Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 4 bis

Provisions and expenses subdue Bank of Nova Scotia's earnings, but strategic progress solid Originally published on 28 August 2024 On 27 August, Bank of Nova Scotia (BNS, Aa2/Aa2 stable, a31 ) reported net income of CAD1.9 billion for the third quarter of 2024 (ended 31 July), down 9% and 13% from Q2 2024 and Q3 2023, respectively. The year-over-year decrease mainly reflects higher provision for credit losses (PCL) and noninterest expenses, as well as higher provision for income taxes, which were partly offset by higher revenue. Pretax, pre-provision earnings were also down 6% from Q2 2024 and 3% from a year ago. The results are in line with our expectations, consistent with the bank's strong underlying credit fundamentals and reflect continued progress on BNS's North American corridor strategy, including its recently announced agreement to acquire around a 14.9% pro forma ownership stake in KeyCorp (Baa2 stable). Net interest income (NII) increased 4% from Q2 2024, primarily because of higher loan yields, despite a decrease in net interest margin (NIM). NIM declined three basis points (bps) sequentially to 2.14%, driven by higher average earning asset balances. The bank remains well-positioned to benefit from decreases in short-term rates. Though the Bank of Canada has cut rates twice since June 2024, the full benefit of these cuts will not materialize until the first quarter of fiscal 2025 reflecting the lag in wholesale funding repricing. Noninterest expense increased 5% sequentially and 9% from a year ago. The sequential increase was driven by amortization and higher technology-related costs and professional fees, as well as the impact of two additional days in the current quarter. As a result, BNS's cost-to-income ratio was up 280 bps from Q2 2024 to 59.2%. BNS generated an annualized return on risk-weighted assets (RWA) of 1.68% in Q3 (Exhibit 1), a decline of 21 bps sequentially and 30 bps from the same quarter last year. Return on equity declined to 9.8% from 11.2% in Q2 2024 and 12.0% in Q3 2023. Exhibit 1 Return on risk-weighted assets decreases slightly sequentially on lower earnings
Exhibit 1 Return on risk-weighted assets decreases slightly sequentially on lower earnings 1.98% 1.22% 1.94% 1.89% 1.68% 0 500 1,000 1,500 2,000 2,500 3,000 3,500 4,000 0.00% 0.50% 1.00% 1.50% 2.00% 2.50% Q3 2023 Q4 2023 Q1 2024 Q2 2024 Q3 2024 CAD millions RORWA (LHS) Loan loss provisions (RHS) Pre provision income (RHS) Sources: Company financials and Moody's Ratings Asset quality remains sound but continues to deteriorate toward pre-pandemic levels. Total PCL increased 4% sequentially and 28% from a year ago to CAD1,052 million, with impaired PCL down 1% sequentially, largely reflecting lower retail provisions in Canadian Banking across most products, partly offset by higher retail provisions across most markets in International Banking. Management expects the total PCL ratio to remain at the upper end of its 45-55 bps range, in line with our expectation, reflecting the impact of sustained higher interest rates on its retail portfolios. Capitalization remains sound, with the bank's Common Equity Tier 1 (CET1) ratio up modestly to 13.3% from 13.2% in Q2. Given the current level of capital, the bank turned off the discount on its dividend reinvestment plan (DRIP) with the current quarter being the last dividend eligible for the discount.
In fiscal 2025, the bank will revisit dividend increases (typically in Q2) that are earnings growth, a credit positive.
 
  • EUR Benchmark PerpNC10 Variable 7% Area
    • Coupon: Semi-annual, act/act, long first
  • Issuer: ABN AMRO Bank NV (ABNANV)
  • Exp. Ratings: BBB- (Fitch)
  • Format: Reg S, bearer, junior subordinated note, Additional Tier 1
  • Perpetual call, tax changes call, regulatory / capital disqualification call
  • Standard Call: Semi_annually beginning Sept. 22, 2034 at 100
  • Settlement: Sept. 9, 2024
  • Denoms: 200k x 100k
  • ISIN: XS2893176862
  • Bookrunners: ABN Amro, BofA, GS, MS (B&D), UBS
  • Coupon: Fixed until Sept. 22, 2034. If not redeemed, coupon refixes every 5Y at 5Y MS +margin
  • Issuer Call: Callable on Sept. 22, 2034 and each interest payment date thereafter
  • Trigger Event: If at any time (i) the Issuer Solo-Consolidated CET1 Ratio is less than 5.125 per cent and/or (ii) the Issuer Consolidated CET1 Ratio is less than 7 per cent as determined by the Issuer or the Competent Authority
  • Target Market: Eligible counterparties and professional clients only
 
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    • Coupon: Semi-annual, act/act, long first
  • Issuer: ABN AMRO Bank NV (ABNANV)
  • Exp. Ratings: BBB- (Fitch)
  • Format: Reg S, bearer, junior subordinated note, Additional Tier 1
  • Perpetual call, tax changes call, regulatory / capital disqualification call
  • Standard Call: Semi_annually beginning Sept. 22, 2034 at 100
  • Settlement: Sept. 9, 2024
  • Denoms: 200k x 100k
  • ISIN: XS2893176862
  • Bookrunners: ABN Amro, BofA, GS, MS (B&D), UBS
  • Coupon: Fixed until Sept. 22, 2034. If not redeemed, coupon refixes every 5Y at 5Y MS +margin
  • Issuer Call: Callable on Sept. 22, 2034 and each interest payment date thereafter
  • Trigger Event: If at any time (i) the Issuer Solo-Consolidated CET1 Ratio is less than 5.125 per cent and/or (ii) the Issuer Consolidated CET1 Ratio is less than 7 per cent as determined by the Issuer or the Competent Authority
  • Target Market: Eligible counterparties and professional clients only
scusate per cortesia non ho capito.. ha call al 2034 con nuovo tasso coupon ricalcolato tra 5 anni? Grazie
 
scusate per cortesia non ho capito.. ha call al 2034 con nuovo tasso coupon ricalcolato tra 5 anni? Grazie
Se non richiama nel 2034, il nuovo coupon viene fissato ogni 5y e calcolato come segue: 5y swap + un margine (bisogna aspettare le condizioni definitive per capire di quanto si tratta)
 

Obbligazioni: analisi dei collocamenti governativi e corporate della settimana​

30/08/202413:08 Carlo Aloisio

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Ci ritroviamo alla fine di agosto ad aver passato un mese di turbolenze sui mercati come spesso accaduto in passato, complice anche la minore liquidità presente sui mercati, ma più o meno allo stesso livello dell’inizio. Complici alcuni dati macro economici differenti dalle stime ed anche molti dati aziendali in sofferenza rispetto agli ultimi trimestri, che hanno rimesso in discussione tutte le politiche relative ai tassi d’interesse, il mercato si è riposizionato scontando nuovi ribassi dei tassi e di conseguenza riallocato risorse sulla componente speculativa azionaria, senza dimenticare comunque i beni rifugio come l’oro che a causa delle tensioni internazionali, con il medioriente in primo piano, hanno toccato nuovi livelli record.
L’evento più importante che ha dato la svolta è stato il simposio economico di Jackson Hall, dove il protagonista è stato il governatore della Fed, Powell, che ha assunto un atteggiamento molto più morbido ed aperto alla possibilità di ridurre i tassi d’interesse nel breve periodo ed anche con una percentuale più alta di quanto si potesse stimare se lo riterrà necessario al fine di stimolare l’economia.

PUBBLICITÀ

La reazione dei mercati non si è fatta attendere e soprattutto i Treasury hanno avuto una contrazione importante che ha quasi riallieato la curva dei rendimenti. Troviamo infatti il Treasury breve a due anni al 3,86%, che fa storia a se per poi trovare il quinquennale al 3,65%, il decennale al 3,83% e il trentennale al 4,12%, quindi escludendo il brevissimo, la curva si è riportata in bolla secondo le basilari nozioni di economia per cui i titoli lunghi devono offire rendimenti più alti dei brevi per attirare l’investimento su ottiche di lungo periodo che possono però incontrare eventi di volatilità più elevati.
Sulla scia del recupero dei Treasury anche i Gilt inglesi sulla curva decennale sono ritornati sotto il 4%. Per quel che riguarda l’Eurozona, troviamo lo spread Btp/Bund fissato a quota 138, con un’ottima tenuta dei nostri titoli che erano scesi fino alla soglia del 3,56% per poi assestarsi poco sopra il 3,6%. Sono tanti i Paesi nell’Eurozona che sono tornati stabilmente sotto il 3% di rendimento, tra questi l’Austria, il Belgio, Finlandia, Francia, Irlanda, Olanda, Portogallo e Slovenia, con Cipro sulla soglia. A fare compagnia all’Italia nel gruppo sopra il 3% rimangono Croazia, Grecia, Lettonia, Lituania, Slovacchia e Spagna, la media dei titoli decennali UE è al 2,83%.

Le nuovi emissioni governative sotto la lente​

Ripresa forte anche sull’offerta di primario, sia governativo che corporate, con tanta “carta” a taglio retail.
Per il Tesoro l’offerta si è concentrata sui Bot semestrali ed annuali con rendimenti in calo per un totale di 4,5 miliardi sul titolo più importante è il nuovo Btp a cinque anni, ottobre 2029 collocato nella giornata di giovedi nell’unica asta a medio-lungo del mese, con un rendimento in calo di 10 punti al 3,08%, mentre 3,25 miliardi sono stati asseganti al Btp decennale con rendimento del 3,68%. Le richieste sui due Btp sono state rispettivamente per 6,6 e 5,27 miliardi.
Oltre a questi è stato collocato un Btp short agosto 2026 per 2,5 miliardi con tassi in calo di 21 centesimi rispetto all’asta precedente con rendimento finale del 2,89%.
Tra gli stati sovrani la Bulgaria ha collocato una nuova obbligazione suddivisa in tre tranche, due in euro con scadenze rispettivamente a otto e 20 anni, la terza in dollari con scadenza a 12 anni. La guidance iniziale è stata fissata per la tranche più breve a +165 punti base sul tasso midswap, per quella lunga +220 punti base e per la tranche in dollari a +170 punti sul treasury a dieci anni. Le tre tranche hanno scadenze, rispettivamente, settembre 2032, settembre 2044 e marzo 2037 e ammontari di 1.75 miliardi di euro la tranche breve e 1,25 miliardi per la tranche lunga e 1,5 miliardi per la tranche in dollari. Con ordini 3,5 volte superiori l’offerta, le guidance finali sono state fissate a +135 punti base sul tasso midswap per la tranche a otto 8 anni, +190 per quella a 20 anni e +135 punti sul treasury per la tranche in dollari. Nel dettaglio, il prezzo per la tranche scadenza 2032 è stato fissato a 98,657 con un rendimento effettivo pari a 3,823% e cedola fissa al 3,625%. La scadenza 2044 ha una cedola fissa del 4,25%, un prezzo di 97,864 e un rendimento a scadenza pari al 4,413%. Per la tranche in dollari, 2037, la cedola fissa è del 5%; il prezzo di emissione è 98,251 ed il rendimento a scadenza 5,192%. Isin XS2890420834 per la tranche a otto anni, XS2890435600 per la tranche a 20 anni e XS2890436087 per la tranche in dollari. Rating Baa1/BBB+ e lotto minimo con taglio retail mille euro con multipli di mille, per i titoli in euro e 2mila dollari con multipli di 2mila per quello in dollari.
Nel comparto emergente, il Ghana emetterà nuovi bond in dollari per implementare la ristrutturazione del suo debito estero, mentre è di questa settimana l’approvazione definitiva con il 97% di adesioni alla proposta di rinegoziazione del debito fatto dall’Ucraina lo scorso mese che permette al paese di non defaultare ed avere un problema finanziario in meno nella situazione di criticità in cui si trova.

I nuovi bond corporate sotto i riflettori​

Tra i corporate e financial, BPER, è stata la prima banca ad uscire sul mercato dopo le ferie con un’emissione covered a cinque anni da 500 milioni di euro, collocando con successo (ordini superiori a 1,9 miliardi da parte di 68 investitori) un covered bond a cinque anni da 500 milioni di euro con cedola annuale del 2,875% ed un prezzo di emissione di 99,458 che porta il rendimento a scadenza alla soglia del 3%. Isin IT0005611048 con taglio minimo di 100mila euro con multipli di 100mila e ottima performance sul grey market con il prezzo che ha avvicinato quota 100.
Anche Mediobanca è uscita con un covered bond a sette anni, ammontare 750 milioni di euro. Prime indicazioni in area +63 punti base sul tasso midswap abbassate a +60 punti a fine collocamento con ordini che hanno superato 1,1 miliardi di euro. Nel dettaglio: cedola 3%, prezzo 99,733 e rendimento 3,043%. Rating AA. Lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille. Isin IT000561106. L’obbligazine covered ha scadenza 4 settembre 2031.
Raiffeisen Bank International ha collocato un bond con scadenza 3 gennaio 2030 e call esercitabile dall’emittenten a gennaio 2029. Ammontare 500 milioni di euro. Lo spread è stato abbassato a +140 punti base sul tasso midswap con odini raccolti superiori a 1,7 milairdi. Cedola 3.875%, prezzo 99,875, rendimento 3,911%. Rating A1/A-, lotto mino di 100mila euro e Isin XS2893858352.
SpareBank 1 Boligkreditt ha collocato covered bond ammontare 500 milioni di euro. L’obbligazione covered (Isin XS2894232227) verrà rimborsata a 100 alla scadenza finale fissata il 3 settembre 2029. Prime indicazioni di rendimento in area +30 punti sopra il tasso midswap, abbassate a +26 a fine collocamento. Nel dettaglio: cedola 2,75%, prezzo 99,977 e rendimento 2,755%. Lotto minimo di negoziazione 100mila euero con multipli di mille e rating Aaa.
Cdp Reti ha collocato un’obbligazione con scadenza sette anni, il 4 settembre 2031. Prime indicazioni di rendimento in area 200 punti sopra il tasso midswap, abbassate a +160 punti base. Buoni gli ordini raccolti sul titolo, oltre 2,7 miliardi di euro a fronte di 600 milioni collocati. L’obbligazione senior paga una cedola annua lorda del 3,875%, prezzo 98,874 e rendimento 4,076%. Lotto minimo 100mila euro con multipli di mille. Rating Baa3/BBB. Isin IT0005611139.
La spagnola Repsol ha emesso un nuovo titolo che ha durata dieci anni e importo di 850 milioni di euro. Nel corso del collocamento si è registrato un restringimento dello spread e il rendimento finale è stato fissato al ribasso rispetto alla guidance iniziale, +120 punti base rispetto ai +145/150 iniziali con ordini che si sono attestati sopra i 2,5 miliardi. Il titolo pagherà una cedola annua a tasso fisso del 3,625%, prezzo 99,497, rendimento 3,686% e sarà rimborsato a 100 alla scadenza il 5 settembre 2034. Il collocamento è riservato a investitori istituzionali, il lotto minimo è infatti di 100mila euro con multipli di 100mila. Isin XS2894862080.
Uno dei deal di maggior successo della settimana è quello della compagnia aerea tedesca Deutsche Lufhtansa, che ha proposto al mercato un doppio deal su scadenze a quattro e otto anni. Nello specifico il bond più breve, Isin XS2892988275 è stato collocato per 500 milioni con cedola del 3,625% e prezzo d’emissione a 99,609; il bond a otto anni con Isin XS2892988192 è stato collocato per 500 milioni con cedola del 4,125% al prezzo di 100. Buoni gli ordini raccolti nella fase di collocamento: 1,75 miliardi per il bond a quattro anni e 1,85 miliardi per il bond a otto anni e questo ha permesso di abbassare le guidance iniziali rispettivamente: +123 punti dai +155 iniziali e +163 punti dai +195 punti iniziali. Rating assegnato è BBB mentre il taglio minimo è stato fissato a mille euro con multipli di mille così da rendere appetibili il titolo anche alla clientela retail.
OMV, società internazionali di petrolio, gas naturale e prodotti chimici con sede a Viena, ha collocato due emissioni a tasso fisso per complessivi un miliardo di euro. La tranche di sette anni, scadenza settembre 2031, è stata collocata per un ammontare di 500 milioni di euro, con cedola del 3,25% e spread finale di 88 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento. Prezzo 99,44 e rendimento al 3,341%. La tranche di 12 anni, scadenza settembre 2036, è stata collocata per un ammontare di 500 milioni di euro, con cedola del 3,75% e spread finale di 130 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento. Prezzo 99.176 e rendimento 3,837%. L’operazione ha attirato moltissimi ordini dagli investitori con oltre 2 miliardi di euro raccolti per la tranche a breve termine e 1,7 miliardi sulla tranche più lunga e ciò ha permesso di abbassare il rendimentorispettivamente dalla guidance iniziali di +120 punti base iniziali a +88 e da +160 punti base iniziali a +130. Lotto minimo di negoziazione mille euro con multipli di mille e rating A3. Isin XS2886118079 per la tranche a sette anni e XS2886118236 per la tranche a 12 anni.
 
Se non richiama nel 2034, il nuovo coupon viene fissato ogni 5y e calcolato come segue: 5y swap + un margine (bisogna aspettare le condizioni definitive per capire di quanto si tratta)
il margin indicato era quindi l'initial margin (initial non era indicato quindi non ero sicuro se prevedessero un margine diverso o meno). Quindi se non richiama nel 2034 la cedola risetta ogni 5y come segue: EU swap 5y + 3.902%.
Il richiamo invece dopo il 2034 è possibile ogni 6m
 
il margin indicato era quindi l'initial margin (initial non era indicato quindi non ero sicuro se prevedessero un margine diverso o meno). Quindi se non richiama nel 2034 la cedola risetta ogni 5y come segue: EU swap 5y + 3.902%.
Il richiamo invece dopo il 2034 è possibile ogni 6m
grazie ha stretto tanto
 
  • EU600m WNG PerpNC6 Fixed 7% Area
    • Coupon: Semi-annual, act/act ICMA
  • Issuer: Bank of Ireland Group PLC (BKIR)
  • Exp. Ratings: Ba1/BB-
  • Format: Reg S, registered, junior subordinated note, AT1
  • Clean-up call (75%), tax changes call, regulatory / capital disqualification call
  • UOP: The net proceeds of the issue of the Securities will be used by the Issuer for general corporate purposes and to further strengthen, and optimise, the capital base of the Group, including to fund the concurrent tender offer announced on 3 September 2024, by the Issuer, with regard to its €675,000,000 Fixed Rate Reset Additional Tier 1 Perpetual Contingent Temporary Write-Down Securities (ISIN XS2178043530)
  • Settlement: Sept. 10, 2024
  • Denoms: 200k x 1k
  • ISIN: XS2898168443
  • Bookrunners: UBS (GC), BofA, DAVY, JPM, MS, Santander
  • Coupon: Fixed until September 10, 2030 if not called resets at 5Y MS+margin
 
  • EUR Benchmark PerpNC5.25 Variable 5.125%-5.25%
    • Coupon: Annual, short first
  • Issuer: Snam SpA (SRGIM)
  • Exp. Ratings: Ba1/BBB-/BBB-
  • Format: Reg S, bearer, junior subordinated note, hybrid notes
  • MWC, clean-up call (75%), tax changes call, regulatory / capital disqualification call
  • UOP: GCP
  • Settlement: Sept. 10, 2024
  • Denoms: 100k x 100k
  • ISIN: XS2896350175
  • Bookrunners: BNPP (B&D), GS, JPM, Barclays, BBVA, BofA, Citi, IMI, MS, MUFG, SocGen, UniCredit
 

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