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Nuovo forumer
Qualche giorno fa mi è capitato in mano un opuscoletto dal titolo Winning Stock Index Strategies: era allegato ad un vecchio numero della rivista Futures Magazine dell’agosto 1997 e si prefiggeva di descrivere il funzionamento dell’allora nascente contratto futures E-MINI SP, negoziato in modo elettronico sul Globex.
Nell’opscolo vi erano articoli di alcuni “guru” del tempo, Larry Williams, Linda Raschke, Murray Ruggero, tutta gente che ha riempito le librerie dei trader dello scorso decennio con libri dedicati all’AT.
Nell’articolo di Murray Ruggero era presentato un system studiato per il futures SP500 EOD, con codice in Easylanguage per TS2000i e performance summary con risultati a dir poco interessanti: sul vecchio contratto SP ($500 a punto, allora) dall’82 al 97 mostrava un profitto di quasi mezzo milione di $, con un max drawdown di circa $30000 e una equity-line abbastanza regolare. Il system era basato sull’influenza che i tassi di interesse esercitano sul mercato azionario.
Questo il codice:
{ SP futures in Data1
Tbond in Data2}
Value1=60000/C;
If C Data2 > Average(C Data2, 30) and C < average(C, 12)
then buy value1 contract at C;
If C Data2 < Average(C Data2, 30) and C > average(C, 12)
Then sell value1 contract at C;
if lastbaronchart then setexitonclose;
In pratica il system assume posizioni Long in caso di crescita Tbond e discesa SP, posizioni Short in caso di esatto contrario, sempre nel mercato.
A questo punto, possendendo le serie storiche dei due futures, ho provato a simulare l’esatta strategia dal 1982 a oggi, considerando come controvalore fisso dei trade il controvalore attuale del contratto E-Mini SP, circa $60000, in modo da evitare la distorsione dovuta alle oscillazioni di controvalore del futures nel periodo.
Ecco l’equity-line che esce trascurando i costi di transazione:
la vedete quella riga viola? è centrata esattamente nell’agosto 1997, data di pubblicazione del system: prima di allora abbiamo una bella equity-line crescente, dopo abbiamo un trading più o meno casuale, senza profitto alcuno ma con parecchia volatilità.
Se ci pensate, Ruggero simulò il suo system su 15 anni di dati eod (non sono pochissimi) e con un system semplice con solo due soli parametri ottimizzabili (il lookback delle due media mobili) eppure, pur essendo un “guru” degno di rispetto, cascò con mani e piedi nella trappola dell’overfitting.
Mi capita spesso di spulciare vecchie riviste di AT della fine anni 90 e quando trovo un system con codice analizzabile, spesso controllo out-of-sample la performance: devo dire che quasi mai (per non dire mai…) i risultati dopo la pubblicazione dei system sono diversi da un semplice buy/sell lanciando una moneta.
Happy trading
Nell’opscolo vi erano articoli di alcuni “guru” del tempo, Larry Williams, Linda Raschke, Murray Ruggero, tutta gente che ha riempito le librerie dei trader dello scorso decennio con libri dedicati all’AT.
Nell’articolo di Murray Ruggero era presentato un system studiato per il futures SP500 EOD, con codice in Easylanguage per TS2000i e performance summary con risultati a dir poco interessanti: sul vecchio contratto SP ($500 a punto, allora) dall’82 al 97 mostrava un profitto di quasi mezzo milione di $, con un max drawdown di circa $30000 e una equity-line abbastanza regolare. Il system era basato sull’influenza che i tassi di interesse esercitano sul mercato azionario.
Questo il codice:
{ SP futures in Data1
Tbond in Data2}
Value1=60000/C;
If C Data2 > Average(C Data2, 30) and C < average(C, 12)
then buy value1 contract at C;
If C Data2 < Average(C Data2, 30) and C > average(C, 12)
Then sell value1 contract at C;
if lastbaronchart then setexitonclose;
In pratica il system assume posizioni Long in caso di crescita Tbond e discesa SP, posizioni Short in caso di esatto contrario, sempre nel mercato.
A questo punto, possendendo le serie storiche dei due futures, ho provato a simulare l’esatta strategia dal 1982 a oggi, considerando come controvalore fisso dei trade il controvalore attuale del contratto E-Mini SP, circa $60000, in modo da evitare la distorsione dovuta alle oscillazioni di controvalore del futures nel periodo.
Ecco l’equity-line che esce trascurando i costi di transazione:

la vedete quella riga viola? è centrata esattamente nell’agosto 1997, data di pubblicazione del system: prima di allora abbiamo una bella equity-line crescente, dopo abbiamo un trading più o meno casuale, senza profitto alcuno ma con parecchia volatilità.
Se ci pensate, Ruggero simulò il suo system su 15 anni di dati eod (non sono pochissimi) e con un system semplice con solo due soli parametri ottimizzabili (il lookback delle due media mobili) eppure, pur essendo un “guru” degno di rispetto, cascò con mani e piedi nella trappola dell’overfitting.
Mi capita spesso di spulciare vecchie riviste di AT della fine anni 90 e quando trovo un system con codice analizzabile, spesso controllo out-of-sample la performance: devo dire che quasi mai (per non dire mai…) i risultati dopo la pubblicazione dei system sono diversi da un semplice buy/sell lanciando una moneta.
Happy trading