UNA MENTE CHE PENSA TROPPO HA BISOGNO DI EMOZIONI FORTI PER ZITTIRE I PENSIERI

Non gioco a golf, però 40 anni fa dicevano lo stesso del tennis, sport d'elite.
Se l'investimento comporterà una spesa di Euro 12,50 a spettatore, penso proprio
che il ritorno sarà senz'altro superiore....ricordate che è sempre PIL, ovunque vadano i soldi

Tensione e proteste durante la seduta del consiglio regionale lombardo hanno provocato
l’intervento della Digos su richiesta del presidente del consiglio Raffaele Cattaneo, perchè la Carcano non voleva lasciare l'aula.
Tutto è nato dalla decisione della giunta di Roberto Maroni di ripresentare un emendamento – già bocciato una volta –
alla legge di assestamento di Bilancio per finanziare con mezzo milione di euro gli Open di golf di Monza.
Una decisione duramente contestata dal Movimento Cinque Stelle che ha esposto cartelli con la scritta “Maroni Game Over” e anche dal Pd.

Commenti :
Gli sponsor –
Il 73° Open d’Italia sarà sostenuto da un pool di qualificati sponsor.
Major Sponsor: Rolex, Regione Lombardia e Mercedes Benz Italia.
Title Sponsor Pro Am: CheBanca! del Gruppo Mediobanca.
Sponsor: Emirates, Colmar, Lyoness, Frecciarossa.
Media Partner: Sky Sport, Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, Rtl, Eurid.
Partner istituzionali: FIG, CONI, European Tour, Race To Dubai, Golf Club Milano, Consorzio Villa Reale di Monza, Comune di Monza, Autodromo Nazionale di Monza.
Fornitori ufficiali: Titleist, Konica Minolta, SIA, Maui Jim, Motorissima by Yamaha revs your heart, Noberasco, Ferrari, San Pellegrino, Peviani, Pic, ADS Group, Da Vittorio, Caffè del Doge.
Charity Partner: ActionAid.

Sponsor non partner istituzionale, cioè "noi" abbiamo cacciato la lira per l'organizzazione, il buffet, il montepremi etc etc.
Indotto per chi? 500.000€/40.000 (2016) spettatori (gratis, non c'è biglietto d'ingresso)=12,5€ a spettatore
12,5€ di investimento a spettatore (gratis), ha degli esempi di "investimenti" simili?

A parte che 12,5 euro a spettatore se spende qualche centinaio di euro fra alberghi e ristoranti resta un affare,
credo che siano centinaia gli esempi di investimenti statali peggiori di questo, ma era appunto quello che stavo dicendo.
Si deve dire perchè è un cattivo investimento, non fare le sceneggiate napoletane che ormai fanno più ridere che altro
 
Alitalia venduta ancora una volta, a pezzi o tutta intera non si sa, Ryanair vale 21 miliardi.
Alitalia non ha un volo da Roma per Lisbona, Ryanair si.
La differenza fra una azienda guidata da gente che ne capisce e conosce il business e una azienda dove si sono alternati tuttologhi senza competenza specifica,
tutta brava gente, per carità, ma capaci solo di un mantra, quello di tagliare i costi.

Ryanair ha il livello di costi più basso del mondo nel settore ma i suoi dirigenti sanno che non basta.
Tagliare i costi senza visione è esercizio pericoloso.
La Fiat, prima di Marchionne, aveva ripreso il controllo della fabbrica, aveva azzerato il sindacato, aveva tagliato i costi, eppure era scivolata sull’orlo del fallimento.

Alitalia sfiora il pathos. Fosse stata venduta ai tedeschi, oggi sarebbe un fiore, come azienda e anche come occupazione.
Hanno scelto la via italiana, ma non puoi capirne di carburatori, telefoni e aerei alla stessa maniera.
E come il pesce puzza dalla testa, così le aziende prosperano se il capo è del mestiere.

Altrimenti…l’elenco sarebbe lungo, meglio fermarsi qui. Vale solo un tuffo nel passato, limitandoci alle industrie pubbliche.
Quando a guidarle c’erano i pionieri che hanno trasformato l’ Italia a settima potenza industriale del mondo, le aziende prosperavano,
quando hanno prevalso i criteri di appartenenza, è cominciato il declino.

Prendete le autostrade. In relativamente pochi anni quei grandi dotarono l’ Italia di una rete autostradale senza la quale, oggi, saremmo morti.
Chi lo ha avvicinato ricorda la semplicità del tratto di Fedele Cova, padre della autostrada del sole, uomo di cantiere.

Poi La Malfa ci mise del suo, gli ambientalisti anche.

Poi a guidare l’economia italiana sono venuti gli uomini della consulenza, bravissimi ma tuttologhi. Ed eccoci qua…
 
Tanto can can per nulla.
Verrà reìintrodotto l'obbligo del passaggio dalle Dogane esibendo la Carta d'Identità
oppure il Passaporto...........l'abbiamo sempre fatto.....e stavamo molto, molto meglio.

LONDRA – La libera circolazione dei cittadini Ue nel Regno Unito finirà nel marzo 2019. A dirlo è la premier conservatrice Theresa May.

La libera circolazione dei cittadini Ue nel Regno Unito finirà nel marzo 2019, ha detto il portavoce della premier britannica.
A partire dal mese successivo, quindi la circolazione dei cittadini comunitari europei sarà sottoposta a una nuova normativa.
“Altri dettagli per il sistema di immigrazione post-Brexit – ha precisato il portavoce – saranno portati avanti a tempo debito.
Sarebbe sbagliato ipotizzare ora come saranno, magari per suggerire che la libera circolazione dei cittadini comunitari continuerà com’è ora”.
 
FIRENZE – Hanno sfondato il recinto e la voliera dell’allevamento sperimentale di polli biologici della Fattoria di Maiano
causando una vera e propria ‘strage’ con oltre 100 esemplari nati da soli 45 giorni che sono stati letteralmente divorati
da un branco di ungulati a spasso nella tenuta nel Comune di Fiesole. E’ successo a pochi passi da Firenze la notte scorsa.

A darne notizia è lo stesso titolare della Fattoria di Maiano, Francesco Miari Fulcis, che è anche presidente di Confagricoltura Toscana.
Le telecamere della Fattoria hanno immortalato il momento in cui il branco è riuscito a distruggere e oltrepassare indisturbato la recinzione.
Miari Fulcis ha spiegato:

“E’ la conferma del grave problema degli ungulati, ormai siamo alla mercé di continue scorribande di animali fuori controllo
per colpa di una totale incapacità di risolvere un problema che da anni sta creando ingenti danni alle nostre aziende.

La Legge obiettivo varata dalla Regione Toscana per contrastare l’incremento degli ungulati è insufficiente come abbiamo già avuto modo di ricordare a più riprese.
E’ il momento di intervenire con serietà e concretezza, quella concretezza che ad oggi è assolutamente mancata
e che sta portando all’esasperazione chi ogni giorno investe per il mantenimento e sviluppo del nostro territorio”.
 
“Come è stato comunicato ai comitati di redazione venerdì 28 luglio, a breve spariranno dalle edicole Vogue Uomo, Vogue Bambino, Vogue sposa e Vogue accessori,
tutte filiazioni del giornale che Franca Sozzani aveva reso il secondo al mondo per importanza, dietro soltanto all’originale americano.
I giornalisti coinvolti, è stato specificato, non saranno riassorbiti dall’editore”.

Una notizia che fino a qualche mese fa sarebbe stata impensabile, eppure sembra stia accadendo davvero.

Il ridimensionamento di Condé Nast Italia – che nel passato ha già chiuso Wired (oggi solo sito Internet, con numeri speciali ogni trimestre o in occasione di eventi) e MySelf – non finisce qui.
A settembre l’azienda aprirà una finestra per le uscite volontarie, mettendo sul piatto un’offerta davvero ricca: 40 mensilità per chi sceglie di lasciare l’azienda.

L’entità dell’incentivo, il più alto nella storia dell’editoria italiana, potrebbe convincere molti, visto che a nessuno sfugge l’altra metà della medaglia:
se Giampaolo Grandi (attuale amministratore delegato, al quale succederà il 1 settembre Fedele Usai, mentre Grandi diventerà presidente del gruppo)
è disposto a spendere tanto, è perché in nome della redditività toccherà sacrificare molti altri dipendenti non appena chiusa la finestra.
Il ritmo, secondo le prime indiscrezioni, sarà quattro persone al quadrimestre, cioè una al mese”.
 

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