UN UOMO iN GRADO DI PENSARE NON E'SCONFITTO ANCHE QUANDO LO E'SUL SERIO!!! (1 Viewer)
- Creatore Discussione olly®
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FrankBanfi
Nettuno
olly®
DIO E'DONNA!!!
ERRY
ASTA LA FAIGA SEMPRE
il fatto che sia nonno indica solo che e' piu' spanato degli altrie'tornato il nonno.....d
FrankBanfi
Nettuno
PILU
STATE SERENI
chissà cosa si inventano qs volta .. alla fine chi pagherà ?
Fannie e Freddie: il Congresso Usa oggi ne decide il futuro
I legislatori americani decideranno oggi il futuro delle due aziende semi pubbliche Fannie Mae e Freddie Mac.
I legislatori americani decideranno oggi il futuro delle due aziende semi pubbliche Fannie Mae e Freddie Mac, che lo scorso anno hanno garantito tre quarti dei mutui residenziali negli Stati Uniti. A due anni di distanza dal loro salvataggio d’emergenza, costato ai contribuenti quasi 150 miliardi di dollari, c’è da capire chi dovrà sostenere il peso dei debiti collegati ai prestiti “tossici” concessi durante il boom edilizio. Per questo due assistenti del segretario al Tesoro, Michael Barr e Edward DeMarco, saranno ascoltati oggi dalla Commissione sui Servizi finanziari del Congresso Usa.
Nell’ambito del “clean-up” che le autorità statunitensi dovranno approvare ci sarà anche la ricerca di fondi per restituire i capitali concessi in prestito alle banche sulla base di informazioni false o inaccurate. Si tratta di richieste che ammontano a 4,7 miliardi di dollari per Fannie e a 6,4 miliardi per Freddie. Cifre che non possono essere attese ancora, ma Bank of America ha già fatto sapere di non voler rinunciare ad un solo centesimo, e che darà vita se necessario ad una battaglia «per ciascun prestito, uno ad uno».
Per questo la fase di stallo sarà risolta dalla politica. L’influente democratico Barney Frank, presidente della Commissione, già il mese scorso aveva chiesto a Obama di intervenire direttamente, al fine di assicurare che si riescano a riprendere i capitali dalle banche. Una lettera con contenuti del tutto simili è stata poi inviata dal vicepresidente dell’organismo parlamentare, Paul Kanjorski.
Fannie e Freddie: il Congresso Usa oggi ne decide il futuro
I legislatori americani decideranno oggi il futuro delle due aziende semi pubbliche Fannie Mae e Freddie Mac.
I legislatori americani decideranno oggi il futuro delle due aziende semi pubbliche Fannie Mae e Freddie Mac, che lo scorso anno hanno garantito tre quarti dei mutui residenziali negli Stati Uniti. A due anni di distanza dal loro salvataggio d’emergenza, costato ai contribuenti quasi 150 miliardi di dollari, c’è da capire chi dovrà sostenere il peso dei debiti collegati ai prestiti “tossici” concessi durante il boom edilizio. Per questo due assistenti del segretario al Tesoro, Michael Barr e Edward DeMarco, saranno ascoltati oggi dalla Commissione sui Servizi finanziari del Congresso Usa.
Nell’ambito del “clean-up” che le autorità statunitensi dovranno approvare ci sarà anche la ricerca di fondi per restituire i capitali concessi in prestito alle banche sulla base di informazioni false o inaccurate. Si tratta di richieste che ammontano a 4,7 miliardi di dollari per Fannie e a 6,4 miliardi per Freddie. Cifre che non possono essere attese ancora, ma Bank of America ha già fatto sapere di non voler rinunciare ad un solo centesimo, e che darà vita se necessario ad una battaglia «per ciascun prestito, uno ad uno».
Per questo la fase di stallo sarà risolta dalla politica. L’influente democratico Barney Frank, presidente della Commissione, già il mese scorso aveva chiesto a Obama di intervenire direttamente, al fine di assicurare che si riescano a riprendere i capitali dalle banche. Una lettera con contenuti del tutto simili è stata poi inviata dal vicepresidente dell’organismo parlamentare, Paul Kanjorski.