Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2 (22 lettori)

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apaci2

Ad bestias
le francesine danno segni di vita ma non groupama...

Sottoscrivo... in un paio di giorni SG & Co hanno recuperato un paio di punti se non di più...

Sarà prova ed effetto dell'inversione del trend? :-?

Probabilmente la giornata di oggi può dare risposta in merito...

Graficamente comunque lo spread Btp-Bund è ancora in trend a salire...

http://www.bloomberg.com/quote/.IT10:IND
 
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capt.harlock

MENA IL CAMMELLO FAN CLUB
se oggi a qualcuno capitasse di chiedere prezzo sulla antonveneta 236, lo ringrazio in anticipo :up:

sulla 236 i MM che espongono in otc applicano poi a prezzi molto differenti, imho per avere un'idea di prezzo meglio guardare le 827 e togliere un paio di punti
a occhio dovrebbero essere a 62/63 in denaro e 64/65 in lettera
 

maxolone

Forumer storico
Finance ti ho risposto un mp

:ciao:
Leggo su Motley Fool un post che riporta la notizia relativa al prossimo stacco dividendo su una preference share di LLoyds.


Credo che questo pagamento sia un coupon pusher per i già citati bond 13% cumulativi.


TMF: LLPF / Banking Sector



Broker advises as follows:


Lloyds Banking Group have announced that its 6.0884% non-cumulative preference shares (LLPF Crest settlement, LLPL Euroclear settlement) will go ex dividend tomorrow April 25, for payment of six months dividend on May 14.

No announcement has yet been made in respect of the 9.25% or 9.75% preference shares (LLPC and LLPD) which are due to pay on May 31, but we regard the ex dividend announcement for the 6.0884% preference as confirmation that the 9.25% and 9.75% prefs will shortly announce ex dividend dates.
 

Rottweiler

Forumer storico
Ciao Rott.
Era già nell'aria in più di mezza Europa una certa insofferenza al rigore
imposto dai tedeschi ma, oggi l'intervento di Draghi, è come se avesse dato uno scossone ai politici europei. Se leggi qui:
Berlino, asse con Roma. Draghi: ora la crescita - Economia - ANSA.it
ti fai un'idea più precisa.

Scusami ma, ieri come premessa, ho dimenticato di postare questo articolo, cruciale secondo me, soprattutto nella parte finale che, mi pensare ad una ripresa
lenta ma prossima:Olanda, frena il mulino tedesco

Ciao Camaleonte e grazie dei messaggi :).

Non so se il brio di ieri di molti subordinati sia da ricondurre ai segnali Draghi-Merkel. Ho però l'impressione che ben altro, e di maggiore concretezza, debba aggiungersi per dare fiato a questa prospettiva. Anche l'anno scorso il mercato accoglieva positivamente i segnali che indicavano la volontà di risolvere la crisi greca. E tuttavia, nel giro di pochi giorni, l'assalto impietoso, soprattutto da oltremare, di chi rimproverava loro la mancanza di concretezza riportava inevitabilmente i mercati a più miti consigli.
Oltre tutto, mi chiedo cosa intenda, praticamente, Draghi per "growth compact", visto che non può certo essere qualcosa di simile ad un trattato.

Sbaglierò, ma io continuerò a rimanere alquanto schiscio. Se il movimento si consolida...
 

Rottweiler

Forumer storico
BANCHE: ANCORA UN NULLA DI FATTO IN TRATTATIVA PER NUOVE REGOLE CAPITALE

Per Londra non basta un aumento 'buffer' aggiuntivo al 5%

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 25 apr - Non e' stata
sufficiente un'ennesima riunione dei diplomatici Ue per
superare i contrasti sulle nuove regole per i requisiti di
capitale delle banche secondo l'accordo di Basilea 3. Fonti
Ue hanno confermato che il Regno Unito considera troppo
limitata la proposta di compromesso della presidenza danese
di permettere ai paesi di imporre un requisito aggiuntivo
fino al 5% di capitale in rapporto all'attivo a rischio
(invece che un 'buffer' limitato al 2,5%).

Antonio Pollio Salimbeni Aps-Y-
[email protected]

(RADIOCOR) 25-04-12 16:46:20 (0269) 3 NNNN

BANCHE: ANCORA UN NULLA DI FATTO IN TRATTATIVA PER NUOVE REGOLE CAPITALE -2-

La palla passa all'Ecofin,riunione straordinaria il 2 maggio

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 25 apr - La
posizione britannica e' sostenuta da diversi paesi tra cui
Svezia, Polonia, Slovenia, Bulgaria e Slovacchia. Londra
vuole la massima flessibilita' per imporre requisiti di
capitale piu' stretti rispetto a quelli concordati a Basilea
in modo da difendere la posizione competitiva della City. Un
altro gruppo di paesi, tra cui la Francia, spalleggiati
dalla Commissione europea, teme una frammentazione delle
regole europee e la possibilita' di arbitraggi tra piazza e
piazza, oltre al rischio di un eccesso di 'deleveraging'
indotto dalla corsa a un aumento dei requisiti di capitale
che potrebbe rivelarsi non sempre giustificato. La
flessibilita' va bene, purche' sia vigilata e coordinata a
livello europeo (la Bce infatti chiede che sia l'Autorita'
per il rischio sistemico a coordinare preventivamente le
decisioni a livello nazionale).
Altro motivo di scontro la richiesta tedesca di lasciare
la possibilita' ai vari paesi di decidere se il capitale
'core' debba essere costituito da azioni ordinarie e riserve
di utili oppure possa includere anche le cosiddette
"partecipazioni silenziose" (senza diritto di voto).
Il negoziato si trasferisce ora all'Ecofin, che si riunira'
il 2 maggio, appuntamento espressamente deciso per trovare
un accordo su Basilea 3.

Aps-y-


(RADIOCOR) 25-04-12 17:00:44 (0278) 3 NNNN

Ciao DRBS,

è molto importante seguire le vicende dell'approvazione del CRD IV in Europa.
Se ci pensiamo, tutti i nostri ragionamenti (gradfathering, step-up, etc.) si basano "solo" su alcuni documenti emessi dal Comitato di Basilea alla fine del 2010. E' anche vero che, a parole, la parte di Basilea 3 che riguarda il numeratore nel calcolo degli indici di capitalizzazione non appare controversa, mentre qualche dubbio in più potrebbe circondare le date di attuazione del nuovo assetto. Tuttavia, se l'Europa legiferasse in materia i mercati ne terrebbero diversamente conto. E i subordinati ne trarrebbero notevole vantaggio.
Ecco perchè ritengo sia utile sintonizzarci sui canali di Bruxelles e Strasburgo il 2 e l'8 di maggio:

CRD IV: ECON vote on 8 May
Wednesday 25 April 2012


Initially scheduled for 25 April, the vote on the two reports by Othmar Karas (EPP, Austria) on the fourth reform of capital requirements rules for banks (CRD IV) is now scheduled for 8 May in the European Parliament’s Committee on Economic and Monetary Affairs (ECON) to give MEPs time to finalise their positions on the 3,000-odd amendments tabled to the Commission’s two legislative proposals. The economy and finance ministers will strive to work out a compromise at the 2 May Ecofin Council, but there is no guarantee they will succeed. The stumbling block is the degree of flexibility to be applied to rules on capital requirements for financial institutions. Two groups of member states are at odds on the issue, one led by France and the other by the United Kingdom, which recommends greater flexibility. As this issue of Europolitics went to press, the 27 permanent representatives were still discussing the Danish EU Presidency’s third compromise proposal.
 
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