Obbligazioni valute high yield TURCHIA bond in usd e lira turca

per ora Erdogan, ritenuto il manovratore occulto della caduta del regime siriano, sembra aver visto giusto ad approfittare del momento di confusione e distrazione delle forze regionali e internazionali (con la Russia, alleata di Assad, interessata ora più a un appoggio sull’Ucraina). ma il futuro dei bond appare condizionato da numerose variabili poco prevedibili. per ora bond e lira turca sembrano risentirne poco, ad ogni modo nei giorni scorsi io avevo ridotto la mia esposizione e aumentato l’allerta.
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A ottobre, il disavanzo annuale delle partite correnti è diminuito di circa 48 miliardi di dollari rispetto a maggio 2023 ed è sceso a 7,7 miliardi di dollari.

Prevediamo che il rapporto tra disavanzo delle partite correnti e PIL rimarrà al di sotto dell'1% nel 2024.

Al fine di rendere permanente questo miglioramento, continueremo ad attuare le nostre politiche per aumentare la nostra capacità di energia nazionale e rinnovabile e la produzione a valore aggiunto.
 
beh, se fossero vere queste previsioni, investendo solo sulla scadenze immediate, saremmo a cavallo, potremmo andare all in. ma come dici tu, la try è una bestia inaffidabile.... resta il fatto che Erdogan, che non è il pazzo che qualcuno ha raccontato, non può fare un'altra giravolta e cambiare politica monetaria prima di verificare quella attuale per un periodo ragionevole (l'incognita è semmai lo sviluppo in Siria)
 
12:13
Erdogan, «l’adesione all’Ue è ancora strategica». Von der Leyen: 1 mld per i rifugiati
“L’adesione della Turchia all’Unione europea è ancora un obiettivo strategico”. Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante una conferenza stampa congiunta con la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato Trt. Il leader turco ha aggiunto che ha discusso con Von Der Leyen di “passi congiunti da prendere per rilanciare la nostra relazione” e che si aspetta dai Paesi europei “una nuova visione” riguardo ai rapporti con Ankara e al processo di adesione turco, aperto nel 2005 ma da molti anni in fase di stallo.

von der Leyen ha annunciato “un ulteriore miliardo di euro per il 2024” in favore della Turchia per la gestione dei rifugiati. I fondi sosterranno “l’istruzione e la sanità per i rifugiati in Turchia, la gestione della migrazione e delle frontiere, compresi i rimpatri volontari dei rifugiati siriani”, ha sottolineato von der Leyen ad Ankara. “Man mano che le cose si evolvono sul campo, potremo adattare questo miliardo alle nuove esigenze che potrebbero verificarsi in Siria”, ha aggiunto.
 

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