Grazie a tutti per le utili informazioni. Vi metto al corrente di come è la mia situazione. La mia intenzione è quella di acquistare una abitazione per abitarci con la mia compagna. Premetto che ho già una prima casa di proprietà, nello stesso comune di quella che mi interessa, nella quale abito attualmente con i miei genitori. Ecco i fatti.
Nel mese di novembre 2016 sono stato attratto da un cartello di una società di costruzioni appeso all’esterno di un edificio nel centro del paese in cui abito (16 mila abitanti del nord). Prima di chiamare il numero evidenziato nel cartello ho cercato di prendere alcune informazioni. L’edificio ultimato nel 2010 praticamente si compone di 5 piani di cui i primi due adibiti ad uffici (tre per ogni piano) mentre i piani dal terzo all’ultimo adibiti ad appartamenti (in totale 7 appartamenti). Come posizione è ottima essendo nel centro del paese. L’edificio non ha mai avuto molto fortuna. Infatti, l’originale costruttore non ha venduto quasi nulla ad esclusione di un ufficio al piano secondo e due appartamenti ai piani terzo e quarto. Altri due appartamenti ai piani terzo e quarto e un ufficio al piano secondo sono beni all’interno di un fallimento di un’altra società che aveva acquistato gli immobili nel 2012. Questi appartamenti sono ancora invenduti.
Prese queste informazioni chiamo il numero del cartello e fisso un appuntamento. Arrivato sul posto mi fanno vedere l’appartamento al terzo piano dicendomi che è l’ultimo che hanno a disposizione dei cinque che hanno acquistato a luglio 2016 dalla società che li aveva costruiti perché in fase di scioglimento. Mi hanno detto che hanno avuto questa opportunità di acquistare questi immobili tramite una società di intermediazione alla quale devono riconoscere un 2% all’atto di vendita di ciascun immobile. Tutti gli immobili sono stati acquistati al grezzo ad eccezione di uno degli uffici al piano secondo già ultimato e pronto per essere utilizzato.
Quindi penso che se hanno acquistato in blocco questi appartamenti e in questi termini vale ad ire da una società in fase di scioglimento certamente hanno spuntato un buon prezzo. Tutti gli appartamenti che hanno acquistato mi dicono sono stati acquistati al grezzo (gli unici impianti fatti erano l’impianto di riscaldamento a pavimento e l’impianto idraulico senza i sanitari) quindi i nuovi proprietari che li hanno acquistati hanno potuto terminarli a proprio piacimento sulla base di un capitolato standard. Mancano insomma pavimenti, porte interne, caldaia, piastrelle bagni, sanitari, completamento impianto elettrico. Chi ha voluto discostarsi da questo capitolato ha dovuto pagare la differenza.
L’appartamento si compone di soggiorno con angolo cottura bagno camera singola camera matrimoniale e bagno cieco. L’appartamento è un po’ strano in quanto una mezzaluna ed inoltre ci sono due pilastri all’interno della stanza soggiorno e camera da letto. Quindi la forma delle stanze non è la solita rettangolare ma una sorta di poligono. La metratura che mi hanno indicato è di 100 metri quadrati commerciali ma a mio avviso la metratura calpestabile è di circa 75 metri quadrati. Vista la forma delle stanze è anche difficile calcolare esattamente i metri quadrati. Al piano interrato c’è il posto auto. L’appartamento al grezzo non è accatastato. Al termine dei lavori dicono che sarà in classe B.
Dopo aver visionato l’appartamento ho fatto un incontro nel quale mi è stato detto il prezzo dell’appartamento finito pari a euro 150.000 più 5.000 per il posto auto al quale devo aggiungere l’iva al 10%, i costi del notaio, i costi degli allacciamenti e i costi di registrazione per cui arriverei a spendere circa 175.000,00. Sono venuto a conoscenza che l’attuale proprietaria dell’immobile non è la società di costruzione ma la immobiliare dove i soci sono gli stessi.
Ho chiesto se potevo fare una controproposta dopo alcuni giorni e mi hanno risposto che potevo farlo.
Prima della controproposta ho cercato di avere informazioni sul prezzo di acquisto che la immobiliare aveva fatto per il blocco dei 5 appartamenti con i 5 posti auto. Ebbene sono andato a recuperare l’atto notarile e ho visto che il prezzo pagato era stato di euro 455.000 di cui 145.000 per uno degli uffici al piano secondo già ultimato. Quindi i 4 appartamenti da ultimare sono stati pagati 310.000. Facendo i conti della serva circa 77.500 ad appartamento.
Fatti questi riscontri ho formulato mia controproposta scritta. Quindi pensavo che un 20% di sconto sul prezzo di 155.000 potesse andare bene. Mi hanno risposto che “presa visione della Sua offerta, siamo spiacenti doverLe comunicare non esser stata accettata”. Quindi ho chiesto se potevo fare un’altra proposta. Mi hanno risposto che “siamo a comunicarLe che possiamo accettare tranquillamente una Sua nuova offerta”. Quindi la mia nuova proposta è stata quella di dire che volevo spendere un importo di euro 150.000,00 comprensivo anche di iva, notaio, allacciamenti e imposte accessorie.
Il 5 dicembre la risposta è stata “Il nostro prezzo minimo è di Euro 150.000,00 escluso iva ed allacci. Possiamo però metterci d'accordo su lavorazioni aggiuntive e/o migliori”.
Dopo questa loro risposta non ho dato alcun riscontro finora. Mi sembra che non si vogliano discostare dal loro prezzo. Non so cosa ne pensiate. Grazie.
Buon anno nuovo