tommy271
Forumer storico
ovviamente, le opinioni sono libere.
Il Venezuela, suppostamente, ha riserve oil per 300 miliardi di barili.
A titolo di mero esempio, vendere concessioni per 3 miliardi, cioe' l'1% delle riserve, a 15 dollari il barile.. darebbe 45 miliardi di dollari, a interesse zero, senza necessita' di rimborso.
Con i salari piu' bassi dell'emisfero, non vi e' motivo per cui l'economia non-oil dovrebbe restare paralizzata, una volta rimossa la camicia di forza militare, socialista e populista.
I venezolani hanno almeno 100 miliardi di dollari all'estero, che investirebbero volentieri nel loro paese se fossero ripristinate condizioni economiche normali,
e rispetto per la proprietà privata. Tecnici capaci non mancano.. ma sono in maggioranza fuggiti all'estero.
L'FMI potrebbe ovviamente dare un prestito-ponte.. rimborsabile rapidamente con alienazioni di beni pubblici.
Carib, da te ho imparato molto dai tuoi post in tutti questi anni... in primis sulla Grecia.
Ma lasciami dire ...
Sulle concessioni potresti avere ragione, ma chi va ad investire in Venezuela deve creare delle zone franche sotto proprio controllo militare. L'oil che si trova nel sottosuolo è di qualità scadente e con alti costi di estrazione. Mancano di tutto e bisogna ristrutturare da zero gli impianti. Gli oleodotti non servono e devono trasportare. Non regaleranno nulla.
I 100 MLD dei venezolani assomigliano (ahimè) a quelli degli argentini. Sono loro in primis a non voler credere nel loro paese. Preferiranno continuare ad investire all'estero quanto rubano in patria.
Il FMI concederà prestiti, ma vorrà garanzie sui beni.
Nel frattempo sarà chiamato a ristrutturare bilanci e fare pulizie dei debiti.
Il loro compito è rimettere in piedi le nazioni, senza cercare di privarle (in linea di massima) sui beni da cui ripartire.
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