Mi permetto di dissentire, educatamente, visto che qui c'è gente che ragiona e non ultras da curva.
Il dissidente venezolano se non risiede all'estero sa bene poco di ciò che succede all'interno e fuori dal paese.
Imho e in quella di gente che ne sa più di me, il problema più impellente non è tanto il prezzo del petrolio, quanto il livello di sussistenza di buona parte della popolazione. In quell'area, ma non solo, rum e riso glieli devi dare, se è così nessuno pensa alla politica, ma se manca il cibo la gente inizia a pensare, invece di vivere di ron y bollo e quelli non sono dei pacifisti; il venezolano tipico è uno rissoso e guerrafondaio, in genere armato e che non ha paura. Io penso che o i soldi li spendono prima per i genere di prima necessità, o la vedo dura.
Senza polemica vorrei farti notare che viviamo nell'era internet che ha permesso per esempio la nascita di un nuovo soggetto politicodissidente, non elettorale e di lotta contra la dittatura, SoyVenezuela, i personaggi di spicco sono Diego Arria negli USA, Antonio Ledezma in Europa e Maria Corina Machado in Venezuela e possono tranquillamente condividere informazioni.
Guerrafondaio un venezuelano? sicuro? non mi risulta che l'esercito venezuelano abbia partecipato ad una guerra dalla guerra federale del 1850.
Hanno in ballo dal 1838 la disputa territoriale del Esequibo e non hanno sparato un solo colpo di fucile per tentare di riconquistarlo.
Magari avranno mandato qualche migliaio di soldati in appoggio all'asse nella seconda guerra mondiale.
Forse ti è scappato il termine guerrafondaio, la maggioranza dei venezuelani prima dell'arrivo di Chavez era tranquilla, c'erano problemi solo nelle grandi città come del resto in tutti i paesi latino americani.
Sicuramente se la gente che hanno armato gli si rivolta contro sono finiti, dubito però che migliorerebbe la nostra situazione di bondisti, anzi.
Per questo si sono assicurati prima di tutto l'appoggio di polizia e forze armate.
Difficile organizzare qlc di più di una rissa allargata senza non dico l'aiuto ma almeno l'indifferenza dell'apparato militare (Siria docet, nemmeno lì sono agnellini e avevano l'appoggio esterno degli USA)
La polizia e GNB è piena zeppa di delinquenti, sono loro che controllano il business dei sequestri e del pizzo (vacuna), GNB e esercito controllano il business del narco traffico e del contrabbando di benzina e altri prodotti con la Colombia e altri paesi confinanti.
Il milione di kalashnikov comprati da Chavez sono in mano alla milizia bolivariana e delinquenti comuni (volutamente), non c'è nessuna opzione bellica possibile per l'opposizione, quello che potrebbe succedere invece è una lotta interna tra milizia bolivariana e esercito, ipotesi lontana per adesso ma se non dovessero esserci più i soldi da spartirsi.....
Il due volte presidente del Venezuela e in carica durante il tentativo di colpo di stato di Chavez, Carlos Andres Perez ( colui che nazionalizò l'industra petrolifera e creò PDVSA nel 1976) aveva previsto nel 1998 tutto quello che sarebbe successo con Chavez al potere, forse non i tempi che si sono allungati solo grazie al boom del prezzo del petrolio dal 2004 fino al 2014.
Per chi ha voglia e il tempo di vedersi tutta l'intervista