ovviamente siccome le cose positive nella mia vita non possono essere + di una ogni tanto....
stasera ho dovuto accorrere a casa, rinunciando ad andare a trovare mia sorella, perchè al telefono mia madre aveva tutta la bocca impastata e in stato semiconfusionale.
Arrivo e la trovo ubriaca e depressa ( lo è già da alcuni anni).
Le preparo un "canarino" (acqua e limone).
La prima tazza si rovescia per metà sul letto perchè ha provato a tenere in mano la tazza ma non era in grado.
Il secondo tentativo va meglio, beve e lo stomaco inizia a fare burp burp.
Si dispera con urla che sembrano ululati.
Sragiona.
Io mi arrabbio e urlo.
Poi mi calmo.
Le sto un pò vicino fino a che si calma.
Poi chiama mia zia chiedendo: "và tutto bene?"
Mi verrebbe da risponderle: "vai a cag.are tu e le tue telefonate. Con quelle mi ci pulisco il kulo!"
Non lo faccio ma le rispondo a tono facendole ben capire la realtà in cui la mia vita si trova.
Viviamo noi tre.
In una bella villa.
Ma isolati, in campagna.
Mia zia in realtà vive a circa una decina di km ma come vicinanza umana è a circa 3 anni luce.
Sono brave persone ma hanno il difetto di credere che tutto si sistema con i soldi.
Paghi qualcuno che tiene qualcun altro.
E sei a posto.
Si propongono di pagare il più grande psichiatra di fama.
Di pagare la clinica privata.
Di pagare un badante.
Di pagarle una pensione o garantire un reddito.
MA quando le spiego che io sono lì con mia madre stesa a letto che urla che "vuole morire" (anche lei...ndr), che ha bevuto (e non è la prima volta), che non ho potuto andare a trovare mia sorella e nessun altro lo ha fatto (le avevo promesso oggi pomeriggio che se potevo venivo accompagnato da qualche suo amico...), che qui in casa non c'è mica nessun altro (a meno che non si creda nei fantasmi).....
cosa ottengo?
ottengo frasi del tipo "bisogna che..."
Già.
Bisogna che....
cosa bisogna?
Mica mi dice che arriva subito lì....
Forse è anche meglio così perchè è stata oggi pomeriggio con sua sorella (sono sorelle ndr..) e il risultato è l'imbriacatura di mia madre....
E io mi ritrovo a girare per casa a caccia della bottiglia di vino bianco per capire almeno quale quantità l'ha ridotta così.
La trovo nascosta in un angolo in fondo di un armadio.
Ce n'è metà.
Ma l'ha fatta fuori in meno di un'ora.
Poi il fatto che è in cura antipressiva con farmaci fa il resto....l'alcol ha interazioni spaventosa con quei farmaci...anche in piccole dosi...
Cosa faccio?
Provo a programmare la giornata di domani.
Credo che a lavoro non ci vado.
Avevo ripreso oggi sorbendomi il classico pietismo, le frasette fatte, gli occhi sgranati e inconsciamente ma perversamente ansiosi di cogliere qualcosa di diverso (di triste?) nel tuo sguardo.
Preferivo il caro vecchio silenzioso imbarazzo che almeno qualche collega ha voluto regalarmi.
Per fortuna lavoro in un'azienda dove i capi sanno la situazione e sono molto disponibili a chiudere anche 2 occhi su "certe" mie assenze....
Bene.
Sto a casa.
E poi?
Che si fa?
Non lo so.
Domani è un altro giorno.
Oggi è andata.
Solo che oggi era un giorno che meritava di essere festeggiato.....in altro modo.
La realtà ha sempre la meglio.
Inutile illudersi del contrario.