UVLJ- il gancio dell' Umore

Zen lento

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Una ripresa a "uncino". Il mondo uscirà da questa crisi economia senza precedenti incamminandosi lungo un percorso insolito e inedito, nel corso del 2009-2010 la ripresa sarà fiacca e prenderà la forma di un amo, di un gancio perché non riuscirà a ritornare ai livelli pre-crisi con una lenta conversione a "U" né con un vigoroso rimbalzo dalle sembianze di "V" . E' questo lo scenario a uncino, letteralmente "hook", proposto ieri dall'agenzia di rating Moody's che, allineandosi ai cambiamenti strutturali in atto, ha deciso di entrare in rotta di collisione con i vecchi schemi. Mettendo in discussione le tradizionali lettere "U", "V" e "L" utilizzate di solito per descrivere l'andamento futuro dell'economia, Moody's introduce una via di mezzo tra la "U" e la "L" che alla fine è una "J" rovesciata. Un sollievo per chi teme la stagnazione modello-giapponese, perché il gancio all'insù significa ripresa anche se a metà strada. Ma anche una delusione per chi scommette ancora su un'economia mondiale in grado di azzerare in tempi non lunghissimi gli effetti di questa grave crisi.

Il ragionamento di Moody's, affidato alla spiegazione del capoeconomista Pierre Cailleteau, è lineare, affatto uncinato. Le elaborazioni degli ultimi dati macroeconomici mondiali per il 2009 sono state tali, è questa la tesi, da rendere "fantasiosa" la prospettiva di una ripresa a "V". Il che significa: l'economia globale non ce la farà a ritornare ai livelli "normali" pre-2007, dopo una brusca frenata e una violenta contrazione. Lo scenario favorito da Moody's, a fine 2008, era quello della "U", che significava un'economia mondiale che si contrae e dopo una pausa torna a salire, sia pur non velocemente, riposizionandosi sui vecchi tassi di crescita. "Questa prospettiva a "U" è sempre più improbabile", si legge nel rapporto dell'agenzia di rating. Nella peggiore delle ipotesi, il mondo potrebbe piombare in un andamento economico a forma di "L", cioè a una stagnazione lunga svariati anni: ma non è questo che avverrà, secondo Cailleteau che prevede invece una ripresa lenta, fiacca che non riesce a tornare ai livelli pre-crisi completando la forma della "U". Per l'appunto, disegnando un uncino. "Nonostante i tentativi di stabilizzazione in Cina e negli Stati Uniti, il processo di ripulire i bilanci delle banche e delle famiglie è lontano dall'essere concluso", è scritto nel rapporto, "e intanto i governi stanno assumendo più rischi sui conti pubblici con una serie di stimoli fiscali non convenzionali".

da ilsole24ore
 

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