Unicredit (UCG) Unicredit The Best (19 lettori)

lon jon

Forumer storico
mi son dimenticato di tirare l'rsi dai minimi, se ha già tagliato il prezzo seguira certamente

fallo tu ste che ho ch la piatta per fav
 

niniofin

Guest
Lon Jon ti ho tirato anche la prossima sempre a capocchia tanto come vedi non contano una cippa impanata...:lol::lol::lol::lol:
 

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btp37

Forumer storico
UniCredit, comitato strategico 3 novembre, faro su Rampl -fonti
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Reuters - 29/10/2010 18:44:27
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* Comitato strategico in programma il 3 novembre
* Rampl "ha scommesso ma ha perso" in cambio management
* Non ci sono più condizioni per permanenza Rampl -fonte

FRANCOFORTE/MILANO, 29 ottobre (Reuters) - Il futuro del presidente di UniCredit Dieter Rampl potrebbe essere al centro del comitato strategico di mercoledì 3 novembre, dicono fonti vicine alla banca.

Secondo le fonti, Rampl sta considerando la propria uscita da UniCredit dopo i cambiamenti nella catena di comando della banca al di sotto dell'AD Federico Ghizzoni.

Rampl "ha scommesso, ma questa volta ha perso. A questo punto si dimetterà, più prima che dopo" dice una delle fonti.

Ieri Rampl, interpellato in proposito, si è limitato a ricordare di essere stato eletto presidnete sino ad aprile 2012.

I contrasti potrebbero arrivare al comitato strategico di settimana prossima, presieduto da Rampl. In quell'occasione Ghizzoni presenterà il suo primo progetto per la banca, che sul mercato italiano soffre di una performance deludente e di una crescita modesta.

No comment in proposito da parte della banca.

A determinare la rottura tra Ghizzoni, scelto da Rampl e dal cda per succedere ad Alessandro Profumo, è stata la nomina di un solo direttore generale, Roberto Nicastro.

Uno schiaffo per Rampl che si era speso a favore della nomina di Sergio Ermotti, responsabile dell'investment banking, a secondo direttore generale. Un progetto non giunto a termine che ha portato alla decisione di Ermotti di lasciare UniCredit.

Ieri di fronte a una domanda su possibili dimissioni Rampl ha ricordato ai giornalisti che la scadenza del suo mandato triennale è fissata ad aprile 2012.

Secondo una seconda fonte, "se avesse voluto negare la voce avrebbe emesso un comunicato".

Una terza fonte evidenzia che un solo direttore generale focalizzato sul sistema retail che cresce in modo più lento non appartiene all'approccio di Rampl e Ghizzoni ha bisogno di rapportarsi con l'investment banking.

Il sessantatreenne Rampl era AD della tedesca Hvb quando Profumo e Unicredit hanno lanciato il take over. "Rampl non ha mai voluto restare più di quanto ha fatto ma è stato convinto da Profumo e dagli azionisti...ora che il divertimento è finito non c'è motivo di andare avanti", conclude la prima fomte.


-Hanno collaborato Lisa Jucca da Milano e Christian Kraemer da Mon
 

btp37

Forumer storico
Sto leggendo Milano Finanza:
Unicredit in utile grazie all'estero, tempi rapidi per successore Ermotti


Di Francesca Gerosa



La trimestrale di Unicredit centrerà le attese. Parola dell'Ad, Federico Ghizzoni, secondo cui il terzo trimestre di piazza Cordusio sarà in linea con le aspettative della banca. Tuttavia il top manager ha messo un po' le mani avanti: "in questo periodo i trimestri sono meno buoni rispetto al passato".

Negli ultimi anni l'utile registrato dall'istituto deriva soprattutto dall'estero. "Unicredit fa un po' di utili grazie alle attività estere, in Italia così così", ha sottolineato l'Ad pur ribadendo che Unicredit resta una banca italiana, in quanto il 50% dei ricavi è realizzato nel nostro Paese. Certo, ci sono stati momenti in cui l'Italia ha contribuito più di altri Paesi. Ma negli ultimi due anni circa ci sono stati Paesi che sono andati meglio dell'Italia.

E' anche vero, però, che le banche italiane, ha continuato Ghizzoni, hanno fatto meglio rispetto a quelle di altri Paesi come la Germania e l'Inghilterra, dove hanno avuto bisogno di interventi massicci da parte dello Stato. In Gran Bretagna tutte sono finite sotto il controllo pubblico, con la sola eccezione di Barclays, e in Germania Commerzbank ha avuto iniezioni di denaro pubblico per 25-30 miliardi.

Le banche italiane non hanno attinto alle risorse dello Stato e questo è un fattore importante per Ghizzoni. "Questa è la nostra forza, il ciclo tornerà e prima o poi l'Italita tornerà a quello che ci auguriamo". A proposito poi della proposta presentata ieri dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, sulla doppia aliquota di tassazione per le banche, una più elevata per il reddito da attività finanziarie e una più bassa per quello dalle attività di banca commerciale "può essere una proposta sui cui discutere con attenzione e interesse", ha detto l'Ad di Unicredit, dicendo no alle interferenze della politica nell'attività quotidiana della banca che è cosa "non accettabile", ma sì al dialogo e al colloquio tra pubblico e privato.

Unicredit, e qui Ghizzoni si è messo sulla difensiva, è sempre stata una banca indipendente da questo punto di vista, "almeno dal 30 settembre, da quando sono io Ad, non c'è stata nessuna interferenza di nessun tipo". "L'uscita di dell'ex Ad, Alessandro Profumo, ha ribadito il top manager, non è assolutamente legata alle Fondazioni. Anzi, il rapporto con le Fondazioni "è stato ed è buono".

E anche per le recenti nomine "non ho ricevuto nessuna telefonata". Si è trattato "di una scelta interna del management, speriamo che sia la scelta giusta come pensiamo che sia". E una scelta interna del management sarà anche la nomina del successore di Sergio Ermotti, vice-ceo responsabile del corporate e investment banking, in uscita a seguito del recente riassetto al vertice della banca.

E' difficile dire se ci vorrà un giorno, dieci giorni o due mesi per trovare un sostituto, ma Ghizzoni ha assicurato che si tratterà di "tempi rapidi". Il management è aperto a diverse soluzioni, anche a un manager estero. E in effetti in queste ultime giornate il dito è stato puntato su Theodor Weimer, ora a capo del credit investment banking in Germania. Al momento sul listino milanese il titolo Unicredit cede l'1,37% a 1,872 euro.

Oggi Andrea Comba, presidente della Fondazione Crt (ha il 3,3% di Unicredit), ha voluto gettare acqua sul fuoco in merito alle ipotesi di dimissioni del presidente Dieter Rampl dalla banca: "non ho mai sentito nulla al riguardo, non c'è alcun ribaltone in vista".

Le ipotesi di un'uscita di Rampl sono state imputate alla presunta insoddisfazione per la nuova governance che ha determinato il ridimensionamento dell'investment banking e le dimissioni di Ermotti, che Rampl aveva fortemente appoggiato.
 

btp37

Forumer storico
Dio come vorrei che SCIACCO avesse ragione con la storia dell'accumulo!!!!!!!!!

Se rompiamo il minimo odierno e oltre (da Fineco [FONT=Verdana, Arial, Helvetica,sans-serif]1,860
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[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica,sans-serif]= primo supporto tecnico, sul quale si potrebbero aprire posizioni rialziste )
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siamo nella m.... a oltranza... e se poi il Nasdaq ha voglia, a furia di bunga-bunga all'in giu' , di ricoprirsi i suoi multi-gap....

Scusate la vena pessimistica...avrei dovuto uscire in parte in zona 1,95..:wall:


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CarMax70

WEBMASTER
per fortuna non c'era thomas skuhravy tuttavia UP!UP!UP!UP!

... ed a conferma del tutto ... pur essendo ora long over su Tenaris :eek::eek::eek:sperando che stappi

.evo una .irra
.ollo una .anna
e vi dedico una visione: UCG a 2.95 (il grafico non bastava a rappresentarla bene :D:D:D)

ucg-long.jpg


:up::up::up: da oggi papà per la seconda volta :):):)

buon weekend :ciao:
 

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