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Business News: Turchia, Fmi, Pil crescerà del 3,0 per cento nel 2024 e del 2,7 per cento nel 2025​

Ankara, 27 ott 03:00 - (Agenzia Nova)- Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha rivisto leggermente al ribasso le previsioni di crescita economica per la Turchia nel 2024, stimando un incremento del Pil pari al 3,0 per cento rispetto alla stima del 3,1 per cento fatta ad aprile. Anche per il 2025, la crescita è stata rivista al ribasso, con una previsione del 2,7 per cento rispetto al 3,2 per cento previsto ad aprile. Questi nuovi dati riflettono un rallentamento causato dal passaggio a una politica monetaria e fiscale più restrittiva da metà del 2023. Per quanto riguarda l'inflazione, l'Fmi prevede che il tasso nel 2024 sarà del 60,9 per cento, in aumento rispetto alla previsione di aprile che stimava un'inflazione del 59,5 per cento. Nel 2025, il tasso dovrebbe calare al 33,0 per cento, rispetto al 38,4 per cento previsto precedentemente, indicando un miglioramento delle condizioni economiche ma mantenendo comunque un livello elevato di inflazione. Sul fronte del mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione rimarrà sostanzialmente stabile, con il 9,3 per cento previsto per il 2024 e un leggero aumento al 9,9 per cento nel 2025. A confronto con la media dei paesi emergenti e in via di sviluppo della regione, che prevede una crescita del Pil del 3,2 per cento nel 2024 e del 2,2 per cento nel 2025, la Turchia si colloca in una posizione di leggero vantaggio in termini di crescita economica per il prossimo anno, ma con una performance più debole per il 2025. Il rapporto evidenzia che, nonostante le sfide macroeconomiche legate all'elevata inflazione, la Turchia continua a mostrare una certa resilienza economica, ma richiederà ulteriori misure per stabilizzare la situazione a lungo termine. (Tua)
 

Turchia: Commissione Ue, su adesione restano timori su diritti fondamentali e Stato di diritto​

Bruxelles, 30 ott 15:35 - (Agenzia Nova)- Per l'adesione all'Ue della Turchia permangono gravi preoccupazioni nei settori dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto. È quanto si legge nel pacchetto per l'allargamento 2024, nel rapporto dedicato alla Turchia, presentato oggi dall'esecutivo Ue. "La Turchia è un Paese candidato e un partner chiave per l'Unione europea. Tuttavia, i negoziati di adesione con il Paese sono fermi dal 2018, in linea con la decisione del Consiglio. Permangono gravi preoccupazioni nei settori dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto, compresa l'indipendenza della magistratura", si legge in una nota della Commissione europea. "Il dialogo sullo Stato di diritto e sui diritti fondamentali rimane parte integrante delle relazioni Ue-Turchia. In seguito agli orientamenti strategici del Consiglio europeo dell'aprile 2024, le relazioni con la Turchia sono state caratterizzate da un graduale riavvio e sono stati compiuti passi concreti verso scambi costruttivi su questioni di interesse comune", conclude il testo. (Beb)
 

Turchia: Commissione Ue, su adesione restano timori su diritti fondamentali e Stato di diritto​

Bruxelles, 30 ott 15:35 - (Agenzia Nova)- Per l'adesione all'Ue della Turchia permangono gravi preoccupazioni nei settori dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto. È quanto si legge nel pacchetto per l'allargamento 2024, nel rapporto dedicato alla Turchia, presentato oggi dall'esecutivo Ue. "La Turchia è un Paese candidato e un partner chiave per l'Unione europea. Tuttavia, i negoziati di adesione con il Paese sono fermi dal 2018, in linea con la decisione del Consiglio. Permangono gravi preoccupazioni nei settori dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto, compresa l'indipendenza della magistratura", si legge in una nota della Commissione europea. "Il dialogo sullo Stato di diritto e sui diritti fondamentali rimane parte integrante delle relazioni Ue-Turchia. In seguito agli orientamenti strategici del Consiglio europeo dell'aprile 2024, le relazioni con la Turchia sono state caratterizzate da un graduale riavvio e sono stati compiuti passi concreti verso scambi costruttivi su questioni di interesse comune", conclude il testo. (Beb)

...non avevamo nessun dubbio infatti entrano come giusto sia nei brics.
 
...non avevamo nessun dubbio infatti entrano come giusto sia nei brics.

Entrano nei BRICS e rimangono nella NATO, non fa una piega.
Riporto quanto avevo scritto Venerdì scorso in un altro thread aperto da Tontolina sul tema in oggetto :

"Da ieri la Turchia risulta tra i Paesi partner del Brics ma non tra i membri

La cosa serve a Erdogan per incrementare gli scambi commerciali senza però chiudersi alle spalle la porta della UE

Equilibrismi tipici degli antichi ottomani, ma del tutto comprensibili."
 
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