UNA DELLE FORTUNE PIU' IMMENSE CHE Si PUO' RICEVERE E' QUELLA DI AVERE NELLA PROPRIA

mi sono accorto or ora
che il tasso di disoccupazione è "sceso" a 12,7%...
e con questi dati come si fa a NON andare almeno a 46000 di indice? :D:wall::wall::wall::wall::wall:
 
OT

Molte volte ci chiediamo perchè l'Italia vada male.
Questo è un esempio.
A prescindere da quanto accaduto, dall'incapacità della madre a capire cosa stava facendo e dove stava andando, tutto si è risolto per il meglio.....eppure, devono trovare il pelo nell'uovo, qualcosa di oscuro, qualcuno che ha tramato, qualcuno che ha sbagliato......

"Ma proprio su quelle operazioni potrebbe scattare un’indagine conoscitiva dal parte del Soccorso alpino del Lazio: sembra che i primi operatori che hanno raggiunto i bambini non abbiano rispettato i protocolli sanitari previsti per queste situazioni e che non sia stato possibile individuare la loro posizione con contatti radio per inviare subito un elicottero da parte del Soccorso alpino del Lazio, coordinatore degli interventi, dove gli operatori sono amareggiati per essere stati dimenticati dalla Regione.
Inoltre i bambini - come si vede nelle numerose fotografie di quei momenti - sono stati mossi, presi in braccio, portati via dopo un’ora: per alcuni una prassi imprudente perché in quel momento nessuno li aveva visitati e non potevano escludersi lesioni gravi.
Un altro mistero in una vicenda che ha tenuto tutti con il fiato sospeso e sulla quale si è appena cominciato a indagare. "

Già mi chiedo perchè i bambini siano stati lì - sul posto - per un'ora, questi volevano pure inviare un medico per controllare lo stato di salute e l'elicottero....dove ? in un bosco ? Ma che vadano a cacare........
 
Perfect world........:bow::bow::bow:
 

Allegati

  • tumblr_ms22dabWt51qjqq36o1_1280.jpg
    tumblr_ms22dabWt51qjqq36o1_1280.jpg
    29,2 KB · Visite: 198
OT
E poi capita anche questo .....
Asssssistenti ssssociali ? :wall: :mmmm::mmmm: :devil:

LAVORAVA IN NERO MA TENEVA BENE LA PICCOLA – Al di là della motivazione mesa nero su binaco nel dispositivo potrebbe esserci un’altra realtà, legata al lavoro sommerso, quello in nero. Secondo Il Secolo XIX, la donna, 38 anni, ragazza madre, lavorava come badante, percependo 200 euro ufficialmente e altre cifre in nero. Secondo però quanto di è appreso, anche con gli arrotondamenti in nero la donna non avrebbe potuto comunque mantenere autonomamente la piccola. «A mia figlia – avrebbe spiegato la mamma – non ho mai fatto mancare nulla».
La direttrice della scuola conferma che la piccina era tenuta sempre in ottime condizioni: «Era sempre pulita, in ordine. E la madre una persona per bene».
NESSUNA INFORMAZIONE CHIESTA PRIMA DEL PRELIEVO
L’asilo della piccola non ha mai ricevuto durante i due anni di permanenza della bimba richieste di informazioni sulla minore.
All’ANSA la direttrice dell’istituto Vittoria Brioschi ha spiegato lo sconcerto davanti a quel provvedimento: «Siamo caduti della nuvole», ha sottolineato, parlando della bambina di quattro anni come di una “leader” della sua classe. «E’ una bimba socievolissima e ben integrata», ha aggiunto. I compagnetti di classe sono rimasti sorpresi davanti all’assenza della bambina. Non vedendola, ha riferito ancora Brioschi, hanno chiesto alle maestre dove fosse quella che considerano la loro “capa”.

LE ACCUSE - Lo stile di vita della donna secondo il provvedimento era “instabile, precario, alieno all’assunzione di fattivi impegni e parassitario rispetto ai sostegni ottenuti”.
Nell’ordinanza del tribunale genovese parlando delle condizioni della minore: «Si trova in condizioni di indigenza e emarginazione – prosegue l’ordinanza – che ne mettono a rischio la salute psicofisica e le prospettive evolutive».
Non solo, secondo i servizi la mamma avrebbe operato “una strumentalizzazione della bambina” che usava per “pretendere di ottenere una casa comunale e benefici di vario genere”.
La donna a cui è stata tolta la figlia, scrive ancora nell’ordinanza il giudice del tribunale dei minori “ha dimostrato in questi anni un livello di grave inadeguatezza e irresponsabilità genitoriale, non mettendosi in grado di provvedere autonomamente al mantenimento e alla cura della figlia nonostante i molti e cospicui sostegni offerti”.
Non solo, secondo il giudice, la donna avrebbe dimostrato “grande ambivalenza affermando di condividere i vari progetti che le sono stati proposti salvo poi opporsi recisamente quando erano state già trovate e impegnate le risorse”.
«La povertà non è mai causa di allontanamento», spiegano i giudici del Tribunale dei minori. «Non cerchiamo famiglie da ‘mulino bianco’ – aggiungono ma un livello accettabile di garanzia di sicurezza per i bambini».

DITEMI COME RIAVERLA – «Fatemi capire come fare per riavere mia figlia, io non ho fatto niente», chiede in continuazione la donna che piange e non si da’ pace. «Volevano darmi un avvocato d’ufficio ma ho rifiutato perché non mi fido più di nessuno».
Nell’udienza fissata per il 30 gennaio davanti al giudice delegato del tribunale dei minori Giuliana Tondina la donna cui è stata tolta la figlia verrà accompagnata da un legale. Il giudice, al termine dell’udienza, indicherà un percorso che potrebbe portare anche alla restituzione della bimba, oggi affidata a una famiglia d’accoglienza, alla madre se quest’ultima si dimostrerà disponibile a impegnarsi in un percorso d’autonomia, a collaborare con i servizi sociali, a consentire il monitoraggio della condizione della figlia. Il legale della donna potrà chiedere al giudice perizie e ulteriore documentazione.
(ANSA/SECOLO XIX)
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto