WW1 1914 - La tregua di Natale

Fleursdumal

फूल की बुराई
La tregua di Natale
Quando l'uomo dice no alla guerra -
di David G. Stratman -

Il giorno di Natale del 1914, nel primo anno della prima guerra mondiale, i soldati tedeschi, inglesi e francesi disobbedirono ai loro superiori e fraternizzarono con “il nemico” lungo due terzi del fronte occidentale. Le truppe tedesche innalzarono alberi di Natale fuori delle trincee con le scritte “Buon Natale.” “Voi non sparate, noi non spariamo.” A migliaia, le truppe attraversarono la terra di nessuno su cui giacevano sparsi corpi in decomposizione. Cantarono i canti di Natale, si scambiarono le foto dei cari rimasti a casa, condivisero le razioni, giocarono a calcio, arrostirono persino alcuni maiali. I soldati abbracciarono gli uomini che solo poche ore innanzi cercavano di uccidere. Si misero d'accordo per avvertirsi se i superiori li avessero obbligati a imbracciare le loro armi e di mirare in alto.

Agli alti comandi, di entrambe le parti, vennero i brividi. Stava succedendo il disastro: soldati che dichiarano la loro fratellanza e che rifiutano di combattere. I generali, da tutte e due le parti, dichiararono questo pacificarsi spontaneo come tradimento e pertanto conforme alla corte marziale. Entro marzo 1915 il movimento di fraternizzazione era stato sradicato e la macchina di morte rimessa completamente all'opera. Al momento dell'armistizio nel 1918, quindici milioni di persone erano state massacrate.

Poche persone sanno la storia della tregua di Natale. I capi militari non hanno infranto le loro regole per renderla pubblica. Il giorno di Natale del 1988, una cronaca nel Boston Globe accennava che una radio FM locale aveva mandato in onda “Natale nelle trincee,” una ballata sulla tregua di Natale, parecchie volte e c'era stato un effetto stupefacente. A Boston, la canzone era diventata il pezzo più richiesto durante le feste su parecchie stazioni FM. “Ancor più stupefacente del numero di richieste avute è la reazione seguente alla ballata degli ascoltatori che non l'avevano mai sentita prima,” ha detto il conduttore. “Mi telefonavano profondamente commossi, a volte in lacrime, chiedendo, 'Cosa diavolo ho appena ascoltato?'”

Penso di sapere perché gli ascoltatori si erano commossi. La storia della tregua di Natale va contro la maggior parte delle cose che ci hanno insegnato circa la gente. Ci fa dare un'occhiata di un mondo come vorremmo che fosse e dice, “Questo, una volta, è veramente accaduto.” Ci ricorda di quei pensieri che manteniamo celati, fuori della portata della TV e degli articoli di giornale che ci dicono come la vita umana sia insignificante e meschina. È come sentire che i nostri desideri più profondi in verità sono giusti: realmente il mondo potrebbe essere differente.

Estratto da “We CAN Change the World: The Real Meaning of Everyday Life” di David G. Stratman (New Democracy Books, 1991).
 
Joyeux Noel: una verità dimenticata nella storia della prima guerra mondiale
Titolo originale: Joyeux Noël
Nazione: Francia, Germania, Gran Bretagna, Belgio, Romania
Anno: 2005
Genere: Guerra, Drammatico, Storico
Durata: 115'
Regia: Christian Carion
Elisa Giulidori
Fonte: FilmUP.com
3 aprile 2006
1914. L'Europa è in guerra. Sul fronte francese le truppe locali e quelle scozzesi contrastano l'avanzata dei soldati tedeschi. Le trincee delle tre nazioni sono a pochissimi metri le une dalle altre.
In mezzo la terra di nessuno disseminata di corpi.
Ma la notte della Vigilia di Natale una voce, dolce e melodiosa, si eleva sull'orrore della guerra, i soldati escono dalle trincee e festeggiano insieme, fraternizzando e scambiandosi doni.
Ora che il nemico è un uomo, con un volto ed una storia, con la foto della moglie nel portafoglio è difficile pensare di ricominciare a spararsi addosso, impossibile uccidere coloro che per un momento sono stati tuoi fratelli.
Questo episodio, realmente accaduto nel 1914, viene proposto da Christian Carion in un film asciutto e commovente, dov'è la forza della storia più che l'impianto delle immagini a colpire il cuore degli spettatori.
Il regista adotta uno stile semplice e naif come i personaggi di cui racconta le vite: fornai, operai, contadini, gente normale che si ritrova a dover subire le atrocità della guerra, scaraventata lontano da un mondo fatto di cose semplici, come una tazza di caffè con la madre tutte le mattine alle dieci.
Un mondo lontano anni luce da quello dei generali che hanno deciso del loro destino.
Un film bello in lingua originale, ma pesantemente compromesso da un doppiaggio criminale che fa parlare tutti i personaggi in italiano, creando scene surreali e paradossali, con soldati di fazioni opposte che si domandano vicendevolmente se qualcuno capisce la loro lingua e tutti parlano italiano...
Chi è la mente "geniale" che ha deciso di mantenere il titolo in lingua originale e utilizzare in modo così barbaro il doppiaggio?
Significa non aver capito lo spirito della pellicola, se era tanta la paura che la gente non andasse a vedere il film per i troppi sottotitoli allora sarebbe stato meglio non distribuirlo neanche.

Note:
La frase: "Non sentirti costretto ad invadere Parigi per poter venire a bere qualcosa da noi".
 
Tregua di Natale

La cosiddetta "Tregua di Natale" ebbe inizio la vigilia di Natale del 1914, durante la prima guerra mondiale, quando i soldati tedeschi iniziarono a decorare la zona attorno alle loro trincee, nella regione di Ypres (Belgio), per il Natale. Cominciarono mettendo delle candele sugli alberi, quindi continuarono le celebrazioni cantando canzoni natalizie. I soldati britannici nelle trincee sull'altro lato del fronte risposero intonando canzoni natalizie in inglese.

I due schieramenti continuarono scambiandosi a voce degli auguri natalizi. Subito dopo ci furono inviti a incontrarsi nella "Terra di nessuno", dove avvenne lo scambio di piccoli doni — whisky, sigari, cioccolata e simili. L'artiglieria nella regione restò muta quella notte. La tregua permise inoltre il recupero delle salme dei soldati caduti. Si svolsero delle vere e proprie cerimonie di sepoltura, nelle quali soldati di entrambe le parti piansero assieme i compagni morti. In un funerale nella "Terra di nessuno", soldati tedeschi e britannici si riunirono assieme per leggere un passo del Salmo 23:

"" Il Signore è il mio pastore, non mi fa mancare nulla. Su prati verdi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Il Signore mi dona nuova forza, mi consola, mi rinfranca. Su sentieri diritti mi guida, per amore del suo nome. Anche se andassi per una valle oscura non temerei alcun male perché tu sei con me."

La tregua si estese ad altre zone del fronte, ed esiste anche la storia di un incontro di calcio tra soldati scozzesi e sassoni, che terminò quando la palla andò ad urtare un tratto di filo spinato sgonfiandosi.

In molti settori la tregua durò per tutto il giorno di Natale, ma in alcune zone continuò fino a Capodanno. Alla tregua presero parte sia i soldati che i loro sottoufficiali e ufficiali. Va notato che allo scoppio del conflitto la propaganda si adoperò molto per dipingere il nemico come privo di scrupoli o di morale, ed assicurava inoltre che la guerra sarebbe finita prima di Natale. Durante la tregua i soldati scoprirono che nelle trincee nemiche si trovavano uomini esattamente come loro, e che anzi avevano molto più in comune con questi soldati, rintanati in trincee umide e pericolanti come le loro, che non con i loro più alti superiori.

I comandanti britannici Sir John French e Sir Horace Smith-Dorrien diedero ordine che una tale tregua non si ripetesse mai più. In tutti gli anni di guerra che seguirono, vennero ordinati bombardamenti di artiglieria alla vigilia di Natale per assicurarsi che non si verificassero più interruzioni nei combattimenti. Inoltre le truppe vennero fatte ruotare in diversi settori del fronte per impedire che familiarizzassero apertamente con il nemico. Nonostante queste misure ci furono ancora pochi incontri amichevoli tra i soldati dei due schieramenti, ma su una scala molto minore rispetto a quanto avvenne nel 1914.

Durante la Pasqua del 1916 una tregua simile si verificò sul fronte orientale.

Nel 1999, i cosiddetti "Khaki Chums" (ufficialmente: l'Associazione per il Ricordo Militare) visitò una parte delle Fiandre e ricreò la tregua di Natale, vivendo come vissero i soldati britannici della prima guerra mondiale, privi delle comodità moderne.

Diversi libri sono stati scritti sulla tregua di Natale, tra cui Silent Night: The Story of the World War I Christmas Truce, di Stanley Weintraub, che riporta la cronaca degli eventi da testimonianze di prima mano.

La tregua di Natale è stata spesso caratterizzata come l'ultimo sussulto del XIX secolo: fu l'ultimo monento in cui, in guerra, le due parti si sarebbero incontrate nel mutuo rispetto l'una dell'altra; salutandosi con gentilezza per mostrare che — nonostante il terribile evolversi degli eventi — essi erano ancora soldati onorevoli e rispettosi.

Eventi simili sono rappresentati nel romanzo autobiografico ambientato nella seconda guerra mondiale A Midnight Clear, di William Wharton.

http://it.wikipedia.org/wiki/Tregua_di_Natale
 
eventi perduti nella storia
vien persino da credere che lo sviluppo del genere umano si si interronto ed anzi che stiamo regredendo dal 1910/1914 onwards :rolleyes:
 

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