Non finiscono i guai per Saipem che dopo aver inanellato due profit warning in sei mesi che, nelle scorse settimane, hanno fatto capitolare il titolo, oggi è protagonista suo malgrado di un incidente avvenuto in un centro estrattivo tra l'Angola e il Congo.
Dopo alcuni rumors che avevano preannunciato l'incidente la controllata di Eni ha diramato una nota in cui comunica che nell'episodio, tra i 103 membri dell'equipaggio, uno è disperso mentre altri sei sono rimasti feriti, in modo non grave.
Per quanto riguarda la dinamica del disastro Saipem, spiega che ieri notte, un mezzo di perforazione autosollevante Perro Negro 6, si è improvvisamente inclinato imbarcando acqua, e l'impianto, senza personale a bordo, si è capovolto ed è affondato.
La sciagura, spiega Saipem, è avvenuta mentre erano in corso le operazioni di posizionamento prima dell'inizio dell'attività di perforazione presso la foce del fiume Congo, in una profondità d'acqua di circa 40 metri, tra le coste dell'Angola e della Repubblica Democratica del Congo.
Attivate prontamente le procedure d'emergenza che hanno permesso di evacuare rapidamente il personale a bordo. Al momento, spiega ancora Saipem, non risultano inquinamenti ambientali, e sono state prese tutte le misure possibili di prevenzione.
Il team di emergenza di Saipem sta operando in stretta collaborazione con le Autorità Angolane e la struttura operativa del cliente.
Saipem vuole puntualizzare che è coperta da polizza assicurativa per la perdita dell'impianto, oltre che per eventuali danni ambientali e la rimozione del relitto. Non appena disponibili la Società fornirà ulteriori informazioni.