Si tratterebbe di costituire infatti un fronte comune per prima cosa abbassare dal 25 al 15% il livello di adesione all’impedimento di ristrutturazione dell’unica emissione che lo consentirebbe, la 9,375% scadenza 2034 (Isin US922646BL74), che nelle ultime settimane aveva registrato un improvviso, seppur contenuto, rimbalzo. La vicenda appare comunque assai spinosa e non pochi studi legali starebbero studiandone le clausole specifiche. Qualcosa quindi si agita ma la complessità del tutto sta rallentandone le evoluzioni. Appuntamento perciò al 2019.
Lorenzo Raffo
Trend Online•24 dicembre 2018