Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2

Visto che gli argomenti sono scarsi (e gli sproloqui infiniti) meglio dedicarsi a temi che hanno un riflesso nelle condizioni attuali.
Possiamo proseguire con l'Editto di Caracalla: :-o


 
* Eurasia Group: "en ausencia de una salida de fuerza, todavía hay barreras para una transición negociada y una crisis más prolongada aumentará el potencial de la lucha interna de la oposición, beneficiando a Maduro, que necesita tiempo".
 
Per Ventodivino.

Fusaro spazia dal latte sardo del pecorino a Carlo Marx. Con anche accenno (stronzata meglio chiamarla) al Venezuela

 
La Russia ha già presentato una propria bozza di risoluzione sul Venezuela al Consiglio di sicurezza dell'Onu: "La crisi in Venezuela deve essere risolta dai venezuelani stessi, mentre i tentativi di intervenire esternamente negli affari di questo Paese e le minacce di usare la forza contro di esso sono inaccettabili", si dice nel documento, che sottolinea anche la necessità di una soluzione politica. Per quanto riguarda il trasferimento di aiuti umanitari, la risoluzione afferma che tali misure dovrebbero essere prese in coordinamento con Caracas. Mosca è fra i sostenitori del governo di Nicolás Maduro in contrapposizione con il leader dell'opposizione Juan Guaidó, presidente ad interim dal 23 gennaio. La vice presidente del Venezuela, Delcy Rodriguez, è attesa venerdì a Mosca per incontrare il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.

Sconvolto da una crisi economica, il Venezuela è caduto nell'instabilità politica con la dichiarazione del leader dell'Assemblea nazionale Guaidó, che ha delegittimato il presidente. Maduro e i suoi alleati, Russia compresa, hanno accusato Washington di tentare un colpo di stato contro il suo governo. Infatti gli Stati Uniti hanno riconosciuto il capo dell'opposizione e guidato una campagna diplomatica a sostegno della sua leadership.

Di diverso avviso l'idea degli americani nella risoluzione che porteranno sul tavolo del Consiglio: nuove elezioni presidenziali e la libera consegna degli aiuti umanitari al Paese. Mosca non la sosterrà. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. "Non contiene nulla di nuovo - ha affermato - Si tratta della stessa miscela di demagogia, cliché di accuse e richieste tipo ultimatum. Naturalmente - ha concluso - la Russia non può sostenere tale proposta"

Intanto Guaidó, riconosciuto da una cinquantina di Paesi, esclusa l'Italia, è arrivato a Brasilia, dove sarà ricevuto da Jair Bolsonaro prima di rientrare a Caracas, dove potrebbe essere arrestato.

(repubblica.it 28/2/2019)
 

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