Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2

Per VV forever:

Per la conferma dell'arrivo delle cedole sui soberanos attendo un tuo link.
Io non ho letto nulla.

Semmai c'è qualche disquisizione accademica su ELECAR e PDVSA.
Ma sui C/C non si è visto nulla.

Le sanzioni USA (di agosto) non hanno impedito il regolare successivo pagamento della cedola di PDVSA 35 e il rimborso su PDVSA 2020 e 2017.
Non mi è ancora chiaro come sia potuto accadere.

Una rinegoziazione del debito, con allungamento scadenze e ritocco cedole la chiamerei "ristrutturazione".

PDVsa 35.. e' uno dei 4 con cedole mancanti.
Hanno pagato PDVsa 27 e 37.
 
in un caso che conosco, un trasferimento di decine di milioni.. e' rimasto bloccato per mesi.. causa OMONIMIA di una delle parti..
(stesso nome di persona oggetto di sanzioni, ma altro soggetto)

Al momento, Maduro ha potuto tranquillamente incassare i $ sull'oil consegnato nel Texas.
Nel frattempo ha incamerato un pò di valuta pregiata che utilizzerà per cercare di risollevare il paese in vista delle Presidenziali.

Dato che non ha ancora avuto nessun guaio serio dal mancato pagamento dell'onere sulla deuda externa, può essere che proseguirà su questa strada.
Del resto, non posso dargli torto.
 
Beh...senza andare lontani lo aveva, ufficiosamente detto anche Sandrino in questo forum (aveva interrogato alcuni desk finanziari), anche il ministro dell'energia a Vienna aveva dichiarato che c'erano 3 miliardi bloccati di cui parte per l'acquisto di medicine e parte per far fronte al debito. Certo sono voci...nulla di provato. Se poi con il termine ristrutturazione vogliamo intendere una rinegoziazione consensuale tra le parti, ben venga. Per quanto ne sapevo la ristrutturazione, di solito, è più afflittiva della rinegoziazione di cui ha parlato Maduro e implica un taglio del nominale, oltre al taglio delle cedole e allungamento scadenze.
 
Beh...senza andare lontani lo aveva, ufficiosamente detto anche Sandrino in questo forum (aveva interrogato alcuni desk finanziari), anche il ministro dell'energia a Vienna aveva dichiarato che c'erano 3 miliardi bloccati di cui parte per l'acquisto di medicine e parte per far fronte al debito. Certo sono voci...nulla di provato. Se poi con il termine ristrutturazione vogliamo intendere una rinegoziazione consensuale tra le parti, ben venga. Per quanto ne sapevo la ristrutturazione, di solito, è più afflittiva della rinegoziazione di cui ha parlato Maduro e implica un taglio del nominale, oltre al taglio delle cedole e allungamento scadenze.

Se c'era la volontà seria di rinegoziare, Maduro si presentava al Club di Parigi ed esponeva la sua posizione.
Preferisce invece giocare ancora un pò e guadagnare tempo.

Del resto Serrano è il Varoufakis della situazione.
Ognuno si sceglie i consiglieri come meglio crede.
 
Se c'era la volontà seria di rinegoziare, Maduro si presentava al Club di Parigi ed esponeva la sua posizione.
Preferisce invece giocare ancora un pò e guadagnare tempo.

Del resto Serrano è il Varoufakis della situazione.
Ognuno si sceglie i consiglieri come meglio crede.
il club di Parigi riguarda i debiti tra Stati.
qui il problema son debiti commerciali e obbligazionari
 
Beh...senza andare lontani lo aveva, ufficiosamente detto anche Sandrino in questo forum (aveva interrogato alcuni desk finanziari), anche il ministro dell'energia a Vienna aveva dichiarato che c'erano 3 miliardi bloccati di cui parte per l'acquisto di medicine e parte per far fronte al debito. Certo sono voci...nulla di provato. Se poi con il termine ristrutturazione vogliamo intendere una rinegoziazione consensuale tra le parti, ben venga. Per quanto ne sapevo la ristrutturazione, di solito, è più afflittiva della rinegoziazione di cui ha parlato Maduro e implica un taglio del nominale, oltre al taglio delle cedole e allungamento scadenze.

Poi magari sbaglio ma.a me sembra che se rinegozi cambi i termini del contratto ma mantieni il titolo e l isin Se ristrutturi emetti un nuovo titolo in cambio
In entrambi i casi puo essere un offerta accettata dalla controparte o forzosa
 
il club di Parigi riguarda i debiti tra Stati.
qui il problema son debiti commerciali e obbligazionari

Corretto, con il Brasile la parziale soluzione è avvenuta in quell'ambito.
E così pure la discussione in corso con l'Uruguay.

Diciamo allora che può sempre fare appello all'IIF, se vuol fare seriamente.
Altrimenti non restano che le boutade fatte a Caracas.
 
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