Azioni Italia @@@ X gli amici di ettore_61 e non solo @@@ (6 lettori)

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veilfast

Forumer storico
Piacevole Sorpresa

Aprire il topic :) leggere le amiche ....permettemelo il Trio delle Meraviglie uno smack Grande per tutte voi :)
ninetto
 

veilfast

Forumer storico
un pò di statistica

Lo studio della statistica è a nostro avviso molto interessante per cercare di prevedere l’andamento esaminando infatti cosa è successo in passato, secondo il principio Vichiano per cui "la storia ripete se stessa", è possibile incasellare ogni situazione attuale in gruppi di rendimento passati ben definiti.
Situazioni come quella attuale, che possono sembrare molto difficili o addirittura catastrofiche mentre si vivono, a posteriori lasciano infatti solo un ricordo e diventano anche esse parte delle passato, ovvero statistica.
Teniamo inoltre conto che le variabili che muovono i mercati alla fine sono più o meno le stesse, magari con pesi ed influenze diverse. Lo stesso potrebbe valere anche per l'azione posta in essere dalle Autorità politiche e monetarie, che non dimentichiamo può essere molto decisa anche quando vi è un eccesso di euforia, situazione per certi versi addirittura peggiore rispetto ai periodi di crisi o di sottoccupazione delle risorse.
Il presente report evidenzia l'andamento del mese di gennaio per l'S&P500 dal 1963, prendendo in considerazione gli anni contraddistinti da un andamento negativo come sta avvenendo nel 2008.
Il secondo passo sarà quello di estrapolare delle statistiche sull'andamento degli anni contraddistinti da un gennaio negativo, per cercare di quantificare i comportamenti degli investitori in situazioni che pur essendo diverse da un punto di vista qualitativo, sono nondimeno simili da quello quantitativo.
Ciò che emerge, paradossalmente, è che l'inizio anno estremamente negativo da un punto statistico non ha aumentato in modo sostanziale la probabilità che l'anno si concluda negativamente.
Gennaio 2008, mese che la maggior parte degli investitori vorrebbe finisse al più presto, anche senza osservare le statistiche si può considerare uno dei mesi più volatili e con la peggiore performance in un arco temporale molto ampio.
E' chiaro che il timore di un rallentamento economico o, addirittura una recessione negli Stati Uniti, non possono giustificare un andamento così negativo.
Tanto più che il piano di rilancio dell'economia dell'Amministrazione Bush, più o meno efficace che sia, promette di aggiungere almeno un punto percentuale al PIL statunitense.
La questione "subprime" diventa perciò quella veramente pregnante.
Ci sono grandi banche in difficoltà? Quale è lo stato dei fondi di Private Equity e degli Hedge Funds? E' in atto un credit crunch per cui tutti i soggetti in leva sono costretti a chiudere le posizioni, indipendentemente dal prezzo?
Noi temiamo che ci sia un pò di tutto questo nella drammatica performance degli indici.
Il punto chiave è capire quando rientrerà e, se ci saranno ulteriori punte di volatilità a causa di "fallimenti eccellenti".
Una politica monetaria accomodante e incentivi governativi sono le ricette corrette, che tuttavia richiedono tempo, coerentemente con la gravità della situazione.
Quello che sta succedendo al momento, tuttavia, è successo altre volte in passato e rientra nelle statistiche e nelle performance medie che sovente pubblichiamo.
Le statistiche infatti esprimono con numeri una moltitudine di avvenimenti, ognuno dei quali è sembrato molto grave al mercato nel momento stesso in cui avveniva. Per essere poi dimenticato con il tempo.
Quando infatti parliamo di un ritorno medio di un'asset class in un arco temporale, si intende infatti un ritorno "medio", frutto di anni con performance che possono essere molto diverse (in positivo o in negativo) dalla "media".
Aumentare il peso di un'asset class a fronte di performance palesemente inferiori alla media, e ridurlo nella situazione opposta, è forse l'unica strategia sostenibile nel tempo per avere ritorni superiori alla media.
Detto così sembra quasi banale, in realtà sappiamo che da un punto di vista psicologico, di fronte a guadagni o a perdite considerevoli, è molto difficile ragionare a mente fredda e con lucidità.
In realtà è necessario seguire una metodologia precisa sia nel momento in cui si costruisce e poi si implementa un portafoglio, sia nel momento in cui ci si trova a gestire risultati diversi dalle attese.
Quanto sta accadendo nella fase attuale sulle utilities, è a nostro avviso la prova di cosa non bisogna fare.
Un conto è temere un calo dei mercati (non importa la ragione) e mettere il portafoglio sulla difensiva, comprando ad esempio utilities su multipli sostenibili rispetto alla media storica.
Un altro conto è avere un portafoglio impostato più aggressivamente e, solo dopo una fase di perdite, aumentare il peso delle utilities che magari nel frattempo sono salite e prezzano al di sopra della media storica. Magari vendendo industrie le cui valutazioni sono nel frattempo diventate palesemente sottovalutate.
Può infatti succedere, come infatti è accaduto nelle ultime sedute, che anch'esse si adeguino con le dovute proporzioni al resto del mercato in termini di perdite, con il risultato di performare male su settori ciclici prima, su settori anticiclici poi, ed infine di essere posizionati in modo poco efficace nel momento in cui gli indici dovessero nuovamente invertire il trend.
A quel punto, nel momento in cui si ritengano eccessive le perdite, oppure sia eccessivo il peso degli asset rischiosi rispetto alle proprie esigenze, è meglio aumentare la componente liquida del portafoglio e attendere uno scenario più leggibile.
Tornando alle considerazioni statistiche, rivediamo il comportamento dell'S&P500
il mese di gennaio ha avuto una performance positiva 28 volte su 45, ovvero il 62,2% del totale.
La performance positiva media è stata del 4.41%, la performance media nei mesi negativi è del 3,75%.
L'8,9% attuale di perdita dell'S&P, già migliorato dopo i minimi toccati rientra nel 37% dei casi e soprattutto, risulta la perdita in assoluto più elevata da 45 anni.
Se al contrario nei casi in cui gennaio è risultato positivo ci sono state alcune performance a doppia cifra, il precedente record negativo era il 7,6% del 1970.
Il gennaio 2008 risulta quindi per l'S&P500, per il momento, il peggiore inizio d' anno degli ultimi 45.
Tra le performance peggiori: gennaio 1970 (-7.6%), gennaio 1978 (-6.2%) e gennaio 1977 (-5,2%). La performance a fine anno è stata rispettivamente del 0,1%, del 1.1% e del -11.5%.
In due casi su tre, una performance estremamente negativa in gennaio, è stata ribaltata nel corso dell'anno.
Nel 44% dei casi in cui gennaio è stato negativo, la stessa tendenza è stata confermata nel corso dell'anno.
Statisticamente, la probabilità di avere una performance negativa nel 2008 che ad inizio anno era del 37%, è passata circa al 16,6%.
Una percentuale ancora abbastanza limitata.
Andando tuttavia ad ipotizzare lo "scenario disastro", ricordiamo il -29,7% del 1974 e il -23,4% del 2002. Numeri che nonostante multipli appetibili non possono non indurre ad una certa prudenza.
 

ettore_61

?????????????????????
Re: un pò di statistica

veilfast ha scritto:
Lo studio della statistica è a nostro avviso molto interessante per cercare di prevedere l’andamento esaminando infatti cosa è successo in passato, secondo il principio Vichiano per cui "la storia ripete se stessa", è possibile incasellare ogni situazione attuale in gruppi di rendimento passati ben definiti.
Situazioni come quella attuale, che possono sembrare molto difficili o addirittura catastrofiche mentre si vivono, a posteriori lasciano infatti solo un ricordo e diventano
Ciò che emerge, paradossalmente, è che l'inizio anno estremamente negativo da un punto statistico non ha aumentato in modo sostanziale la probabilità che l'anno si concluda negativamente.
Gennaio 2008, mese che la maggior parte degli investitori vorrebbe finisse al più presto, anche senza osservare le statistiche si può considerare uno dei mesi più volatili e con la peggiore performance in un arco temporale molto ampio.
E' chiaro che il timore di un rallentamento economico o, addirittura una recessione negli Stati Uniti, non possono giustificare un andamento così negativo.
Tanto più che il piano di rilancio dell'economia dell'Amministrazione Bush, più o meno efficace che sia, promette di aggiungere almeno un punto percentuale al PIL statunitense.
La questione "subprime" diventa perciò quella veramente pregnante.
Ci sono grandi banche in difficoltà? Quale è lo stato dei fondi di Private Equity e degli Hedge Funds? E' in atto un credit crunch per cui tutti i soggetti in leva sono costretti a chiudere le posizioni, indipendentemente dal prezzo?
Noi temiamo che ci sia un pò di tutto questo nella drammatica performance degli indici.
Il punto chiave è capire quando rientrerà e, se ci saranno ulteriori punte di volatilità a causa di "fallimenti eccellenti".
Una politica monetaria accomodante e incentivi governativi sono le ricette corrette, che tuttavia richiedono tempo, coerentemente con la gravità della situazione.
Quello che sta succedendo al momento, tuttavia, è successo altre volte in passato e rientra nelle statistiche e nelle performance medie che sovente pubblichiamo.
Le statistiche infatti esprimono con numeri una moltitudine di avvenimenti, ognuno dei quali è sembrato molto grave al mercato nel momento stesso in cui avveniva. Per essere poi dimenticato con il tempo.
Quando infatti parliamo di un ritorno medio di un'asset class in un arco temporale, si intende infatti un ritorno "medio", frutto di anni con performance che possono essere molto diverse (in positivo o in negativo) dalla "media".
Aumentare il peso di un'asset class a fronte di performance palesemente inferiori alla media, e ridurlo nella situazione opposta, è forse l'unica strategia sostenibile nel tempo per avere ritorni superiori alla media.
Detto così sembra quasi banale, in realtà sappiamo che da un punto di vista psicologico, di fronte a guadagni o a perdite considerevoli, è molto difficile ragionare a mente fredda e con lucidità.
In realtà è necessario seguire una metodologia precisa sia nel momento in cui si costruisce e poi si implementa un portafoglio, sia nel momento in cui ci si trova a gestire risultati diversi dalle attese.
Quanto sta accadendo nella fase attuale sulle utilities, è a nostro avviso la prova di cosa non bisogna fare.
Un conto è temere un calo dei mercati (non importa la ragione) e mettere il portafoglio sulla difensiva, comprando ad esempio utilities su multipli sostenibili rispetto alla media storica.
Un altro conto è avere un portafoglio impostato più aggressivamente e, solo dopo una fase di perdite, aumentare il peso delle utilities che magari nel frattempo sono salite e prezzano al di sopra della media storica. Magari vendendo industrie le cui valutazioni sono nel frattempo diventate palesemente sottovalutate.
Può infatti succedere, come infatti è accaduto nelle ultime sedute, che anch'esse si adeguino con le dovute proporzioni al resto del mercato in termini di perdite, con il risultato di performare male su settori ciclici prima, su settori anticiclici poi, ed infine di essere posizionati in modo poco efficace nel momento in cui gli indici dovessero nuovamente invertire il trend.
A quel punto, nel momento in cui si ritengano eccessive le perdite, oppure sia eccessivo il peso degli asset rischiosi rispetto alle proprie esigenze, è meglio aumentare la componente liquida del portafoglio e attendere uno scenario più leggibile.
Tornando alle considerazioni statistiche, rivediamo il comportamento dell'S&P500
il mese di gennaio ha avuto una performance positiva 28 volte su 45, ovvero il 62,2% del totale.
La performance positiva media è stata del 4.41%, la performance media nei mesi negativi è del 3,75%.
L'8,9% attuale di perdita dell'S&P, già migliorato dopo i minimi toccati rientra nel 37% dei casi e soprattutto, risulta la perdita in assoluto più elevata da 45 anni.
Se al contrario nei casi in cui gennaio è risultato positivo ci sono state alcune performance a doppia cifra, il precedente record negativo era il 7,6% del 1970.
Il gennaio 2008 risulta quindi per l'S&P500, per il momento, il peggiore inizio d' anno degli ultimi 45.
Tra le performance peggiori: gennaio 1970 (-7.6%), gennaio 1978 (-6.2%) e gennaio 1977 (-5,2%). La performance a fine anno è stata rispettivamente del 0,1%, del 1.1% e del -11.5%.
In due casi su tre, una performance estremamente negativa in gennaio, è stata ribaltata nel corso dell'anno.
Nel 44% dei casi in cui gennaio è stato negativo, la stessa tendenza è stata confermata nel corso dell'anno.
Statisticamente, la probabilità di avere una performance negativa nel 2008 che ad inizio anno era del 37%, è passata circa al 16,6%.
Una percentuale ancora abbastanza limitata.
Andando tuttavia ad ipotizzare lo "scenario disastro", ricordiamo il -29,7% del 1974 e il -23,4% del 2002. Numeri che nonostante multipli appetibili non possono non indurre ad una certa prudenza.
anche esse parte delle passato, ovvero statistica.
Teniamo inoltre conto che le variabili che muovono i mercati alla fine sono più o meno le stesse, magari con pesi ed influenze diverse. Lo stesso potrebbe valere anche per l'azione posta in essere dalle Autorità politiche e monetarie, che non dimentichiamo può essere molto decisa anche quando vi è un eccesso di euforia, situazione per certi versi addirittura peggiore rispetto ai periodi di crisi o di sottoccupazione delle risorse.
Il presente report evidenzia l'andamento del mese di gennaio per l'S&P500 dal 1963, prendendo in considerazione gli anni contraddistinti da un andamento negativo come sta avvenendo nel 2008.
Il secondo passo sarà quello di estrapolare delle statistiche sull'andamento degli anni contraddistinti da un gennaio negativo, per cercare di quantificare i comportamenti degli investitori in situazioni che pur essendo diverse da un punto di vista qualitativo, sono nondimeno simili da quello quantitativo.




Ottimo report.....
Mi permetto un commento.
Tutto cio' si basa su quella che si chiama "regolarita' statistica" descritto in parte dal modello Vichiniano.....
Credo che il tutto sia "gestito" da tutta una seria di variabili statistiche indipendenti che fannoi si che il modello V'INCULIAMO sia sempre in agguato....
:D :D :D :D
 

veilfast

Forumer storico
Lo sviluppo può indebolirsi economia degli usa

Il crollo dell'alloggiamento negli STATI UNITI ha preso una girata per il più difettoso alla fine di 2007, portando l'economia al bordo della recessione e richiamando i commerci a porre freno nell assumere e spendere, a detta degli economisti dai rapporti di questa settimana.
Lo sviluppo ha ritardato ad un tasso annuale da ottobre a dicembre, un quarto di 1.2 per cento dei tre months' precedenti secondo la valutazione mediana degli economisti . Altri rapporti possono mostrare il tasso senza lavoro tenuto ad un high biennale questo mese e spesa del consumatore raffreddati in dicembre. La compiacenza a consumare può esitare come caduta di valori di proprietà e di prezzi di riserva nello stesso momento in cui il tasso di disoccupazione ed i costi del carburante si arrampicano. I responsabili delle decisioni politiche della riserva federale probabilmente abbasseranno il tasso di interesse del segno di riferimento questa settimana per la seconda volta in nove giorni come più economisti predicono che l'espansione di sei anni già ha, o la volontà presto, termina.
probabilmente vedono che una situazione occupazionale e un consumatore e una spesa molto piani di affari sta andando ad essere vulnerabile, '' Brian detto Bethune, direttore di economia finanziaria a Global Insight Inc. a Lexington, Massachusetts. `` una recessione delicata sembra il outcome.'' più probabile; Il rapporto sul prodotto interno lordo per il quarto di quarto proviene dal reparto di commercio il 30 gennaio. Il tasso di accrescimento annuale precedente di 4.9 per cento di quarter's era il più forte dal 2003. Un declino più ripido nell'edilizia residenziale, poichè il prestito di ipoteca ha grippato su quanto segue il crollo del subprime, è parzialmente responsabile di profondo rallentamento nello sviluppo, economisti detti. Il Crollo Dell'Alloggiamento Homebuilding probabilmente è stato ridotto da un ultimo trimestre di 28 per cento, contrassegnando l'ottava goccia successiva ed il più grande dal 1982, secondo una previsione degli economisti a Lehman i Brothers azioni Inc. a New York. `` la recessione dell'alloggiamento ha colpito l'economia in serie di scosse di rolling, '' Michelle detto Meyer, un economista a Lehman. Le vendite di nuove case l'anno scorso probabilmente sono caduto dal più poiché mantenere record ha cominciato in 1963, un rapporto di commercio domani possono mostrare. La spesa del consumatore, che rappresenta più di due terzi dell'economia, probabilmente ha ostacolato l'ultimo trimestre, impedente lo sviluppo ritardare ancor più .
Eppure, gli acquisti in dicembre sono aumentato appena 0.1 per cento, secondo la mediana di indagine davanti ad un rapporto il 31 di reparto di commercio gennaio. Il guadagno sarebbe il più piccolo da settembre del 2006. I consumatori saranno sotto ancora pressione più grande in 2008 come costruzione, le ditte di finanziario-servizio e di manufacturing continuano a tagliare i lavori ed altri datori di lavoro amplificano i libri paga ad un passo più lento è probabile essere poco o nessun incremento del P.I.L. reale nel quarter'' corrente; perché `` virtualmente ogni indicatore congiunturale -- compreso accreditamento condiziona, alloggiare ed occupazione -- si è deteriorato durante il mese passato, '' L'economista Martin Feldstein dell'università di Harvard ha detto nella testimonianza il 24 del senato gennaio. Feldstein, che dirigono l'ufficio nazionale di ricerca economica a Cambridge, Massachusetts ed è un membro del comitato che determina quando le recessioni degli STATI UNITI cominciano e si concludono, che ad esempio che le probabilità di un crollo erano aumentato a più di 50 per cento.
Un rapporto Di lavoro di reparto il 1 febbraio può mostrare che i libri paga hanno aumentato 65.000 di gennaio, secondo la valutazione mediana, dopo che un guadagno di 18.000 dicembre. Sarebbe il più piccolo aumento di due mesi da Agosto-Settembre del 2003. Il tasso senza lavoro probabilmente ha tenuto a 5 per cento per un secondo mese, secondo la mediana di indagine. L'aumento dei 0.3 percentuale-punti nella disoccupazione in dicembre e una flessione dell'attività della fabbrica stimolata interessano l'economia erano già nella recessione.
Contratto Delle Fabbriche Il declino nella produzione probabilmente ha intensificato questo mese. Le fabbriche americane si sono contratte in gennaio al passo più veloce dato che l'inizio della guerra in 2003, progetto che di Irak degli economisti un rapporto dall'istituto per l'amministrazione il 1 del rifornimento febbraio inoltre mostrerà. Il rapporto di lavori sopra lo stesso giorno può mostrare che libri paga di manufacturing ha ristretto da 20.000, secondo l'indagine. Montando firma l'economia era vicino a stalling spingerà i responsabili delle decisioni politiche di federazione ad abbassare il tasso di interesse del segno di riferimento da un punto mezzo a 3 per cento il 30 gennaio, secondo la mediana di indagine. Del 22 la riduzione gennaio di federale-costituisce un fondo per il tasso da tre quarti di un punto di percentuale era il più grande nelle due decadi che è stato l'attrezzo principale dei responsabili delle decisioni politiche.
Caterpillar Inc., creatore di world's il più grande dei bulldozer e degli escavatori, ultima settimana detta che i guadagni di quarto-quarter sono aumentato 11 per cento come richiesta dalla Cina, Russia e Sudafrica ha aiutato le vendite più lente sormontate negli STATI UNITI, in cui la recessione è `` un threat.'' definito; `` mentre prevediamo lo sviluppo anemico nell'economia degli STATI UNITI, continuiamo a vedere le circostanze positive per le nostre vendite in la maggior parte del resto del mondo, '' Di direttore generale Jim Owens ha detto in una dichiarazione .
 

veilfast

Forumer storico
indicatori usa nei prossimi giorni

Release Period Prior Median
Indicator Date Value Forecast
=================================================================
New Home Sales ,000's 1/28 Dec. 647 645
New Home Sales MOM% 1/28 Dec. -9.0% -0.3%
Durables Orders MOM% 1/29 Dec. -0.1% 1.9%
Durables Ex-Trans MOM% 1/29 Dec. -0.8% 0.0%
Consumer Conf Index 1/29 Jan. 88.6 87.0
GDP Annual QOQ% 1/30 4Q A 4.9% 1.2%
Personal Consump. QOQ% 1/30 4Q A 2.8% 2.7%
Pers Inc MOM% 1/31 Dec. 0.4% 0.4%
Pers Spend MOM% 1/31 Dec. 1.1% 0.1%
Initial Claims ,000's 1/31 Jan. 27 301 320
Employ Costs QOQ% 1/31 4Q 0.8% 0.8%
Nonfarm Payrolls ,000's 2/1 Jan. 18 65
Unemploy Rate % 2/1 Jan. 5.0% 5.0%
Manu Payrolls ,000's 2/1 Jan. -31 -20
U of Mich Conf. Index 2/1 Feb. P 80.5 79.0
ISM Manu Index 2/1 Dec. 47.7 47.2
Construct Spending MOM% 2/1 Dec. 0.1% -0.5%
 

ettore_61

?????????????????????
spmib

Venerdi' apertura in gap-up e successiva sua chiusura.
Oggi apertura in gap-down la cui chiusura sara' a 34874...prima pero' dovra' vedersela con la R a 33936 che e' stat "saltata dal gap di apertura.....

Che dire ...... un vero isterismo dei mercati...... :eek: :eek:
 
Stato
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