Unicredit (UCG) Unicredit The Best

nell'economia che ho in mente nei prossimi anni, si, è inutile.:titanic::titanic::titanic::D
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infatti, ho già prenotato questa....è l'ultimo modello, anzi il primo......
 
infatti...


dove minkia vai per venti km quando tutto quello che ti serve lo produci nei dintorni di un fazzoletto di terra...:titanic:

La sera se voglio andarmene in taverna al centro del paese, a tirare qualche dado, mica posso segregarmi nella fattoria, sai che palle:D, poi appena sta per tramontare il sole, tutti di ritorno, e chi ci ammazza!!!
 
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(Ap) MILANO - Resta pesante il clima in Piazza Affari all'indomani del lunedì nero. L'indice Mib perde il 2% circa e le banche dopo un tentativo di rimbalzo sono tornate sotto la pressione delle vendite. A guidare i ribassi è tuttavia la Fiat che perde il 4,5% in scia ai dati del mercato dell'auto in luglio.
La giornata ha aperto all'insegna di nuove tensioni con lo «spread», il differenziale, tra il Btp decennale e il Bund tedesco in volo al nuovo record di 384 punti base. La forbice tra i due titoli si allarga indicando la minor affidabilità del bond italiano. CONVOCATO IL COMITATO DI STABILITA'- Un segnale ai mercati ha deciso di provare a darlo subito - prima dell'intervento di Berlusconi domani in Parlamento - il ministro dell'Economia Giulio Tremonti che ha convocato per quest'oggi alle 16.30 il Comitato di stabilità finanziaria del quale fanno parte Consob, Isvap e Banca d'Italia e al quale partecipano oltre allo stesso Tremonti il direttore generale di Banca d'Italia Fabrizio Saccomanni, il presidente della Consob Giuseppe Vegas, il presidente dell'Isvap Giancarlo Giannini e il direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli.
LA UE: FIDUCIA NELL'ITALIA - Una portavoce della Commissione europea, interpellata sul preoccupante divario di rendimento tra Btp e Bund ha assicurato «piena fiducia» della Ue nelle misure prese dall'Italia per fronteggiare la crisi
FT: TREMONTI ? NESSUNO INDISPENSABILE - Tremonti è stata fin qui la personalità più «affidabile» del governo secondo il Financial Times che ricorda come i mercati abbiano riposto in lui la fiducia. Tuttavia lo scandalo Milanese ha fatto emergere il «cattivo esempio» del ministro che paga cash l'affitto e non ultimo ha evitato le riforme per la crescita. «A causa delle persistenti tensioni sui mercati dei debiti sovrani non è il momento buon per scaricare il ministro dell'Economia italiano. Ma come Berlusconi, Tremonti non è indispensabile» scrive il quotidiano britannico
NAPOLITANO RICEVE DRAGHI - Intanto si è appreso che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Governatore della Banca d'Italia e presidente in pectore della Bce Mario Draghi. Al centro del colloquio, il secondo negli ultimi cinque giorni, la crisi economica e finanziaria.
BOCCIATA LA MANOVRA - La tensione resta alta nelle sale operative dove si guarda con crescente preoccupazione alla situazione politica. «Sarà una disfatta per il mercato se il governo non troverà il coraggio di rivedere la manovra e di tagliare drasticamente i costi della politica. Ma non c'è molta fiducia su quello che potrà dire domani Berlusconi in Parlamento» afferma tra gli altri Nicolò Mancini, trader in una primaria Sim di Piazza Affari
VENDITE ALLO SCOPERTO - Qualcuno chiede di mettere mano alle regole del mercato con maggiore decisione e vietare le vendite allo scoperto. «Basta voli pindarici - dice Franco Aletti, esperto di lungo corso in Piazza Affari -. Il mercato deve essere uguale per tutti: per comperare paghi, per vendere consegni i titoli. Regola semplice ma oggi non seguita allo stesso modo da tutti gli attori del mercato»
EUROPA NERVOSA - In calo frazionale le principali Borse europee dove il timore resta quello di un downgrade del debito Usa. Francoforte cede lo 0,9%, Madrid lo 0,75%, mentre Parigi aumenta le perdite e arretra dello 0,55%. Più contenuta la flessione di Londra (-0,2%) già ieri più solida degli altri mercati europei.
GIU' L'ASIA - Hanno tutte chiuso in rosso le piazze finanziarie asiatiche , le prime ad aprire i battenti. Il voto favorevole da parte della Camera americana al piano anti-default non ha peraltro cambiato il verso agli indice dei listini del Far East. La Borsa di Tokyo ha chiuso a -1,21%, mentre gli investitori valutano anche l'ipotesi di un possibile intervento del Giappone sui mercati valutari per raffreddare la corsa dello yen. L'Hang Seng di Hong Kong è sceso dell' 1,06%, l'indice A di Shanghai ha lasciato sul campo il 2,48%.

Paola Pica

Da Corriere della Sera
 

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