distanti dai valori attuali, posti in area 161 almeno e con la possibilità di estendere ulteriormente nel medio lungo periodo fino al test di 168. La violazione di 146 al contrario rappresenterebbe un elemento di novità non trascurabile dal momento che potrebbe anticipare la correzione di tutta la salita dai minimi del 2011 con obiettivi tra 135 e 139. Alla base della previsione di un movimento ampio, rialzista o ribassista, imminente c'è l'osservazione dell'indicatore Average true range a 100 sedute, utilizzato per evidenziare la volatilità dei prezzi, attualmente su valori storicamente molto bassi, ai minimi dall'aprile 2010. Quando la volatilità viene compressa troppo essa tende ad aumentare nuovamente in modo repentino dando origine a movimenti estesi e veloci. La fase laterale disegnata dal top di giugno può del resto essere letta o come un "rettangolo" figura di continuazione, o come un "doppio massimo" figura di inversione della precedente tendenza (quella vista dai minimi di fine 2010): entrambe queste configurazioni sono accomunate dal fatto che alla loro rottura sprigionano un potenziale di movimento pari almeno all'ampiezza della figura stessa.
(AM)

(FTA Online News)
 

braga

Forumer storico
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 09 gen - La Banca
centrale spagnola vuole rafforzare i propri poteri di
vigilanza onde evitare che in futuro possano ripetersi gli
errori del recente passato. E' quanto emerge da un rapporto
preparato da una commissione interna della banca e reso
pubblico ieri. "Abbiamo rilevato delle carenze - si legge
nel rapporto - delle imprecisioni e un mancato aggiornamento
delle procedure di ispezione che ora dobbiamo correggere".
Fra le proposte prese in considerazione vi e' quella di
mantenere ispettori permanenti nei principali sedici gruppi
bancari del paese. Al momento la Banca di Spagna ha presidi
permanenti, da oltre dieci anni, in Santander e Bbva, e da
circa 3 anni in Caixabank, Banco Popular e Bando de
Sabadell. Il rafforzamento dei poteri di vigilanza e' uno dei
passi richiesti dall'Unione Europea in cambio del pacchetto
di salvataggio da 100 miliardi per le banche spagnole
approvato a ottobre e che per ora ha portato all'esborso di
una prima tranche da 37 miliardi, di cui 18 sono finite nei
forzieri di Bankia.
cop
 

braga

Forumer storico
La produzione industriale tedesca a novembre ha registrato un
timido +0,2% m/m dopo un -2,6% m/m a ottobre (dato rivisto). Il
rialzo è stato inferiore al consenso, atteso a +1% m/m. A
questo punto anche gli ultimi dubbi sul possibile calo del Pil
negli ultimi 3 mesi dell’anno sono sciolti. Anche la prima
economia europea andrà incontro a una crescita negativa nel 4°
trimestre del 2012. Per adesso gli indicatori Pmi segnalano
delle timide possibilità di recupero nei primi mesi del 2013
che potrebbero evitare che Berlino finisca in recessione
tecnica. Certo è che maggiori sforzi dovranno essere fatti
affinché si possa dare avvio a una fase di ripresa continuata
nel 2013. I continui dati potrebbero allentare le resistenze da
parte della Bundesbank all’interno del Comitato Esecutivo della
Bce per un possibile taglio dei tassi entro il primo trimestre
dell’anno. Sui mercati, continua a mostrare una certa tonicità
il Ftse Mib rispetto agli altri indici. Probabilmente questa
tendenza caratterizzerà tutto il 2013. Il principale indice
milanese ha aggiornato i nuovi massimi da ottobre 2011 e sembra
essere diretto verso i 17.250 punti top degli ultimi 15 mesi.
Tra le valute, rimane sui minimi di seduta l’euro/dollaro a
1,3070. Maggiore volatilità sarà attesa domani quando si
riunirà la Bce per decidere sui tassi di interesse. Manovre
possibili riguarderanno un taglio del Refi rate di 25 punti
base o un taglio dei tassi sui depositi (attualmente allo 0%).
VINCENZO LONGO Market Strategist IG Milano, Finanza.com
 

camaleonte

Forumer storico
Se non è una finta stiamo per ripartire.


Questi invece sono ripartiti:

(ASCA) - Roma, 9 gen - Si accentuano i segnali di una ripresa del mercato immobiliare Usa. Nella settimana conclusa lo scorso 4 gennaio, le richieste di mutui ipotecari per l'acquisto della case sono salite dell'11,7% rispetto alla settimane precedente, i rifinanziamenti dei mutui in essere sono aumentati del 12%. Lo comunica la Mortgage Bankers Association.
Per ulteriori informazioni visita il sito di ASCA



Io ringrazio i salvatori della Ns. Patria, non c'è che dire sono degli autentici
campioni...
 

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