Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2 (4 lettori)

tommy271

Forumer storico
stacco dal mio ritiro spirituale, ma solo per un istante perchè per me non è ancora il momento di entrare, come dice ventodivino qui siamo affacciati all'abisso e ancora non ci dato di vedere il fondo
parallelismi con la grecia paiono fuori luogo, se allora parlavamo di un'iniziativa di ristrutturazione diretta da una comunità economica e finanziaria della quale la grecia era solo la pedina sacrificabile per un progetto a più ampio respiro il confronto odierno si fa invece sulle logiche geopolitiche ampiamente note, dai più giudicate noiose ma solo finchè si guadagna o si è in guadagno: quel geniaccio di Jannacci avrebbe commentato "se me lo dicevi prima, prima quando? prima, ma prima...." grazie Tommy di tutto che si ricorda pure che l'essere cristiano impone il sacrificio del proprio ego in luogo della fratellanza o come si dice adesso della "comunità virtuale"
tornando a noi, i numeri dicono e non dicono, un 30 putacaso dice 30 e solo 30: dietro non ci sta altro a cui aggrapparsi, non c'è un draghi, una merkel, c'è solo un modestissimo politico che pensa a come evitare la mala sorte; per qualcuno può essere sufficiente
ci si sente

Ti ringrazio, anche se - a volte - sul Venezuela non eravamo d'accordo.

Al momento, non me la sento di entrare. Troppe variabili impazzite ... chi vuol fare trading, ci può provare.
Per me ... c'è tempo (ieri non è oggi).
 

Ottoecinquanta

Forumer attivo
mentre posso comprendere le ragioni dell'ipotesi ristrutturazione bonos sì e pdvsa no (improbabile per me, ma speriamo...), non riesco a capire il ragionamento o l'ipotesi (bonos sì) pdvsa no ma elcar sì...
cosa ti porta a questa ipotesi?

Che ELECARACAS non ha clausole di cross default con PDVSA e potrebbe essere utilizzata da Maduro per spaventare il mercato e dire “faccio sul serio” essendo la prima in ordine cronologico da pagare

Inoltre la 2020 garantita CITGO non sta tracollando
 
Buongiorno, una domanda, stamattina ho tentato di (s)vendere quello che avevo, ma sebbene provavo a mettere come prezzo quella del denaro o della lettera o più basso o più alto, usciva un avviso che mi segnalava che non era possibile fare l’operazione Perché i parametri immesso del prezzo erano troppo distanti da quelli consentiti. E’ successo perché la banca non permetteva la vendita? Grazie per l’eventuale riscontro
 

Omero

Forumer storico
ops prevede nuovi titoli ,come si fa che in usa non li possono sottoscrivere?

Un modo lo trovano, bisognerà vedere poi chi emetterà i nuovi titoli, se fossero corporate per i PEDVESA, il nuovo emittente potrebbe non avere sede legale in Venezuela e le sanzioni sono aggirate; sui sobranos è più complicato, ma non vedo grandi problemi per i finanzieri americani di forzare la mano a Trump.
Se poi dovessero rimanere impigliati gli americani, in giro per il mondo di miliardi pronti a farsi remunerare dal venezuela anche a tassi inferiori a quelli attuali ce ne sono a centinaia, fanno una colletta opec+cina+russia e salutano tutti
La cosa principale è che le sanzioni USa non ci portino a una soluzione stile Ecuador (non diamo niente a nessuno e smettiamo di pagare i titoli vecchi), allora sarebbe un problema
 

frmaoro

il Fankazzista
Venezuela paga bond in scadenza e prepara ristrutturazione debito
Il Venezuela annuncia ristrutturazione debito pubblico per evitare il default. PDVSA intanto rimborsa titoli per 2 miliardi. Bond a picco
di Mirco Galbusera, pubblicato il 03 Novembre 2017 alle ore 09:19
Il Venezuela annuncia ristrutturazione debito pubblico per evitare il default. PDVSA intanto rimborsa titoli per 2 miliardi. Bond a picco
Il Venezuela tenta di ristrutturare il debito. Lo ha annunciato lo stesso presidente Nicolas Maduro dopo aver comunicato ufficialmente che PDVSA ha rimborsato l’ultimo bond in scadenza lo scorso 2 novembre per quasi 1,2 miliardi di dollari e dopo aver saldato una tranche da oltre 800 milioni lo scorso 27 ottobre.



Come noto, la situazione debitoria del Paese è critica, stretta a tenaglia da un’inflazione galoppante e il prezzo del petrolio crollato da tre anni a questa parte di oltre il 50%. Livello di prezzo che non consente al Venezuela, che basa il suo budget statale per il 95% sull’export di greggio, di continuare a sostenere gli alti costi del debito pubblico. In tutto circa 120 miliardi di dollari, appesantiti anche dalle recenti sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti. Un annuncio non a sorpresa, visto il rendimento dei bond e il prezzo distressed, e che arriva a un anno dalle elezioni presidenziali e dopo il successo del risultato elettorale delle elezioni regionali che vedono il presidente Maduro favorito nei sondaggi. Ma al di là del fattore politico, pare che le pressioni a rinegoziare il debito internazionale, per il quale il Venezuela rischierebbe il default nei prossimi anni, siano arrivate soprattutto da Cina e Russia che avrebbero chiesto al governo di ridimensionare i costi di finanziamento in cambio del continuo sostegno economico esterno al Paese.



La ristrutturazione dei bond venezuelani

Come verrà ristrutturato il debito? Questo è il dubbio che molti investitori si stanno ponendo, in quanto non c’è nessuna intenzione da parte del Venezuela di sospendere i pagamenti e dichiararsi insolvente. Né, pare, Maduro abbia intenzioni di piegarsi ai diktat del Fondo Monetario Internazionale che, in cambio di prestiti miliardari in valuta pregiata, imporrebbe un drastico taglio del valore nominale dei bond ricalcando quanto accaduto nel 2001 in Argentina. L’opzione più probabile – secondo gli esperti – sarebbe quella già perseguita tre anni fa per la ristrutturazione su base volontaria di alcuni bond della Compagnia Petrolifera Statale Petroleos de Venezuela (PDVSA) PDVSA di breve scadenza. Una mossa che si è rivelata vincente, ma che ha avuto un respiro di breve periodo, cioè è stata fatta per prendere tempo nella speranza che il prezzo del petrolio sui mercati internazionali risalisse.

I bond governativi e PDVSA

Tecnicamente i bond, sia quelli governativi che quelli di PDVSA e che costituiscono la quasi totalità del debito esterno, hanno bisogno di un ampio consenso per poter essere ristrutturati integralmente da parte dell’emittente sulla base delle cosi dette clausole di azione collettiva (CAC). In alcuni casi, come per le obbligazioni Venezuela 2018 e 2027, occorre addirittura il 100% del consenso dei creditori, così come per PDVSA. Ecco quindi che la strada obbligata è quella delle adesioni su base volontaria. Allo studio vi sarebbero sostanzialmente due opzioni o una combinazione di esse: il taglio delle cedole e l’allungamento delle scadenze. Il tutto dopo aver venduto ingenti quantità d’oro per stare a galla nel 2017. Alcuni investitori internazionali, che avevano già subodorato la manovra, potrebbero anche aderire in futuro a una possibile offerta di scambio, ma resta poi da vedere come, in che misura e se lo swap sarà sostenibile in mancanza di una risalita dei prezzi del petrolio. Il tutto in attesa di elezioni per le quali Maduro vuole assolutamente evitare da un lato, il default e, dall’altro l’acuirsi della crisi sociale. Ma anche la riconferma ai vertici del potere politico e istituzionale che non potrà avvenire (a questo punto) senza l’appoggio esterno dei creditori internazionali, soprattutto russi e cinesi. Il governo venezuelano ha infatti già annunciato un aumento dei salari e che non intende tagliare ulteriormente il livello delle importazioni di beni di prima necessità. Ce la farà?
da lukas
 

tommy271

Forumer storico
PDVSA‏ @PDVSA 10 h10 ore fa

Comisión Presidencial será encabezada por Vpdte @TareckPSUV para refinanciamiento junto a la comunidad de inversionistas internacionales


PDVSA‏ @PDVSA 10 h10 ore fa

@NicolasMaduro anunció la creación de una Comisión Presidencial,para el refinanciamiento y reestructuración de la deuda externa


PDVSA‏ @PDVSA 10 h10 ore fa

@NicolasMaduro destacó que en 4 años de su mandato,se han cancelado USD 71.700 millones, entre capital e intereses en compromisos de deuda


PDVSA‏ @PDVSA 10 h10 ore fa

#PDVSA inició las transferencias al banco JP Morgan, correspondientes al pago de capital e intereses del Bono PDVSA 2017


PDVSA‏ @PDVSA 10 h10 ore fa

PDVSA cumple cabalmente con sus obligaciones en títulos de valores, con base en una sólida capacidad operacional y financiera


PDVSA‏ @PDVSA 11 h11 ore fa

PDVSA inició transferencia de recursos de capital e intereses del Bono 2017 → http://bit.ly/2ypBpPh

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La Reuters (circa 9 ore fa) En este sentido, El Aissami añadió que Euroclear, uno de los mayores sistemas de compensación y liquidación de valores mundiales, bloqueó al Gobierno el pago de “una orden de 1.200 millones de dólares en bonos”, sin ofrecer más detalles.
 

Omero

Forumer storico
L'atteggiamento di Maduro è stato propositivo (ristrutturiamo e intanto vi pago l'ultimo bono scaduto) immagino suggerito da cinesi e russi.
tocca anche agli altri venirgli un pò incontro, gli affari si fanno in due.
In fondo tutti sanno che il ritmo dei pagamenti e il livello dei tassi di interesse sui soberanos sono difficilmente sostenibili con il petrolio sotto di 50 dollari ed è probabile che se il venezuela propone qualcosa non non troppo penalizzante sia accettato.
Il problema sono le solite demenziali sanzioni usa come nella vicenda ucraina
 

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