Unicredit (UCG) Unicredit The Best

Il problema è che, ti giuro, è un anno che seguo la vicenda, e il modo in cui (non) prendono le decisioni politiche nell'area euro è ridicolo, le vere comiche, farebbe ridere se non fosse che invece c'è da piangere. E c'è da farsi il fegato alla veneziana... e sia chiaro, tutta colpa dei Crucchi.
Ora, IN TEORIA, la tranche per ripagare questo bond l'hanno già autorizzata e i tedeschi vorrebbero rimandare le decisioni sul nuovo piano di aiuto a settembre.
Quindi IN TEORIA quel bond dovrebbe essere pagato in meno di quaranta giorni.
Il punto è che le discussioni fervono e sta prendendo piede l'idea di un buyback, in teoria volontario, o uno swap con un bond più lungo, trentennale garantito dal fondo europeo, AAA con 3,5% di cedola. Si parla in ogni caso di uno sconto sul nominale. Lo sconto del 30% è il più accreditato, quindi riacquisto o swap a 70. C'è però pure chi ventila il sospetto che sia necessario uno sconto del 40-50%.
Poi non si sa se riguarderà solo le scadenze fino al 2014 o tutte.
Insomma la situazione è piuttosto confusa e poichè la parola se la sono rimangiata più volte, se ci fosse un colpo di scena improvviso potrebbero includere anche la Agosto 2011 e a questo prezzo potrebbe andare incontro a perdite anche pesanti. Ripeto, al 99% di probabilità in meno di 40gg ti porti a casa 5 punti.
Ma se capita un cigno nero potrebbe essere una delle più penalizzate perchè non ha un prezzo difensivo.
grazie :up:
il cigno del 12 agosto

Il 2 Agosto : Fine Del Mondo ? | Il 2 Agosto : Fine Del Mondo ?
 
UNICREDIT , CORE TIER 1 IN CASO WORST CASE SCENARIO A 6,7% A FINE 2012 SENZA CASHES E 7,2% CON CASHES
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Reuters - 15/07/2011 18:03:56

tradotto ???????????
 
non è che sia mesa benissimo tra il 5-6 % rischiamo ricapitalizzazione ... 6,7 % bah una mezza pioggerellina e BAM!


Media Ponderata banche italiane 7,3%
 
Risultati dello stress test europeo 2011: Sintesi (1-3)
Gruppo bancario: Situazione effettiva al 31 Dicembre 2010 milioni di EURO, %
Risultato economico prima degli accantonamenti e delle rettifiche di valore 10.864
Accantonamenti e rettifiche di valore sulle attività finanziarie e non-finanziarie del banking book -7.084
Attività ponderate per il rischio (4) 454.850
Patrimonio Core Tier 1 (4) 35.702
Core Tier 1 ratio, % (4) 7,8%
Capitale aggiuntivo necessario a raggiungere il 5 % di patrimonio Core Tier 1
Risultato dello scenario avverso al 31 Dicembre 2012, senza considerare le misure di rafforzamento patrimoniale poste in essere nel 2011 %
Core Tier 1 ratio 6,6%
Risultato dello scenario avverso al 31 Dicembre 2012, considerando le misure di rafforzamento patrimoniale poste in essere entro il 30 Aprile 2011 milioni di EURO, %
Risultato economico prima degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nei due anni (valore cumulato) 19.267
Accantonamenti e rettifiche di valore sulle attività finanziarie e non-finanziarie del banking book nei due anni (valore cumulato) -19.195
Perdite sul portafoglio di negoziazione nei due anni (valore cumulato) -1.131
di cui perdite dovute a svalutazioni dovute allo shock sul rischio sovrano -650
Attività ponderate per il rischio 529.847
Patrimonio Core Tier 1 35.345
Core Tier 1 ratio (%) 6,7%
Capitale aggiuntivo necessario a raggiungere il 5% di patrimonio Core Tier 1
Effetti delle misure di rafforzamento patrimoniale poste in essere entro il 30 Aprile 2011(5) Aumenti di capitale annunciati e vincolanti tra il 31 Dicembre 2010 e il 30 Aprile 2011 (CT1 milioni di EURO) 637
Effetto delle misure di sostegno pubblico annunciate e vincolanti tra il 31 Dicembre 2010 e il 30 Aprile 2011 sul coefficiente
relativo al patrimonio Core Tier 1 (punti percentuali del coefficiente CT1) 0,0
Effetto dei piani di ristrutturazione obbligatori annunciati e vincolanti tra il 31 Di cembre 2010 e il 30 Aprile 2011 sul coefficiente relativo al Patrimonio Core Tier 1 (punti percentuali del coefficiente CT1) 0,0

contributo al
Misure addizionali di rafforzamento patrimoniale adottate o pianificate coefficiente
patrimoniale in punti
percentuali Utilizzo degli accantonamenti e/o di altre riserve (incluso il rilascio di accantonamenti anticiclici) 0,0
Cessioni di attività e altre azioni manageriali effettuate entro il 30 Aprile 2011 0,0
Altre cessioni e piani di ristrutturazione, compresi i piani di ristrutturazione obbligatori non ancora approvati dalla Commissione Europea nell'ambito degli aiuti di stato per i Paesi della Unione Europea 0,0
Future emissioni di strumenti di tipo common equity pianificate (emissioni private) 0,0
Future sottoscrizioni da parte dei governi di strumenti di capitale (compresi gli strumenti ibridi) 0,0
Altri strumenti (esistenti e futuri) riconosciuti dalle autorità di vigilanza come misure appropriate di back-stop 0,6
Coefficiente patrimoniale riconosciuto dall'Autorità di vigilanza al 31 Dicembre 2012 tenuto conto di tutte le misure di rafforzamento patrimoniale attuali e future, % (6) 7,2%
Note (1) Lo stress test è stato condotto utilizzando la metodologia comune definita dall'EBA; essa assume, tra le varie ipotesi, che lo stato patrimoniale delle banche rimanga invariato rispetto al dicembre 2010 e incorpora i floor regolamentari transitori, nel caso in cui questi siano vincolanti (cfr. EBA - European Banking Authority per i dettagli sulla metodologia dell'EBA). (2) Tutte le componenti del patrimonio e i relativi coefficienti sono riportati coerentemente con la definizione di Core Tier 1 adottata dall'EBA per le finalità dell'esercizio di stress test europeo; esse, pertanto, possono differire dalle definizioni utilizzate dalle autorità di vigilanza nazionali o da quelle utilizzate dalle banche per l'informativa al pubblico.

(3) Né lo scenario di base né quello avverso devono in alcun modo intendersi come una previsione della banca o essere confrontati con le altre informazioni pubblicate dalla banca. (4) Ipotesi di invarianza dello stato patrimoniale della banca, con la esclusione delle azioni manageriali, dei piani di ristrutturazione obbligatori o degli aumenti di capitale successivi al 31 Dicembre 2010 (sono incluse tutte le misure di sostegno pubblico e gli aumenti di capitale interamente incassati prima del 31 Dicembre 2010). (5) Effetti degli aumenti di capitale, delle misure di sostegno pubblico e dei piani di ristrutturazione obbligatori annunciati in modo vincolante tra il 31 Dicembre 2010 e il 30 Aprile 2011 che sono inclusi nel coefficiente relativo al patrimonio Core Tier 1 quale risultato dello stress test. (6) Coefficiente patrimoniale riconosciuto dall'autorità di vigilanza e calcolato sulla base delle misure addizionali di rafforzamento patrimoniale illustrate in questa sezione. Il coefficiente è basato in misura prevalente sulla definizione adottata dall'EBA ma può comprendere misure di rafforzamento che, pur non avendo impatto sul patrimonio Core Tier 1 come definito dall'EBA, sono considerate dalle autorità di vigilanza nazionali misure adeguate di rafforzamento patrimoniale in condizioni di stress. Laddove presenti, le caratteristiche di tali misure sono spiegate nei comunicati effettuati dalle banche o dalle autorità di vigilanza nazionali. I dettagli delle misure di rafforzamento sono illustrati nel foglio n. 3 - Mitigating
Results of the 2011 EBA EU-wide stress test: Summary (1-3)
 
Unicredit, parla l'ad: nessuna paura per gli stress test europei

13 Lug 11:26

(Finanza.com) Nel consiglio di ieri sera si è fatto il punto della situazione dei mercati, ma non si è discusso dell'aumento di capitale. Lo ha dichiarato ieri sera l'ad di Unicredit Federico Ghizzoni, al termine della riunione del board di Piazza Cordusio. Secondo il numero uno dell'istituto italiano, Unicredit non ha da preoccuparsi nemmeno degli stress test che hanno coinvolto un totale di 91 banche europee, tra cui cinque italiane, i cui risultati verranno resi noti il prossimo 15 luglio. "Noi ci sentiamo tranquilli, abbiamo sempre chiesto valutazioni uniformi per tutte le banche", ha detto Ghizzoni, specificando che l'esposizione di Unicredit ai titoli greci è sotto gli 800 milioni di euro. Quanto alla tempesta borsistica che ha investito i titoli bancari negli scorsi giorni, l'ad della banca milanese ha fatto sapere di non credere che Unicredit sia sotto un particolare attacco speculativo ma che, essendo un titolo molto liquido, si presti particolarmente allo short selling.
 
1248-1485.....+20% Dicembre 2011



20500+20%= 25000 +20% nostro indice Dicembre 2011...


tutto merito dei finanziari....:(:(:(

Cosa sono? Tuoi target per dicembre?
Io temo che invece cercheranno un pretesto speculativo per bruciare molto rapidamente i margini al rialzo, anche di un 30%, ma in poche sedute.
Poi si torna giù. Solo che ora manca il pretesto, gli stress test non bastano, i risultati sono piuttosto mediocri e se ci mettiamo pure che rispetto alla situazione attuale si rivelano persino come scenari conservativi: la svalutazione di almeno il 30% di alcuni bond piigs doveva essere un caso limite, mentre adesso almeno per le banche e almeno sui bond greci è praticamente quasi esecutiva. Lo shock delle quotazioni azionarie prospettato a -15%, c'è già stato realmente e ben più corposo per i bancari italiani, con perdite di capitalizzazione dell'ordine del 30% in una decina di giorni. Metteteci pure la crisi btp e traetene voi le conclusioni. Già con i criteri laschi dello Stress Test 2 (rispetto all'attuale situazione) escono fuori ratio patrimoniali per UCG e ancor di più per MPS, abbastanza mediocri. Io sento puzza di nuovi ADC futuri. E d'altronde già l'UE e pure l'IMF lo stanno ribadendo. Il monito di Draghi mesi fa a ricapitalizzare fu un segnale short incredibile, sarebbe stata una passeggiata tradare di medio periodo con uno short su quella indicazione. Tuttavia le quotazioni dei finanziari, specie italiani, ma anche europei in genere, sono bassissime rispetto ai multipli tradizionalmente applicati. Oggi ci si regola con quotazioni le più difensive possibili, quindi basate sui tangible assets, come se queste banche non dovessero fare più utili se non per andare a ripianare buchi pregressi e futuribili....si sconta quindi un pessimismo cosmico, e se solo dovesse anche minimamente cambiare l'attuale paradigma e tornasse anche solo un po' di ottimismo, dovrebbero salire di molto.Ecco perchè in questa fase anche a stare short sul medio ci vorrebbe un gran coraggio, nonostante l'outlook di breve-medio negativo.
Meglio secondo me la strategia di limitarsi a seguirli/tradarli 'sti titoli finanziari fino a cercare un buon punto per la ripartenza long di medio-lungo periodo. Ma i tempi prima devono essere maturi, in termini di segnali macro, ricapitalizzazioni adeguate e nubi diradate riguardo a importanti decisioni politiche sui debiti sovrani di qua e di la dell'Atlantico.
 
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