Intesa Sanpaolo lancia bond Tier 1,rendimento area 8,5%
Reuters - 30/09/2009 16:29:13
(Riscrive, aggiunge background)
MILANO, 30 settembre (Reuters) - Intesa Sanpalo (
ISP.MI) non appena sciolti i dubbi circa l'utilizzo o meno dei Tremonti bond con la decisione presa solo ieri sera dal consiglio di sorveglianza, ha giocato già stamane la carta del bond Tier 1.
I book sono stati aperti stamane e a metà seduta la raccolta ordini aveva già oltrepassato i 6 miliardi di euro su un rendimento indicato iniziamente "nell'area dell'8,5%", secondo quanto detto a Reuters da due dei lead manager dell'operazione.
"La prima indicazione di rendimento è nell'area dell'8,5%" dice una delle banche precisando che "a questo momento la raccolta ordini ha superato i 6 miliardi di euro con la presenza di 250 investitori".
Il Consiglio di Intesa ha deliberato ieri sera l'emissione di un Tier 1 per un ammontare fino a 1,5 miliardi di euro.
Si tratta di un bond di tipo perpetuo ma con l'opzione call dopo il decimo anno. Il bond sarà a tasso fisso fino alla data della call e poi diventerà variabile e indicizzato al tasso euribor con uno spread maggiorato di 195 punti base.
Le banche a guida dell'operazione sono Banca Imi, Goldman Sachs, Hsbc e Jp Morgan. Il pricing è atteso in giornata.
Per l'operazione è atteso un rating di 'A1' da Moody's, 'A-' da S&P e 'A+' da Fitch.
Il bond Tier 1, detto anche 'ibrido' serve per ritoccare il capitale di base di una banca, il cosiddetto Tier 1 che per Banca Intesa al 30 giugno scorso era a 7,7%.
Ieri una nota della banca ha confermato l'obbiettivo di mantenere strutturalmente il gruppo su livelli non inferiori al 7% di Core Tier 1 ratio e all'8% di Tier 1 ratio per i prossimi anni, aggiungendo che attraverso l'emissione di Tier1 Intesa Sanpaolo avrà da subito un rafforzamento patrimoniale fino a 40 punti base.
Il bond ibrido si trova a metà strada tra uno strumento 'equity' (è perpetuo e in certi casi ha per le cedole comportamenti simili a quelli dei dividendi) e un'emissione obbligazionaria (con stacco cedola e possibilità di rimborso dopo il decimo anno).
La decisione della banca di non ricorrere ai Tremonti bond è da mettere in relazione anche al fatto che essi con il progressivo calo dei tassi di mercato e con il riavvio delle emissioni di strumenti ibridi di capitale, sono diventati relativamente più costosi.
"Il costo di 4 miliardi di Tremonti bond sarebbe stato pari a un minimo di 340 milioni all'anno (massimo di 600 milioni), corrispondente a un costo ante imposte - e quindi confrontabile con gli altri strumenti di mercato - minimo del 12,6% (massimo del 22,2%)" ha detto la nota di Intesa ieri.
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