Eccola di nuovo. Suona pressapoco così una famosa canzona degli anni sessanta. Questa volta, però, a tornare non è la classica ragazzina innamorata, ma è la truffa.
La truffa targata Madoff.
Dopo la vicenda dei Parioli, ci troviamo davanti all´ennesimo giochino, poco chiaro, basato sullo schema Ponzi targato Italia.
Questa volti i soldi, venivano incassati con la promessa di un forte guadagno esentasse: il denaro, però, veniva fatto passare sa San Marino e poi finiva nel nulla.
In alcune occasioni serviva per pagare lo yacht di chi proponeva l´affare. Il raggiro della "modica cifra" di 35 milioni di euro, era retto da una ex funzionaria della Banca Antonveneta, Maria Caterina Di Leo, di 58 anni e da Bruna Giri, promoter finanziaria fino allo scorso anno della Banca Popolare di Puglia e Basilicata e da tempo scappata a Santo Domingo.
Il Sole 24 Ore ricostruisce: "gli accertamenti dei militari guidati dal generale Leandro Cuzzocrea, sono stati coordinati dal pm Stefano Rocco Fava e dal procuratore aggiunto Nello Rossi.
La promessa per chi affidava i fondi era allettante. Indicavano un interesse di guadagno del 10% annuo. Inoltre attraverso la consegna di moduli del Medio Credito Lombardo (società incorporata nel 2000 in Banca Intesa e completamente estranea alla vicenda) davano anche una parvenza di legalità.
Le informative erano invece fatte in casa, ricalcate su quelle di una finanziaria, anche questa chiusa da tempo e ignara degli affari della Giri e dei suoi compari".
me le immagino quelle 2 putt... a stampare carte fasulle... me le immagino in aeroporto, al check-in per il volo esotico... con il cuore a mille....e ora a fare po.... a grossi esemplari di maschio nero locale.
che fine di m.erda, poveracce.