Unicredit (UCG) Unicredit The Best (7 lettori)

MATTIE

Forumer storico
anche due anni fà era in vigore il divieto di short selling.

Ciao Bello.......:)

questo e' un messaggio privato che avevo inviato a SixSigma Brazil sul fol :

uni
29 luglio 2009

In breve, riassumendo MOLTISSIMO tutta la previsione...: in sostanza i prezzi saliranno in area 2.03/2.10€ almeno (target certo), con potenzialità per strappi rialzisti ulteriori che potranno portare i prezzi anche a 2.70/3.10€, a ridosso della fascia di resistenza in area 3.40€ circa (tale resistenza è dinamica: cioè si alza con il passare del tempo...ma lo vedrete dai grafici), resistenza che mantiene al ribasso la struttura di medio periodo (plurimensile) per obiettivi a 0,70/0,48€...raggiungibili entro 1 anno, 1 anno e mezzo circa da oggi...



questo per dire che q.uno sapeva come sarebbe andata
 

nolan

Forumer attivo
Ciao Bello.......:)

questo e' un messaggio privato che avevo inviato a SixSigma Brazil sul fol :

uni
29 luglio 2009

In breve, riassumendo MOLTISSIMO tutta la previsione...: in sostanza i prezzi saliranno in area 2.03/2.10€ almeno (target certo), con potenzialità per strappi rialzisti ulteriori che potranno portare i prezzi anche a 2.70/3.10€, a ridosso della fascia di resistenza in area 3.40€ circa (tale resistenza è dinamica: cioè si alza con il passare del tempo...ma lo vedrete dai grafici), resistenza che mantiene al ribasso la struttura di medio periodo (plurimensile) per obiettivi a 0,70/0,48€...raggiungibili entro 1 anno, 1 anno e mezzo circa da oggi...



questo per dire che q.uno sapeva come sarebbe andata


Ciao Mattie...

che dire?...chiunque sia,spettacolare!!!!



Comunque da come leggo si tratta di analisi basata prevalentemente su analisi tecnica,per questo ho chiesto e CHIEDO a chi trada con analisi tecnica di "leggere" nei grafici il futuro prossimo,tralasciando BCE,Stark,Grecia e quant'altro!!!!!!

Ciao bello ricordo ancora un messaggio privato che inviasti anche a me nel 2009.......dove indicavi un possibile minimo di UCG e,ora posso dire che si avvicinò in maniera quasi chiururgica.

..Forse l'ho ancora in memoria!



Mi ha fatto piacere rileggerti!
 

MATTIE

Forumer storico
Ciao Mattie...

che dire?...chiunque sia,spettacolare!!!!



Comunque da come leggo si tratta di analisi basata prevalentemente su analisi tecnica,per questo ho chiesto e CHIEDO a chi trada con analisi tecnica di "leggere" nei grafici il futuro prossimo,tralasciando BCE,Stark,Grecia e quant'altro!!!!!!

Ciao bello ricordo ancora un messaggio privato che inviasti anche a me nel 2009.......dove indicavi un possibile minimo di UCG e,ora posso dire che si avvicinò in maniera quasi chiururgica.

..Forse l'ho ancora in memoria!



Mi ha fatto piacere rileggerti!


Ah .......ma allora vuoi fare un po' di archeologia.......:D:D

Febbraio 2009
Originalmente inviato da mattie
1) UNICREDITO è tuttora inserito in TREND RIBASSISTA con obiettivi normali a 0.98 e 0.80E

2) OBIETTIVI OTTIMALI che CERTAMENTE andremo a toccare si trovano nell'area 0.65/0.50e



e la tue risposte.........:D:D

17/02/09
............ciao
ciao grande!
verificheremo!!!



06/03/09

io non dimentico.....
0.80....bruciati!!
0.65...ci siamo quasi!!!!!
ciao grande
 
Ultima modifica:

nolan

Forumer attivo
Sti kazzi!!

E' proprio quello il messaggio che ricordavo io!!!!




Ah .......ma allora vuoi fare un po' di archeologia.......:D:D

Febbraio 2009
Originalmente inviato da mattie
1) UNICREDITO è tuttora inserito in TREND RIBASSISTA con obiettivi normali a 0.98 e 0.80E

2) OBIETTIVI OTTIMALI che CERTAMENTE andremo a toccare si trovano nell'area 0.65/0.50e



e la tue risposte.........:D:D

17/02/09
............ciao
ciao grande!
verificheremo!!!



06/03/09

io non dimentico.....
0.80....bruciati!!
0.65...ci siamo quasi!!!!!
ciao grande
 

sciacallo

Forumer storico
continuando con damiano sul chi debba prendersi sto benedetto debito...

dal privato ai governi, dai governi alle banche centrali, dalle banche centrali agli alieni...


no, damiano...


nessuno alieno.



quando il debito non potrà essere più girato... il siluro arriverà dritto, dritto nei nostri deretani... procurando inevitabilmente depauperamento della ricchezza di ciascuno di noi.


Il padre della chimica moderna Antoine-Laurent de Lavoisier enunciò il famoso postulato "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma."
Beh, io penso che presto o tardi finirà proprio così.

In una prima fase il credito si espande e si trasforma in sviluppo, questo sviluppo procura ricchezza che consente al sistema finanziario di espandere ulteriormente il credito (abbiamo visto anche ai non meritevoli) e questo credito contribuisce comunque (in una fase iniziale) a produrre ulteriore ricchezza.
Ma questo credito che viene impacchettato e venduto per generare disponibilità di cassa e dunque altro credito diviene un credito che ha per debitore un insolvente.
A questo punto quel credito che è divenuto debito critico per il sistema finanziario, dapprima travolge i diretti interessati e da motore di sviluppo e di ricchezza si trasforma in default Lehman & C....

poi il default rende il sistema instabile e quel debito, che era privato, si trasforma in debito pubblico...


ora questo debito pubblico se lo stanno caricando per il momento le banche centrali e i governi degli altri paesi indirettamente....


ma se questa strada dovesse rivelarsi insostenibile... quel debito si trasformerà ancora e produrrà un riduzione della ricchezza di tutti noi.

Nulla si crea(la ricchezza), nulla si distrugge (Lehman, Portogallo, Grecia...), ma tutto si trasforma(le nostre case varranno di meno o preleveranno pesante dalle nostre tasche).
 

freesurfer

araldo spaziale
ti ho chiesto di speigarmele
grazie


nino io mi riferisco al contesto economico-finanziario
e quello di adesso è molto differente da quello del 2008.
le differenze sono tante e sostanziali e il discorso è lungo.
Potenzialmente ora il sistema riskia molto più di prima
dico potenzialmente perchè ci sono anche ora modi per uscirne
ma la difficoltà dei problemi è ben più alta di quelli del 2008.

Cmq alcuni spunti interessanti li fornisce questo articolo del WSJ
se ti và di leggerlo:

"Il crollo delle borse delle ultime settimane ha spinto molti giornali a fare paragoni con la crisi finanziaria del 2008, specie quando il downgrade subìto dagli Stati Uniti da parte dell’agenzia di rating Standard & Poor’s ha evocato – per potenza del momento, non solo simbolica – il fallimento della banca d’investimenti Lehman Brothers. Molti investitori hanno parlato di déjà vu e di ricorsi storici, anche. Ma la crisi dei mercati non basta da sola a dimostrare che la storia si ripete, spiega il Wall Street Journal. E chi guarda quello che sta succedendo oggi attraverso il prisma del 2008 rischia di giudicare nel modo sbagliato i problemi che sta affrontando l’economia globale.
Ci sono tre differenze fondamentali tra la crisi di tre anni fa e quella di oggi. La più ovvia è che le due crisi hanno origini diverse. La crisi del 2008 cominciò dal basso, dagli ottimisti che compravano le case grazie ai prestiti delle banche. Questa invece è iniziata dall’alto. I vari governi, incapaci di stimolare le loro economie, hanno gradualmente perso la fiducia delle comunità finanziarie. E questo ha causato una progressiva riduzione negli investimenti privati, che di conseguenza ha alimentato disoccupazione e tassi di crescita bassi.
La seconda differenza è forse la più importante, continua il WSJ. Negli anni immediatamente precedenti la crisi del 2008, le imprese finanziarie e immobiliari avevano approfittato della crescente facilità nell’ottenere crediti. Quando scoppiò la bolla, il pesante intervento per diminuire i debiti che si rese necessario causò una pesante crisi recessiva. Questa volta il problema è opposto. La stagnazione economica ha spinto aziende e privati a mettere al sicuro i propri risparmi, causando una forte riduzione dei consumi e della crescita.
La terza differenza è una diretta conseguenza delle prime due, conclude l’analisi del WSJ. Date le premesse, la crisi del 2008 ebbe una sola semplice soluzione: l’intervento dei governi per fornire liquidità a tassi d’interesse bassi e il rifinanziamento delle banche. Non fu certo facile perché costrinse tutti i cittadini dei vari paesi colpiti a pagare per gli errori altrui, ma alla fine evitò una depressione economica globale. Oggi una risposta di questo tipo non è possibile: i problemi non dipendono dalla mancanza di liquidità, ma dalla mancanza cronica di fiducia degli attori del mercato finanziario nella capacità dei rispettivi governi di far ripartire l’economia.
Per uscire da questa crisi, conclude il WSJ, non basterà un’iniezione di nuovi capitali nel mercato. Bisognerà aspettare che i mercati abbiano recuperato fiducia, o che i governi abbiano preso misure significative per rilanciare l’economia. Ma ci vorrà molto tempo."
 

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