non so a voi ma il bruciare qualcosa : sia palme, libri o peggio umani
mi ricorda tristi momenti ...
		
		
	 
Guarda Conte, chiunque viva in questa città, con il vandalismo convive quotidianamente, sinceramente non ci ricamerei troppo intorno.
Se ridipingi un condominio, nel giro di due gg fino ad altezza uomo ti ritrovi la facciata imbrattata di scritte a cura di sedicenti "artisti di strada" che "devono esprimersi";
se pigli il metrò il sabato sera poco prima della chiusura, ti ritrovi in compagnia di bande di scemi che fumano e vomitano nei vagoni; se vai a fare un bancomat,
una volta su tre prelevi guardando un monitor con un bello sputo gigante sopra (l' ultima moda); di notte girano a prendere a calci gli specchietti retrovisori delle auto
parcheggiate e a rigare le carrozzerie e si fanno allegramente il quartiere (e non parlo di periferia); cammini per strada fra miasmi di urina umana e deiezioni canine (non 
è vandalismo anche questo?); potrei proseguire per mezz' ora, ma non vorrei essere pesante.
La cosa più probabile è che il tizio della palma sia il solito i.mbecille a caccia del suo quarto d'ora di notorietà sui social, ma anche ammettendo una relazione, ancora tutta da 
dimostrare, con una certa parte politica, verrebbe da domandarsi come mai tutta questa retorica non venga sversata anche a proposito di categorie di vandali di nota appartenenza ad altre parrocchie.
Personalmente, me la risparmierei per tutti, ma ognuno ha i suoi gusti.
Anche nell' uso di linguaggi che ricordano proprio certe adunate di Norimberga con un imbianchino protagonista.
L' intento del 3d era solo di fare un poco di ironia sorridendo su una scelta di cattivo gusto e sul dibattito piuttosto surreale che ne è seguito, enfatizzandone i toni appunto allo scopo di sbertucciarlo e di sorridere della banalità di un certo contesto sociale urbano tendente alla dissociazione.
E' diventato altro, bene così.