Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2 (5 lettori)

Ventodivino

מגן ולא יראה
Il suo lavoro non andrà comunque perso. La sentenza rimane e fa giurisprudenza nell'ordinamento USA.

Il circolo Gulati (mi sembra ci fosse anche un paper di Buchheit) si è, ho postato tutto questa estate, dilungato sul tema (ovviamente sono opinioni personali e "interessate") : applicabilità della giurisprudenza bond-Argentina sui bond venezuelani.
Non erano molto positivi su una eventuale sovrapposizione delle tematiche.
Se qualcuno, al di là delle rispettabilissime opinioni personali, ha qualcosa di diverso sul tema da postare, come si dice, ringrazio anticipatamente.
 

carib

rerum cognoscere causas
Russia is exploring ways to create a “cryptorouble” that could help it circumvent western sanctions as the traditionally technophobic Kremlin gets swept up in the cryptocurrency craze.

(FT)
 

Owblisky

Compravendite mobiliari
Il circolo Gulati (mi sembra ci fosse anche un paper di Buchheit) si è, ho postato tutto questa estate, dilungato sul tema (ovviamente sono opinioni personali e "interessate") : applicabilità della giurisprudenza bond-Argentina sui bond venezuelani.
Non erano molto positivi su una eventuale sovrapposizione delle tematiche.
Se qualcuno, al di là delle rispettabilissime opinioni personali, ha qualcosa di diverso sul tema da postare, come si dice, ringrazio anticipatamente.

Checchenedicano i "sapienti" del circolo Gulati, la giurisprudenza rimane giurisprudenza.

Giurisprudenza - Wikipedia
La giurisprudenza e il rapporto con la normazione[modifica | modifica wikitesto]
Il termine "giurisprudenza" in senso più strettamente letterale indica il complesso delle decisioni giudiziarie che si sono avute in merito all'applicazione di una norma giuridica, mediante la sua interpretazione e la formulazione di un principio del diritto; in alcuni sistemi giuridici (quelli di common law) i precedenti desumibili dalle decisioni giudiziarie sono vere e proprie fonti del diritto. Nel diritto italiano e in generale nei sistemi di civil law la sentenza del giudice produce invece effetti solo nei confronti delle parti, non cristallizzandosi nell'ordinamento come un vero e proprio precedente formalmente vincolante erga omnes.

Va comunque ricordato che, all'atto pratico, anche nei sistemi di civil law le sentenze delle corti supreme non hanno solo un valore morale, fondato sulla sapienza dei giudicanti, ma anche grande importanza pratica come argomento psicologico: si conosce infatti la tendenza naturale degli uomini di uniformarsi a decisioni precedenti o superiori, corrispondente in parte alla funzione nomofilattica della corte suprema (in Italia la Corte Suprema di Cassazione soprattutto quando si pronuncia a sezioni unite). Si deve inoltre riconoscere all'elaborazione giurisprudenziale il merito di aver favorito, in alcune fasi della storia giuridica dell'Italia, una certa evoluzione del diritto, mediante l'interpretazione del dato normativo in senso più coerente con i tempi.

La conoscenza degli orientamenti giursprudenziali, oltre che delle norme di legge, costituisce per gli avvocati uno strumento indispensabile ai fini dell'esercizio della professione sia in termini di assistenza legale in giudizio sia di consulenza stragiudiziale. Discorso analogo vale per la professione di notaio e per gli stessi magistrati (in riferimento ai quali l'esistenza di precedenti, pur non formalmente vincolanti, costituisce comunque un parametro di riferimento ulteriore rispetto al mero dato normativo).

Secondo alcuni studiosi, tra i quali basti citare Giuseppe De Rita, la funzione giurisprudenziale sarebbe divenuta nel mondo contemporaneo talmente importante da prendere "il sopravvento su quella legislativa", evidenziando "l'affievolimento delle funzioni politiche (legislativa e di governo) rispetto alla crescita della funzione giurisdizionale; e, all'interno di quest'ultima, la silenziosa prevalenza dei più alti riferimenti giurisprudenziali".[7] Ciò si spiega con la crescente richiesta di equità[8] che già da anni, negli ordinamenti di common law, aveva portato alle class action ed alle "public law litigations", con cui i cittadini agiscono in giudizio con ogni forma di contestazione delle politiche pubbliche assunte dai poteri rappresentativi.[9]

I giudici civili e amministrativi aditi, ispirati dal primato dell'interpretazione equitativa, reagiscono alle istanze delle masse[10] costruendo "sentenza dopo sentenza un corpo di norme coerenti con le attese di equità dei singoli e delle comunità in cui vivono" ed in questo modo supplendo alle carenze ed alle incertezze della classe politica. Applicando al giudice penale il nuovo ruolo assunto dalla giurisprudenza nelle società contemporanee, Mauro Calise sostiene che "complici il declino dei partiti e la crescente frammentazione del Parlamento, la magistratura si ritrova ad assolvere a un ruolo di supplenza politica. (...) nella grande maggioranza dei casi, giudici e magistrati farebbero molto volentieri a meno dei riflettori che sempre più implacabili si accendono sulle loro indagini. Ma, al tempo stesso, senza l'ipocrisia di non sapere che in alcuni casi isolati ma molto rilevanti la visibilità ha coinciso con le sorti di importanti carriere politiche". Ne deriva "l'intreccio tra magistratura e media (...) questa spirale perversa quasi mai nasce da una intenzione soggettiva, e tanto meno cospirativa. Ma riflette la diabolica sinergia tra la logica del diritto penale e quella che regola la notiziabilità mediatica".[11]
 

tommy271

Forumer storico
La criptomoneda de Maduro es ilegal
Ene 2, 2018 6:51 am


La Ley de Hidrocarburos de Venezuela impide utilizar recursos naturales como el petróleo como garantía, según el economista José Guerra, publica abc.es

Por Susana Gaviña
@sgavinabarriuso








La hiperinflación en Venezuela, que en 2017 superó el 2.735% acumulado, según la consultoría Ecoanalítica, ha provocado que su moneda, el bolívar, se haya hundido. «Está liquidada», asegura a ABC el economista y presidente de la Comisión de Finanzas de la Asamblea Nacional, José Guerra. Esto ha obligado tanto al Gobierno de Nicolás Maduro como a la sociedad civil a buscar soluciones alternativas, como la creación de nuevas monedas, que les permita llevar a cabo transacciones económicas.

Es así como el Ejecutivo bolivariano ha decidido sumarse a la moda de las criptomonedas (bitcoin) con la creación del petro. El objetivo de Maduro con esta nueva moneda es pagar a sus proveedores internacionales y zanjar así la crisis de abastecimiento, según anunció hace unos días el ministro de Comunicación e Información de Venezuela, Jorge Rodríguez.

La moneda virtual contará con el respaldo de activos como las reservas de petróleo, oro y diamantes de Venezuela. El propio Rodríguez se refirió al campo petrolero de Ayacucho, con una reserva de 5.342 millones de barriles valorados en 267.000 millones de dólares, como aval del petro. Sin embargo, esta decisión gubernalmental no sería legal. «La criptomoneda no se puede emitir poniendo como garantía las reservas petroleras. El artículo 3 de la Ley Orgánica de Hidrocarburos de Venezuela establece que las reservas petroleras no explotadas, es decir, las que están en el subsuelo y que son muy abundantes, no se pueden colocar como garantía de ninguna operación comercial o financiera», explica Guerra.


Guerra económica

El presidente Maduro ha presentado el petro como una tabla de salvación ante la «guerra económica» que sufre el país por parte del capitalismo. Con ella «se hará materialmente imposible que los centros financieros dictatoriales del mundo puedan intervenir contra esta iniciativa» del Gobierno venezolano, augura Rodríguez.

Pero el petro nace con baremos muy distintos a los del bitcoin. «Mientras esta criptomoneda ha sido creada dentro de un marco de una gran libertad y confianza», en Venezuela «no existen esos dos atributos», subraya Guerra. «En 2003 Hugo Chávez implantó el control cambiario de moneda para frenar la inflación y la fuga de capitales, por lo que en Venezuela no hay libertad de comercio. Si usted quiere comprar criptomonedas y luego quiere cambiarlas para recuperar la moneda original, no va a poder porque hay control de cambio. El Gobierno establece la cantidad de dólares que se pueden sacar del país, y ahora no se puede sacar ninguno, a no ser que se hagaen el mercado negro».

Nacimiento del «panal»

A la creación del petro se ha sumado también la del «panal», una moneda, esta sí en papel, nacida en el barrio 23 de enero, en Caracas, por el colectivo chavista Fuerza Patriótica Alexis Vive (FPAV). «En principio es una moneda que va a estar circunscrita al ámbito local, no va a poder circular fuera de ese barrio», señala Guerra. Su función es pues muy limitada «porque no va a ser aceptada como pago a los proveedores. No le veo ninguna utilidad o razón, más allá del ámbito estrictamente local», añade el economista venezolano, que considera que iniciativas como esta pueden provocar una proliferación de monedas «en todas las comunidades que sufran la falta de dinero en efectivo y que busquen una manera de solucionarlo imprimiendo su propia moneda». En el caso del panal, esta no está respaldada por el Banco Central, «que es el único facultado para emitir billetes y acuñar monedas. Por eso, este es un acto absolutamente ilegal».

No es la primera vez que surgen monedas paralelas al bolívar en Venezuela: «Chávez trató de crear unas monedas en los años 2008 y 2009, que se llamó la lioza y llevaba la simbología de la Venezuela pre-independentista. Esas monedas tampoco sirvieron para mucho». Ahora tratan de reeditarlas, explica Guerra, pero por razones diferentes: «La falta de efectivo motivada por la hiperinflación. El BCV no ha emitido la cantidad de billetes que acompañe el alza de los precios. En consecuencia, hay una importante escasez de billetes que ha provocado que estas monedas locales comiencen a circular. No le veo ningún sentido, porque esta moneda no va a poder conservar el valor en medio de un cuadro de hiperinflación. El emisor saca una determinada cantidad de moneda y no controla los precios, y las monedas van perdiendo su valor de igual manera», explica.

Cambios de moneda

El sistema de cambio de Venezuela es uno de los «más complicados, complejos y corruptos del mundo», apunta Guerra. «Hay una tasa de cambio a 10 bolívares por dólar -para alimentos o medicinas- que lo maneja el gobierno a total discreción». Luego está la tasa a 3.000 bolívares por subasta, en la que el gobierno decide cuáles son los rubros que van a ser subastados. «Se entregaban algo así como 20 millones, que es muy poco, por semana. Esto está suspendido desde hace varios meses». Después está el mercado paralelo «en el que todo el mundo puede comprar y vender lo que quiera, y el cambio está en los 100.000 bolívares».

«El mejor negocio del mundo puede ser agarrar esas tasas, de 10 o 3.000 bolívares y luego revenderlo a 100.000 bolívares. Es la quintaesencia de la corrupción, en la que está metido un español, Alfredo Serrano Mansilla, de Podemos, que está practicando con la economía venezolana lo que jamás los españoles habrían aceptado»,asevera.

(La Patilla)
 

tommy271

Forumer storico
#Rendivalores2017: nuestro Índice #Rendivalores, que mide el desempeño de la deuda venezolana, sufrió la mayor caída anual de su historia, al disminuir 49%

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