Unicredit (UCG) Unicredit The Best (6 lettori)

damiano321

Forumer storico
L'Europa dovrà introdurre presto un meccanismo che consenta alle economie più deboli di uscire dall'euro. Lo ha detto il finanziere George Soros ieri a Vienna dove ha definito questa prospettiva «nelle attuali circostanze, probabilmente inevitabile», come riporta l'agenzia Bloomberg. Per Soros, 80 anni, creatore e presidente del Soros Fund Management con oltre 28 miliardi di dollari di asset, «siamo vicini a un disastro economico che dovrebbe iniziare, possiamo dirlo, in Grecia, ma che potrebbe facilmente espandersi. Il sistema finanziario rimane estremamente vulnerabile».
Sui mercati pesano i timori che la Grecia (terzo paese a ricevere gli aiuti internazionali oltre a Irlanda e Portogallo) non approvi il nuovo piano di austerità, necessario per ottenere nuovi fondi ed evitare il default. Una preoccupazione che ha spinto l'euro ai minimi storici contro il franco svizzero nella settimana appena trascorsa.

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«Credo che la maggior parte di noi sia concorde nel vedere nell'euro la crisi dell'Europa», ha precisato Soros. «È un tipo di crisi finanziaria in continua evoluzione. Una crisi attesa. Molti se ne sono accorti. Le autorità stanno cercando di prendere tempo, ma questo giocherà a loro sfavore»
Soros è diventato famoso oltre che ricchissimo per avere scommesso nel 1992 un miliardo di dollari contro la sterlina che in effetti, prima dell'arrivo dell'euro, ha dovuto uscire dall'allora sistema di cambi europeo. Quello di ieri non è stato il suo primo allarme. Già lo scorso gennaio al World Economic Forum di Davos in Svizzera, Soros aveva manifestato preoccupazione per la tenuta della moneta unica sollecitando le autorità europee ad affrontare il problema della loro economia a due velocità, pena il collasso dell'euro.

Il piano B
Se la Grecia non dovesse approvare il piano di austerità da 78 miliardi di euro, il rischio default con contagio a Irlanda, Spagna e Portogallo (senza escludere, purtroppo, l'Italia) diventerebbe molto concreto. Ma siccome la sopravvivenza dell'euro, secondo Soros, «è vitale per tutti noi» per affrontare la crisi «è necessario un piano B alternativo che al momento non esiste» e che potrebbe richiedere «più tasse e garanzie per il sistema bancario da parte delle istituzioni europee».

è solo un articolo del Sole, uno come tanti, certo la relazione sul teorema di Solow, è un apporto a teorie del genere, e per ora non vedo vie d'uscita, ma è la mia poverà cecità mentale ad impedirmi di vedere oltre !!!
 
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bischer0tt0

mi sono già rotto
L'Europa dovrà introdurre presto un meccanismo che consenta alle economie più deboli di uscire dall'euro. Lo ha detto il finanziere George Soros ieri a Vienna dove ha definito questa prospettiva «nelle attuali circostanze, probabilmente inevitabile», come riporta l'agenzia Bloomberg. Per Soros, 80 anni, creatore e presidente del Soros Fund Management con oltre 28 miliardi di dollari di asset, «siamo vicini a un disastro economico che dovrebbe iniziare, possiamo dirlo, in Grecia, ma che potrebbe facilmente espandersi. Il sistema finanziario rimane estremamente vulnerabile».
Sui mercati pesano i timori che la Grecia (terzo paese a ricevere gli aiuti internazionali oltre a Irlanda e Portogallo) non approvi il nuovo piano di austerità, necessario per ottenere nuovi fondi ed evitare il default. Una preoccupazione che ha spinto l'euro ai minimi storici contro il franco svizzero nella settimana appena trascorsa.

35373064646561613465303865393330


«Credo che la maggior parte di noi sia concorde nel vedere nell'euro la crisi dell'Europa», ha precisato Soros. «È un tipo di crisi finanziaria in continua evoluzione. Un crisi attesa. Molti se ne sono accorti. Le autorità stanno cercando di prendere tempo, ma questo giocherà a loro sfavore»
Soros è diventato famoso oltre che ricchissimo per avere scommesso nel 1992 un miliardo di dollari contro la sterlina che in effetti, prima dell'arrivo dell'euro, ha dovuto uscire dall'allora sistema di cambi europeo. Quello di ieri non è stato il suo primo allarme. Già lo scorso gennaio al World Economic Forum di Davos in Svizzera, Soros aveva manifestato preoccupazione per la tenuta della moneta unica sollecitando le autorità europee ad affrontare il problema della loro economia a due velocità, pena il collasso dell'euro.

Il piano B
Se la Grecia non dovesse approvare il piano di austerità da 78 miliardi di euro, il rischio default con contagio a Irlanda, Spagna e Portogallo (senza escludere, purtroppo, l'Italia) diventerebbe molto concreto. Ma siccome la sopravvivenza dell'euro, secondo Soros, «è vitale per tutti noi» per affrontare la crisi «è necessario un piano B alternativo che al momento non esiste» e che potrebbe richiedere «più tasse e garanzie per il sistema bancario da parte delle istituzioni europee».

sempre short sto soros
ha scassato i marroni
 

maxbrax

Forumer storico
E no ragazzi.Ognuno di noi deve avere una propria operatività.:)

La mia sarebbe stata questa nel brevissimo, e cioè avrei atteso pazientemente come un falco pellegrino che la preda ucg in questione scivolasse sotto 1.30.

Qua la profonda conoscenza tecnica del Dott. Free mi avrebbe potuto aiutare ad individuare l'eventuale minimo.:p

Nel contempo avrei preso degli etf in leva per un eventuale ripartenza.

Se fossi ganzo mi giocherei uno shortino nel brevissimo per rosicare anche un possibile 5-7% di ribasso del nostro indice in un violento e veloce movimento atto per avere un'ideale rapporto prezzo/tempo che accompagni la chiusura del ciclo semestrale,annuale e biennale.:)

Il mio unico dubbio per la mia operatività nel brevissimo riguarderebbe l'approvazione sul piano d'austerità da parte del governo greco,di cui non conosco ancora la data esatta in cui verrà approvato o meno-:-?

Certo che se venisse approvato potrebbe teoricamente essere quello il giorno da cui far partire l'inizio dell'intermedio,dico potrebbe xchè dei miei indicatori darebbero invece come data ideale il primo di luglio. :rolleyes:

Se invece non venisse approvato be allora si scenderebbe senza alcun dubbio in picchiata .:down:

Quindi ricapitolando il Brax attenzionava il momento per aprire uno shortino da chiudere nell'arco di 2 o 3 gg e poi per riempirsi di etf long ed ucg,di cui per chì non lo sapesse ne possiedo già un certo numero per una sciagurata entrata di qualche tempo fa :(.La mediata in ucg era considerata essenziale per risanare il mio portafoglio-
Questo sarebbe stato il piano perfetto:V

ORA invece se quei quazzoni che stanno a capo di ucg decidessero per un'aumento di capitale,tutto il piano andrebbe a putt.ane-:cool:

1.Come posso sperare in un copioso rimbalzo se questa ciofeca rischia d'ingessarsi per un lungo periodo o quantomeno entro ii già lungo arco temporale che solitamente necessita per portare a compimento
l'operazione d'aumento di capitale?

2.Questa ulteriore diluizione del capitale sociale di ucg,potrebbe essere interpretata dal mercato come un'ulteriore conferma di una grama
situazione economica finanziaria?

3.Visto l'influenza che ha la ciofeca nel paniere del nostro indice,potrebbe
l'eventuale staticità della stessa fare da freno all'eventuale rimbalzo?

Scusate per lo sfogo,me ne vado a dormire con la consapevolezza che il piano perfetto, se tutto ciò venisse confermato non lo è più, ma anzi la mia già compromessa situazione mentale rischia di entrare in paranoia.:eek::(
 

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