Vale la pena, oggi che i prezzi sono spesso assai bassi, di acquistare grafiche come investimento?

Le opere grafiche non devono essere sottovalutate, dipende secondo me dalla tipologia.
Alcune tecniche (serigrafia, litografia ecc...) permettono di realizzare veri e propri capolavori, che a nulla hanno a vedere con ciò che uno pensa quando si parla di "stampa"!
La serigrafia, per esempio, è un processo molto lungo ed antico...prevede un vero e proprio lavoro d'ingegno da parte dell'artista, prevede l'utilizzo di veri e propri colori ed un processo artigianale laborioso. Pertanto, le grafiche possono essere facilmente definite come vere e proprie opere d'arte! Warhol ce lo insegna!
 
Le opere grafiche non devono essere sottovalutate, dipende secondo me dalla tipologia.
Alcune tecniche (serigrafia, litografia ecc...) permettono di realizzare veri e propri capolavori, che a nulla hanno a vedere con ciò che uno pensa quando si parla di "stampa"!
La serigrafia, per esempio, è un processo molto lungo ed antico...prevede un vero e proprio lavoro d'ingegno da parte dell'artista, prevede l'utilizzo di veri e propri colori ed un processo artigianale laborioso. Pertanto, le grafiche possono essere facilmente definite come vere e proprie opere d'arte! Warhol ce lo insegna!
Benvenuti. Lettori abituali o saltuari del forum? Ho dato un'occhiata al vostro sito, poi se volete farci sapere di più potreste presentarvi.
 
Magari Strip non ha letto molto del forum, visto che proprio qui abbiamo difeso la grafica come forma d'arte molto più che forse chiunque altro operi nel settore. D'altra parte, il corpus del forum qui è già enorme, e non si può imputare nulla a chi non se lo sia scorso tutto sotto gli occhi. :brr:

Però il problema sta nel passaggio da grafica realizzata, buona, mediocre o come altro possa essere, a quella che sarà la sua commercializzazione. Ho saputo recentemente da un amico che noi qui non siamo affatto i cani da caccia che si dan da fare correndo davanti alle masse :-D , come forse immaginavamo, ma che l'atteggiamento comune è oramai proprio questo: comperare capolavori, o quasi, e pagarli un pezzo di pane - o quasi. :mmmm:
Magari qui si è convinti che serva anche una certa competenza, ma oggi forse la competenza si è stabilita nel riparare telefonini o far funzionare programmi di computer, e non c'è da rimpiangere nulla, eh, solo prendere atto.

Ovvio che questo abbassi i prezzi e renda difficile la vita a chi propone nuove grafiche. L'editore, o gallerista, si trova in una difficile situazione di mezzo. Metti che magari sia più sbilanciato verso l'entusiasmo nei riguardi dell'arte; o metti invece che intenda guadagnarsi il pane con l'aiuto delle passioni altrui, purtroppo tutte queste cose, pur lecite, non tengono presente un tema che qui abbiamo toccato.
Il tema è: l'arte è un prodotto da "consumare" (=il valore venale decresce, come per un'automobile) oppure tende a mantenere il suo valore economico nel tempo, e quindi può essere utilizzata anche per questo scopo? Ecco, nel secondo caso si pone allora il problema dell'"usato". Se il valore c'è = qualcuno compra. Chi? Come? E questo è un problema che non sfiora nemmeno il mondo dei creatori, degli editori e dei ... galleristi.

Perché l'arte può anche essere un consumo, però in quanto oggetto il suo consumo è molto basso, e gran parte di quanto fu creato nei secoli permane a disposizione. Così, ai sensi della legge domanda vs offerta, fin che i possibili compratori aumentano (cause demografiche, o di sviluppo economico, o di miglioramento culturale) i prezzi aumentano, ma soprattutto si affacciano sul mercato orde di produttori (artisti, editori ecc) pronti a smerciare prodotto fresco. Mai a riciclare quello vecchio. Pur di non rischiare su questo punto, a livello di comunicazione di massa si sono viste strategie incredibili, in pratica volte ad assimilare l'arte in vendita al mito della gioventù: oltre i 30 (anni) hic sunt leones.

Scrivo troppo. E' che mi è venuta un'idea. O una ideona :eeh:

Una nuova figura di mercante d'arte (oddio, non nuova del tutto, comunque riciclabile). Colui a cui rivolgersi per trovare quanto ci interessa a prezzo interessante.
- Vorrei una acquaforte di Music, ma pagarla meno di 400 €
- Una lito di Paladino, a qualunque prezzo, ma di primissima qualità, cercamela, ti do 2 anni.
- La serie completa di ecc. ecc. a € tot + o -

Il nostro mercante raccoglie i desiderata, poi gira il mondo reale e virtuale, con in tasca - nel telefonino - questa lista da vari clienti, e quando trova ... - qui sta la novità, prima c'era solo il telefono, e caro - ... può mandare una mail o un Whatsapp, e combinare subito prima ancora di comprare il pezzo trovato.

In attesa dei 24 post che spiegheranno come la cosa esista già, osservo comunque che la vastità degli oggetti a disposizione apre uno spazio per chi sappia e intenda selezionare conto terzi, cosa che dovrebbe essere economicamente vantaggiosa per il compratore.
Oggi la galleria, reale o virtuale, è un deposito di scelte già fatte, come una agenzia immobiliare. Ma anche per gli immobili esiste chi cerca a seconda delle richieste.
Poi, il difetto maggiore della modalità sta nel fatto che il cliente dovrebbe avere già idee abbastanza chiare, cosa invero piuttosto rara. Perché tu non potresti proporgli quasi nulla, o magari sì, ma tediandolo in tempi brevi.
 
In attesa dei 24 post che spiegheranno come la cosa esista già, osservo comunque che la vastità degli oggetti a disposizione apre uno spazio per chi sappia e intenda selezionare conto terzi, cosa che dovrebbe essere economicamente vantaggiosa per il compratore.
Beh te la vai proprio a cercare :). Infatti la cosa esiste già, alcune (poche) gallerie lo fanno, e ti avvisano anche quando hanno il pezzo che cerchi. Non l'affare, eh, quello non te lo fanno fare. Anzi, magari ti fanno anche pagare il fatto che si sono dovuti sbattere per trovare il pezzo e avvisarti.

In attesa dei 24 post che spiegheranno come la cosa esista già, osservo comunque che la vastità degli oggetti a disposizione apre uno spazio per chi sappia e intenda selezionare conto terzi, cosa che dovrebbe essere economicamente vantaggiosa per il compratore.
Oggi la galleria, reale o virtuale, è un deposito di scelte già fatte, come una
Questo è secondo me il punto centrale, l'abbondanza, unitamente alla necessaria competenza di cui parlavi qualche riga prima. Riporto qui una esperienza personale. Mi sono trovato poco tempo fa davanti una antica Madonna con bambino, una piccola tavola che costata 5/6000 euro, non ricordo precisamente. L'espressione della madonna era qualcosa di diverso dal solito, mentre i piedini del bambino erano così grossolani che mio figlio di sei anni li avrebbe fatti meglio (vabbè si fa per dire). Inutile dire che non l'ho presa anche perchè una cifra del genere va valutata attentamente.
Qualche tempo dopo ho conosciuto il compratore, un tale che si è detto storico dell'arte, ex direttore di un grande museo e insegnante universitario. Non posso rivelarne il nome nemmeno in pvt anche perchè non lo conosco :) cioè non volendo dare l'impressione di volere trarre qualche vantaggio dal conoscerlo (interesse che in effetti non avevo), non gli ho chiesto il nome. Brevemente tale signore, alla cui competenza in ogni caso credo, mi diceva che l'attribuzione data all'opera dal venditore era errata, cioè non era un antico copista ma un originale di Bernardino de Conti - Wikipedia su cui il signore stesso aveva svolto la tesi di laurea. E secondo me, guardando allo stile dell'autore, potrebbe avere fatto centro. Inoltre, basta dare un'occhiata ai risultati d'asta per capire che affare poteva essere un tale autore (Bernardino de’ Conti - Dipinti antichi 2013/10/15 - Prezzo realizzato: EUR 183.300 - Dorotheum anche se, va detto, qui l'opera ha anche una provenienza di tutto rispetto. Ma anche se valesse la metà ...).
E' la conoscenza che è mancata a me, e a qualche migliaio di persone che l'hanno visto, perchè qui è roba da esperti. Unica magra consolazione, quel dipinto mi era tornato spesso alla mente, prima di conoscere questo signore, cioè avevo individuato che qualcosa c'era. Riguardo a certe forme così grossolane del dipinto, il motivo ovviamente è solo nel periodo in cui il dipinto è stato realizzato.
Riguardo all'ideona, è una cosa che si potrebbe fare, ma concependo una sorta di non-galleria (cioè puntando sulla ricerca) e comportandosi da non-mercanti (pur essendolo, in fondo). Pensiamoci, magari un giorno i tempi saranno maturi, magari intanto parliamone.
 
Questo è secondo me il punto centrale, ......
In pratica, è la figura di un libero professionista che mette del suo impegno, ma non ci mette il suo denaro. In fin dei conti anche il Berenson lavorava così, ma a livelli alti (e oggi ce ne sono appunto a livelli alti). Credo che legalmente sarebbe un consulente. Poi magari per il fatto che lui porterebbe talora materialmente il quadro all'acquirente (per esempio preso all'estero), l'inventivo stato italiano gli troncherebbe l'attività con una multa planetaria per trasporto abusivo, commercio abusivo, abuso abusivo :-D , colpevole di aver inventato un lavoro invece di farsi assumere come forestale in Sicilia.
Probabilmente dovrebbe mettersi un'etichetta strampalata, tipo investigatore privato, sostenendo assurdi esami. Quelli che si lamentano del sottobosco del mercato dovrebbero riflettere sui motivi che spingono in quel senso.
 
Buongiorno a tutti,
Per rispondere a @RedArrow, ha ragione e ci scusiamo per non esserci presentati. Avevamo in mente di partecipare a questo forum anche per avere un confronto diretto con collezionisti ed appassionati (siamo noi stessi collezionisti in primis) in modo tale da poter migliorare sempre il nostro servizio sulla base delle esigenze reali dei clienti. Comprendendole ed assimilandole potremo crescere noi e garantire un servizio di qualità alla clientela.
Magari non è il luogo più adatto, ma le presentazioni sono sempre doverose.
The Strip è una galleria online di street e pop art, selezioniamo, promuoviamo e vendiamo opere d'arte a partire dagli artisti più storicizzati (Andy Warhol per esempio) e fino agli emergenti più talentuosi. In verità non scegliamo mai emergenti completamente sconosciuti, devono comunque già avere un buon curriculum che ne giustifichi anche l'investimento. La galleria è infatti proiettata non solo alla diffusione ed alla promozione dell'arte come cultura, come propaganda del bello...ma anche alla possibilità di poter fornire buoni, o ottimi, investimenti nel campo dell'arte.
Abbiamo scelto la street e pop art perché è quella che più si avvicina al nostro stile ed è quella in cui crediamo di più!
Il link del sito The Strip è il seguente, se ci è permesso di indicarlo: Pop and Street art online Gallery - The Strip Gallery .

Tornando alla discussione, molti galleristi prendono nota dei gusti e delle ricerche dei clienti, noi stessi lo facciamo. Ma c'è chi lo fa in maniera trasparente e chi lo fa in un modo che a noi non piace.
Ci è capitato di sapere, per esempio, che una nostra opera venisse spacciata come proprietà di altra galleria e proposta ad un loro cliente che ricercava opere di quell' artista (il caso vuole che questo cliente fosse anche un nostro caro amico). Di fondo non sarebbe sbagliato cercare opere d'arte per proporle a clienti interessati, ma siamo convinti che per questa pratica ci voglia trasparenza ed onestà, altrimenti c'è solo il rischio di maltrattare il cliente, di far pagare molto di più un'opera che è venduta a molto meno. Il gallerista deve tutelare l'arte ed il sistema dell'arte. Il cliente è al primo posto, perché senza il collezionista il mercato dell'arte non esisterebbe.
 
Il mercatino è l'ultimo gradino, e si possono trovare delle cose interessanti ma, molto spesso, la scrematura è già stata fatta prima. Le cose succose hanno già preso il volo(ad esempio in tot mercatini dell'usato gli stessi gestori mettono da parte i pezzi che reputano più interessanti, comprandoli loro direttamente, per poi venderli ai canali professionali). È vero che si trova tanta grafica a pochi euro ma il motivo lo conosciamo benissimo e se ne è largamente dibattuto. Gli sgombratutto a loro volta fanno già una selezione. Poi tra le maglie qualcosa sfugge sempre ma per trovare i pezzi interessanti, con continuità, necessita avere una rete di contatti. Diversamente rimaniamo nel filone affari e scoperte nei mercatini Una rete di contatti si può creare ma è un lavoro che richiede tempo, oltretutto va verificata anche l'affidabilità dei suddetti. L'unico che abbia i titoli ufficiali, a norma di legge, per esercitare la professione di consulente sei tu, Gino.
 
Ci è capitato di sapere, per esempio, che una nostra opera venisse spacciata come proprietà di altra galleria e proposta ad un loro cliente che ricercava opere di quell' artista (il caso vuole che questo cliente fosse anche un nostro caro amico).
Situazioni del genere si verificano spesso nel settore immobiliare : se un privato, ad esempio, mette l'inserzione di vendita del proprio immobile in rete, alcune agenzie la inseriscono nella propria banca dati per proporla ai loro clienti, chiedendo ovviamente la provvigione. Contattano l'inserzionista e portano gli acquirenti.
 
Situazioni del genere si verificano spesso nel settore immobiliare : se un privato, ad esempio, mette l'inserzione di vendita del proprio immobile in rete, alcune agenzie la inseriscono nella propria banca dati per proporla ai loro clienti, chiedendo ovviamente la provvigione. Contattano l'inserzionista e portano gli acquirenti.

Ed è un qualcosa al quale il cliente deve dare un grande peso, per differenziare tra chi lavora in maniera onesta e trasparente e chi meno!
 

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