UNA DELLE FORTUNE PIU' IMMENSE CHE Si PUO' RICEVERE E' QUELLA DI AVERE NELLA PROPRIA

OT
Questa è incazzata di brutto brutto....non è che ha incontrato ....qualcuno a caso....del 3d ? :D

Sì, basta con questo volgarissimo modo di chiamarle, le Donne. Finiamola di rappresentarle come se fossero solamente delle portatrici sane di vagine da esplorare. Spiaccichiamoglielo corposamente sul grugno quel sorrisino beffardo a quegli uomini deficienti che, mentre lo pronunciano, si passano pure la mano soddisfatta sulla patta come a premiare il complice del lavoro svolto. A tutti, ai nostri amici, fratelli, parenti, colleghi. A tutti coloro che pensano che le Donne servano solo a “temperare la punta al lapis”, come mi confessò una testa di *****, che cercava pure una sorta di appoggio maschile da me. Proprio dalla persona sbagliata, oserei sottolineare.
Prendiamoli a calci sui denti, gli spavaldi della trombata. Quelli che la strombazzano ai quattro venti, la loro bravura ginnica nel coito. Quelli che vorrebbero, magari, proporla come specialità olimpionica. Ma che, a conti fatti, enfatizzati quei cinque, dieci minuti di fuochi d’artificio, poi si afflosciano sul morbido, passando più ore ad accarezzarlo complimentandosi, che a convincerlo ad abbassare le misere pretese, peraltro già soddisfatte.
Ominicchi da appendere al filo dei panni ed esporre al pubblico ludibrio. Minchiarelle ciarlone cresciute a mano destre e giornalini porno. Rendessero quel che promettono, la Terra sarebbe un Luna Park sempre illuminato. E, invece, è un Pronto Soccorso del desiderio. Una corsia in cui il piacere è costantemente attaccato al cavo trasparente dell’ipodermoclisi.
Coglionazzi, figli di mammà, con il bordo della bocca ancora unta di ragù da barattolo e la tasca del calzone sformata dal panino con la mortazza. Fanno gli splendidi con la macchina comprata a suon di farfalle firmate dal padre, altrettanto demente, e la camicia calda di vaporella, che la madre frustrata abbraccia come unica amica nella sua valle di lacrime. Hanno creato il panico. Addomesticato Donne fiere e dignitose. Agguinzagliato Amazzoni. Incarcerato Femmine combattive e Vergini lacrimose. In nome dell’arroganza dello slip griffato, scavallato, d’acchiappo.
Giovanottoni ammuscolati, gonfiati a buchi di siringa, gommati e abbrustoliti dentro i fornetti da estetista. Che promettono divinità a centimetri, salvo, poi dover dichiarare un due di briscola. Sbruffoncelli da spavalderia da Bar dell’Angolo.
E non solo angolo di Roma, o Gorgonzola, o Reggio, Ragusa, Bitonto o Pontedera. No, no. L’angolo dei cretini è in giro per il mondo. Tutto il Pianeta può mostrare i propri pezzi di *****.
 
OT
Questa è incazzata di brutto brutto....non è che ha incontrato ....qualcuno a caso....del 3d ? :D

Sì, basta con questo volgarissimo modo di chiamarle, le Donne. Finiamola di rappresentarle come se fossero solamente delle portatrici sane di vagine da esplorare. Spiaccichiamoglielo corposamente sul grugno quel sorrisino beffardo a quegli uomini deficienti che, mentre lo pronunciano, si passano pure la mano soddisfatta sulla patta come a premiare il complice del lavoro svolto. A tutti, ai nostri amici, fratelli, parenti, colleghi. A tutti coloro che pensano che le Donne servano solo a “temperare la punta al lapis”, come mi confessò una testa di *****, che cercava pure una sorta di appoggio maschile da me. Proprio dalla persona sbagliata, oserei sottolineare.
Prendiamoli a calci sui denti, gli spavaldi della trombata. Quelli che la strombazzano ai quattro venti, la loro bravura ginnica nel coito. Quelli che vorrebbero, magari, proporla come specialità olimpionica. Ma che, a conti fatti, enfatizzati quei cinque, dieci minuti di fuochi d’artificio, poi si afflosciano sul morbido, passando più ore ad accarezzarlo complimentandosi, che a convincerlo ad abbassare le misere pretese, peraltro già soddisfatte.
Ominicchi da appendere al filo dei panni ed esporre al pubblico ludibrio. Minchiarelle ciarlone cresciute a mano destre e giornalini porno. Rendessero quel che promettono, la Terra sarebbe un Luna Park sempre illuminato. E, invece, è un Pronto Soccorso del desiderio. Una corsia in cui il piacere è costantemente attaccato al cavo trasparente dell’ipodermoclisi.
Coglionazzi, figli di mammà, con il bordo della bocca ancora unta di ragù da barattolo e la tasca del calzone sformata dal panino con la mortazza. Fanno gli splendidi con la macchina comprata a suon di farfalle firmate dal padre, altrettanto demente, e la camicia calda di vaporella, che la madre frustrata abbraccia come unica amica nella sua valle di lacrime. Hanno creato il panico. Addomesticato Donne fiere e dignitose. Agguinzagliato Amazzoni. Incarcerato Femmine combattive e Vergini lacrimose. In nome dell’arroganza dello slip griffato, scavallato, d’acchiappo.
Giovanottoni ammuscolati, gonfiati a buchi di siringa, gommati e abbrustoliti dentro i fornetti da estetista. Che promettono divinità a centimetri, salvo, poi dover dichiarare un due di briscola. Sbruffoncelli da spavalderia da Bar dell’Angolo.
E non solo angolo di Roma, o Gorgonzola, o Reggio, Ragusa, Bitonto o Pontedera. No, no. L’angolo dei cretini è in giro per il mondo. Tutto il Pianeta può mostrare i propri pezzi di *****.




Questa,femmina non l'ha mai fatta sentire nessuno!!!:wall::wall::D
 
LA STORIA DELLO ZIO DI KIM DIVORATO DAI CANI – Il ‘pezzo’ originale usci’ l’11 dicembre pubblicato sul Tencent Weibo (una sorta di twitter cinese) da ‘Pyomgyang Choi Seonho un blogger seguito da milioni di ‘follower’. Nel post di Choi erano gia’ deasrcitti tutti i particolari della ‘falsa’ notizia: Jang chiuso in una gabbia con 5 dei suoi piu’ fidati consiglieri divorato da 120 cani da caccia della Manchuria a digiuno da 3 giorni. Proprio la storia che ha fatto il giro del mondo, complice la totale segretezza che avvolge la Corea del Nord. Altra notizia uscita oggi e’ la morte in misteriose circostanze della moglie di Jang e zia di Kim, Kim Kyong-hui, 67 anni. Secondo il sudocoreano Chosunibo, la donna sarebbe stata colpita da infarto o si sarebbe suicidata dopo l’uccisione del marito. L’unica certezza e’ che non appare in pubblico dal 10 settembre. Subito dopo la defenestrazione di Jang dal politburo il suo nome era apparso nella lista di un comitato per una cerimonia di onoranze funebri speciali. Questo aveva indotto i ‘nordcoreanologi’ a pensare che si fosse salvata. Anche questa notizia, pero’, va presa con le dovuto cautele, come tutto quanto provenga da a nord del 38esimo parallelo. (AGI)
 

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