Focus sui Mercati Finanziari
Websim - 07/03/2012 08:50:20
E correzione fu! La chiamiamo da qualche giorno e ieri si è concretizzata con i consueti eccessi. Ricordiamo che in Borsa ci sono sempre contemporaneamente un buon motivo per comprare e un buon motivo per vendere. Ieri ha prevalso il secondo.
Sul mercato pesa l'incertezza per l'esito della ristrutturazione del debito della Grecia, che terminerà domani 8 marzo. Fino a ieri il livello di accettazione risultava intorno al 20%, molto lontano dal 90% richiesto dalla Grecia e dal 75% minimo per poter evitare, secondo gli esperti, il default disordinato.
Wall Street ha messo a segno la peggior seduta dell'anno: Dow Jones -1,57%, S&P500 -1,54%, Nasdaq -1,36%.
Stamattina sono deboli anche le borse asiatiche: Tokio -0,64%, Hong Kong -0,7%, Shanghai -0,1%, Seul -0,9%, Bombay +0,1%.
L'Europa è attesa a un'apertura poco sotto i livelli di ieri che incorporano le perdite superiori ai 3 punti percentuali dei listini principali. Sulla questione greca non possiamo che attendere domani sera. Ci permettiamo soltanto di dire, con molta umiltà, che tornare indietro una volta scavalcati 99 dei 100 muri che occorreva superare per salvare la Grecia, è molto più faticoso che andare avanti. Per cui siamo ottimisti.
Oggi non ci sono aste di bond periferici. La Germania collocherà fino a 5 miliardi di Bund a 5 anni.
Analisi tecnica Borse. Il brusco ribasso di ieri ha impresso un'accelerazione al processo di rientro degli eccessi di breve. A nostro giudizio il quadro di fondo si conferma robusto ma attendiamo supporti di una certa valenza per comprare. Confermata la preferenza sul medio periodo per Wall Street, Francoforte, Brasile e India.
Borse
a) S&P500 (1.343): si allontana dall'area dei massimi degli ultimi tre anni. Preferiamo rientrare su flessioni pronunciate almeno verso 1.300. Quadro neutro-positivo.
b) Ftse/Mib (-3,4%, 16.218) è tornato sulla parte bassa del range 16.200/17mila dove si può cominciare a comprare. Supporti strategici verso 15.600. Quadro neutrale.
c) Dax (-3,4%, 6.633): ha sofferto come gli altri listini europei allontanandosi dalle resistenze a 7mila punti. Ci collochiamo verso 6.500 per gli acquisti. Quadro di fondo positivo.
d) Brasile (Indice Bovespa -2,8% 65.115): viene respinto dagli ostacoli grafici di valenza crescente verso 70mila punti. Acquisti solo verso 62mila/60mila. Quadro positivo.
e) India (indice BSE500 6.662): rimane tra i migliori listini asiatici. Prevalgono le resistenze in area 6.800/7.100. Preferiamo rientrare sulla debolezza verso 6.500/6.400. Quadro positivo.
Variabili macro.
a) Petrolio. Brusca caduta ieri: petrolio Wti (-2%, 105,2 usd): compriamo su questi livelli per target 113 usd, stop loss sotto 99 usd. Brent (-1,5%, 122,4 usd): non abbiamo posizioni dopo aver chiuso il Long a 125 usd. Quadro di fondo positivo.
b) Oro (1.675 usd) e argento (32,9 usd) in calo per effetto del rimbalzo del dollaro. Oro: scattato lo stop loss sotto 1.680 usd per il Long da 1.700 usd. Argento: non abbiamo posizioni. Trend di fondo positivo fino alla tenuta di 1.475 e 29 usd rispettivamente.
c) Forex. Euro in discesa contro le principali valute. Il cross Euro Dollaro apre a 1,314 da 1,311 di ieri. Euro/yen a 106,2: manteniamo il Long da 107,5 per target verso 112. Stop loss sotto 101,5. L'Euro mantiene l'impostazione neutro - positiva.
Bond.
a) il bund future decennale tedesco apre piatto (140,2) sui massimi dell'anno sostenuto dalle incertezze sulla Grecia. Su questi livelli è lecito vendere, anche se la figura grafica (flag) lascia aperta la possibilità di estensioni a rialzo verso i 146/150 punti.
b) bond periferici in tensione ieri sui timori per la Grecia e per i capricci spagnoli sui conti pubblici. Anche l'Italia ha sofferto: lo spread 10 anni oggi apre a 324 punti, per un rendimento del BTP 10 anni al 5,03%. Secondo noi l'obiettivo finale del movimento in corso resta a 250/200 punti base e consideriamo ogni flessione/correzione pronunciata come quella di ieri un'occasione d'acquisto. Allerta con il ritorno sopra 350. L'Italia mantiene il vantaggio sulla Spagna dove lo spread è fissato a 333 punti base.