UNA MENTE CHE PENSA TROPPO HA BISOGNO DI EMOZIONI FORTI PER ZITTIRE I PENSIERI

E questa sarebbe la gioventù che non trova lavoro, però i soldi li trova.

Le notti folli del Salento continuano a far discutere.
La scorsa noitte altri quattro giovani sono stati soccorsi perchè trovati in coma etilico a Castro, Santa Cesarea e Baia verde, a Gallipoli.
Tutti ragazzi colti da malore dopo le 4 del mattino al termine di una serata all'insegna dell'eccesso e dello sballo.


A questo si aggiungono gli arresti di tre minorenni di Avezzano, tutti soggiornanti a Gallipoli,
ma bloccati nel parcheggio di una discoteca di Otranto mentre spacciavano pasticche di Mdma.
Quando hanno visto i carabinieri, le ragazze hanno dato segnali di nervosismo: due di loro B. D., classe 2000
e C.D.F. avevano complessivamente 23 dosi di MDMA ed un flacone di popper.
Svariate e vaghe sono state le versioni fornite dalle minorenni in ordine alla provenienza delle sostanze,
pertanto al termine delle formalità di rito, sono state tratte in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio
di sostanze stupefacenti e su disposizione del P.M. dei minori, accompagnate presso il centro di prima accoglienza femminile di Bari.

Nel corso della nottata è stato poi fermato un gruppetto di tre persone, notate dai militari armeggiare con degli involucri di cellophane.
Alla vista dei militari, uno di questi ha letteralmente ingerito un involucro
che poi ha dichiarato essere sostanza stupefacente precedentemente acquistata dagli altri due.
Fermati e sottoposti a controllo, a seguito di perquisizione personale uno dei due, Giuseppe Schito, classe 1978, di Lecce,
pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti, è stato trovato in possesso di tre dosi di sostanza stupefacente del tipo eroina,
nonché la somma in contanti di euro 185, sottoposta a sequestro unitamente alla droga poiché ritenuta provento dell’attività illecita di spaccio.
Anche la donna che era in sua compagnia, B.B., classe 1976, di Lecce, già nota alle forze dell’ordine,
è finita nei guai per concorso nel reato unitamente a Schito, e pertanto deferita in stato di libertà per il medesimo reato.

Il servizio ha portato altresì alla segnalazione al prefetto di Lecce di ulteriori 8 persone per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti,
con il recupero e sequestro amministrativo di 1,5 grammi di cocaina, 8,5 gr di marijuana, circa 2 grammi di hashish, 1,2 di mdma ed uno spinello già confezionato.
 
GIOIA DEL COLLE - Non era la prima volta, da quel che si è appreso, che il giovane si offriva di accompagnarla a casa per portarle le buste della spesa.
Lui è un cittadino nigeriano di 26 anni, ospite da tempo di varie comunità di accoglienza sul territorio.
Lei una donna di 76 anni. Dinanzi al solito supermercato, a Gioia, dove il giovane sosta in cerca di qualche spicciolo,
lui le avrebbe sorriso prendendo dalle mani dell’anziana le buste della spesa.
Insieme avrebbero raggiunto l’abitazione della signora, non molto distante dal dismesso ospedale «Paradiso».
Qui il nigeriano avrebbe aggredito la donna, l’avrebbe picchiata selvaggiamente quindi stuprata.
 
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ci
 
Sono completamento d'accordo con il comunicato.
Non capisco perchè la "comunità montana" si occupa di queste faccende
completamente al di fuori di quello che è il loro scopo sociale.
Abbiamo i sentieri mappati che fanno schifo. Arbusti ovunque. Robinie ovunque.
Rovi ovunque. Alberi caduti sui sentieri. Non abbiamo siccità, per fortuna,
ma la legna che potrebbe ardere è lì. Sparsa a terra. Pericolo incendi massimo.

“Per più di un anno abbiamo segnalato i problemi legati all’accoglienza diffusa.
Progetto che abbiamo sempre contestato perché avviene nel silenzio, senza dare informazioni,
nemmeno ai residenti in zone periferiche, lontane dai servizi, con già una forte presenza di immigrati.
Da quando siamo stati eletti abbiamo portato all’attenzione del consiglio comunale il tema
e abbiamo sempre trovato col Sindaco un punto d’incontro a riguardo.
Entrambi, responsabilmente, non abbiamo mai fomentato nessun episodio di intolleranza
ma abbiamo sempre e solo criticato il sistema che non funziona e crea problemi sociali in paesi piccoli
come il nostro, dimostrando sempre competenza e maturità politica.
Invitiamo i nostri concittadini Garlatesi a non affittare case alle cooperative che si dovessero aggiudicare il bando,
a contattare direttamente il Sindaco in caso di richieste di disponibilità
e di riservare gli alloggi liberi ai propri compaesani in difficoltà, magari concordando con il comune il canone di affitto.
Un conto è dare ospitalità ad una famiglia Siriana che scappa da una terra tormentata da sei anni di lotte intestine,
la cittadinanza capirebbe e scatterebbe la solidarietà per persone che scappano da una guerra vera.
Un conto è ospitare dei sedicenti profughi, di cui non si sa nulla, spesso nemmeno l’identità.
Qui a Garlate di giovanotti grandi e grossi che ciabattano per il paese tutto il giorno nell’ozio più completo non ne vogliamo e faremo di tutto per non farli arrivare.
Abbiamo denunciato più volte cosa c’è dietro al business dell’accoglienza diffusa, chi ci guadagna
e ci meraviglia inoltre che siano le Comunità montane a gestire la questione migranti,
enti nati per tutelare la montagna e che ora snaturano la loro funzione con iniziative che con la montagna non c’entrano nulla
e che si rivelano quindi accondiscendenti carrozzoni della Prefettura. Garlate non si piegherà a questo business”.
 
Buongiorno.......guarda che noi siamo qui, con la lingua fuori, ad aspettare........sarà mica atto osceno ?

Negli anni passati è stata la Cassazione a decidere cosa poteva essere o non essere violenza sessuale:
nel primo caso rientrano il “succhiotto“, la “leccatina repentina” e anche “il bacio senza lingua” o quello “sul collo“.

Sarà interessante capire quindi cosa potrebbero pensare i supremi magistrati della decisione del giudice delle indagini preliminari di Torino
che ha rigettato la richiesta di carcere per un uomo che si era masturbato in autobus eiaculando sugli abiti della donna oggetto dei propri istinti.

Il fatto di non averla toccata non si configura una violenza sessuale ma “un mero atto osceno”.
 
La notizia non è che eiaculare sulla gamba di una donna (dopo essersi masturbato dentro un autobus)
non configura il reato di "violenza sessuale" (non c'è infatti il contatto fisico),
ma che il reato di "atti osceni in luogo pubblico" come anche quello di "atti contro la pubblica decenza"
sono stati entrambi depenalizzati da Renzi....non sono più reato, ma sono puniti con multe enormi,
che però solo chi ha soldi o beni può pagare...quindi il marocchino, se nullatenente,
può masturbarsi anche 3 volte al giorno per strada o sull'autobus impunemente...
 

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