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La banca centrale turca ha annunciato lunedì di aver deciso di limitare i periodi di scadenza per i conti di deposito protetti da valuta estera come parte della sua strategia di uscita dallo schema.
In una dichiarazione, la banca centrale ha dichiarato di aver deciso di porre fine alle aperture e ai rinnovi dei conti con termini di sei e 12 mesi per i conti protetti da valuta convertiti da valute estere e oro.
"Nell'ambito della strategia per eliminare gradualmente i conti di deposito protetti da valute (conti KKM), le scadenze a lungo termine per i conti nuovi e rinnovati sono state interrotte", ha dichiarato la Banca centrale della Repubblica di Turchia (CBRT) in un comunicato.
"La Banca centrale della Repubblica di Turchia ha deciso di porre fine all'apertura e al rinnovo dei conti di deposito e di partecipazione protetti da FX - convertiti da FX e oro - con scadenze di sei mesi e 12 mesi a partire dal 20 gennaio 2025", ha aggiunto.
La banca ha annunciato in precedenza che prevede di porre fine al cosiddetto schema KKM quest'anno, in quanto continua a semplificare il quadro macroprudenziale.
"Man mano che il processo di disinflazione diventerà più evidente nel 2025, la domanda di asset in lire turche continuerà. In considerazione dell'aumento del rapporto tra i depositi in lire turche e il calo dei conti KKM, la CBRT continuerà a semplificare il quadro macroprudenziale e a porre fine allo schema KKM nel 2025", ha dichiarato la CBRT alla fine di dicembre, annunciando la sua road map politica per il 2025.
Il volume dei conti protetti dal forex è diminuito costantemente per oltre 70 settimane, poiché le autorità hanno annunciato nell'estate del 2023 i piani per ridimensionare lo schema.
Nell'ambito dello schema, adottato alla fine del 2021 per aiutare a invertire la dollarizzazione e contrastare un forte calo della lira, la banca centrale ha protetto i depositi coprendo i costi di ammortamento.
Tuttavia, nel mezzo del passaggio a politiche macroeconomiche più convenzionali, le autorità hanno iniziato con le misure per uscire gradualmente dal programma, il che ha pesato molto anche sul bilancio.
La quota della lira turca sui depositi totali, nel frattempo, ha continuato ad aumentare e si attesta al 58,7% al 3 gennaio, secondo i dati della banca centrale.