Un mondo di esportatori

Zen lento

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Non e' il caso di agitarsi, ma mica ha tutti i torti.
Copio e incollo un contributo di Zibordi dal suo sito , vabbe' Zibordi e' un contrarian bestiale, ma il ragionamento non fa una piega. C'e' qualche logica che e' mutata radicalmente e sinceramente non vedo in che a parte l'idea generale che c'e' un mare di moneta in circolazione. La domanda e': chi accidenti importa ?
Boh, mistero !




Oggi è uscito il PIL americano a +3.5% per l'ultimo trimestre del 2006 quindi buono e sopra le stime che davano un 3% e il mercato è stato contento perchè i due trimestri precedenti erano stati deboli invece. Allo stesso tempo la FED ha detto che l'economia è OK e l'inflazione quasi e quindi il "mix" è perfetto, borsa che sale.

Se guardi il grafico a fondo pagina il 3.5% di aumento del PIL nasconde un -2% di investimenti, cioè il PIL è cresciuto grazie a un balzo dei consumi a +4.4%, della spesa pubblica e dell'export-import, ma gli investimenti crollano per la prima volta dal 2003....

Nonostante profitti record, quasi del +18% dall'anno scorso e nonostante dal 2002 ad oggi gli utili netti siano saliti del +130% (!...mentre il PIL saliva di un 25%, incredibile ma vero sono saliti 5 volte il PIL) GLI INVESTIMENTI SONO NEGATIVI

Strano che a fronte di profitti ai massimi del secolo e saliti al 10% del PIL dal 5-6% che era la norma le aziende riducano gli investimenti. Di norma se ho un azienda e guadagno sono spinto a investire. Invece qui le imprese usano gli utili per acquisire altre imprese in borsa e i "buyback" per far salire il titolo, quindi per comprare azioni in borsa, ma non per software, capannoni, assunzioni, materiali...

Perchè non vedono occasioni di investimento, come mai visto che il resto del Pil sale ?

I consumi sono in effetti saliti del 4.4% in termini nominali. Ok, ma contro un +3.3% del reddito il che vuole dire che ci si è indebitati ancora di più. Inoltre per la prima in 50 anni i prezzi dei beni di consumo sono calati in termini NOMINALI, cioè ci sono stati sconti mai visti a dicembre e il consumatore ha reagito comprando più roba a meno. Aggiungi anche i tre gradi in più di temperatura e il calo della benzina di un 20%. Nessuna di questo cose può continuare a buon senso, soprattutto perchè sono due anni che il risparmio è negativo e il boom immobiliare è finito (la gente si indebitava contro l'apprezzamento dell'immobile, che ha smesso di apprezzarsi)

La spesa pubblica è salita ancora questo trimestre soprattutto per un +10% della difesa . Sotto Bush è salita di un 30% totale e con i democratici sembra improbabile che la difesa salga sempre, ma può darsi che anche loro spendano. Sono però 4 anni che gli USA per via dell'11 settembre, afganistan, iraq, katrina, il taglio delle tasse e un boom di spesa pubblica sanitaria hanno deficit annui tra il 4 e il 6% del PIL, cioè la politica fiscale ha già dato uno stimolo mai visto dai tempi di Johnson

L'export-import. Qui c'è l trucco. Dopo che per 5 anni ha dato contributo negativo al PIL USA (perchè il deficit saliva sempre) sembra un dato dubbio che ora di colpo faccia salire il PIL, ma teniamo conto del calo del petrolio e del dollaro più debole.

In ogni caso il petrolio si è stabilizzato e il dollaro è risalito. Non si capisce però come sia possibile che Giappone, Asia e Germania mostrino tutti che l'export da loro un contributo alla crescita del PIL nel 2006 decisivo.

Il reddito nazionale è dato da spesa pubblica +investimenti + consumi + (Export -Import) no ?

I dati giapponesi di oggi e quelli tedeschi della settimana scorsa mostrano consumi a CRESCITA ZERO e l'export che contribuisce da solo quasi tutta la crescita del PIL perchè la spesa pubblica non aumenta e le tasse salgono un poco. Cioè se Asia, Giappone e Germania crescono tramite l'export e ora sembra che anche gli USA abbiano l'export che sale più dell'import CHI DIAVOLO E' CHE IMPORTA AL MONDO (PIù DI QUELLO CHE ESPORTA) ?

Non è semplicemente possibile che tutti (eccetto UK e Spagna) abbiano ora un saldo positivo di export - import. Lo ha la Russia e l'OPEC, il Brasile, la Cina e tutta l'Asia (eccetto l'India), la Germania e ora anche gli Stati Uniti ? Qualcuno deve importare più di quello che esporta e da dieci anni sono sempre gli Stati Uniti (più Australia, Inghilterra, Spagna e un poco Italia ora)

Se guardi qui sotto noti: i) gli investimenti sono ora negativi per la prima volta dal 2003, il consumo è al limite (indebitamento e immobiliare...), la spesa pubblica pure è tirata al massimo e il dato di export-import fasullo

Cioè il Giappone, la Cina e l'Asia in genere crescono con l'export e non con il consumo (anche l'italia..). La spesa pubblica è al limite quasi dappertutto. Gli investimenti qui in America sono in calo. C'è il consumo in America che dal 2003 traina tutto, anche questo trimestre è riuscito ad aumentare grazie a un calo senza precedenti dei prezzi e altro indebitamento. Come vuoi che vada a finire ?
 
il discorso può essere interessante, però ormai zibordi generalizza sempre molto, poi c'è anche il fatto che spesso scrive a braccio e va a memoria, e spesso a memoria mette numeri sbagliati o superati, spesso scrive cose inesatte in puro stile tuttologo

e non ultimo zibordi è formalmente short sui futures da metà settembre (si avete letto bene) solo che è ovviamente una situazione ormai teorica dato che nessun cliente può essere ancora short da quella data sia per il margin call sia per il rollover... ma lui continua imperterrito a cercare motivazioni per vedere un ribasso
 
Si' , e' short da una vita, e probabilmente non molto analitico. Pero' su questa questione ho la sensazione che qualcosa non torni e sinceramente non ho idee in proposito, ma qualche perplessita' mi rode.
L'idea della della specializzazione e della delocalizzazione non mi e' del tutto chiara (sebbene penso sia una spiegazione plausibile)

Zen lento :)
 
Zen lento ha scritto:
Si' , e' short da una vita, e probabilmente non molto analitico. Pero' su questa questione ho la sensazione che qualcosa non torni e sinceramente non ho idee in proposito, ma qualche perplessita' mi rode.
L'idea della della specializzazione e della delocalizzazione non mi e' del tutto chiara (sebbene penso sia una spiegazione plausibile)

Zen lento :)

io ho una strana idea che mi frulla x la testa: :eek: :eek: :eek:
se un azienda cinese ,controllata al 100% da una americana ( con anche marchio americano), esporta in america siamo sicuri che tutto quello che fattura sia da attribuire al export cinese? l utile realizzato dalla capo gruppo in america con relative tasse ,dividendi ed aumento in borsa non è un parziale rientro o sconto sull import? :eek:
questo rientro di capitali non abbasserebbe il deficit commerciale del paese? :-?
questo x dire che forse con l avvento delle multinazionali e della delocalizzazione bisognerebbe cambiare il modo di vedere le dinamiche commerciali tra le nazioni :help:

:ciao: :ciao:
 
su quello che c'e scritto l'unica cosa che conta in borsa sono le prime due righe...

il resto e' accademia..... :)
 
Albatros ha scritto:
su quello che c'e scritto l'unica cosa che conta in borsa sono le prime due righe...

il resto e' accademia..... :)

già che abbiano un senso due righe è una vittoria :V :V :V

vittoria x la neuro!!!!

comunque era un discorso preso alla larga.
 

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