FTSE Mib Futures Y SOPRAVVISSUTI di Idee e grafici. parte seconda (2 lettori)

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forse la sparo grossa.......
per me con la news sopra è venuto il momento di
approfittare di perdere un migliaio di punti
 

dondiego49

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vediamo domani o lunedì se risale cosa si dice qui ,ogni volta che fa correzione si leggono di ogni sorta di supposizioni ,ormai chi segue questo TED lo avrà capito ,,

Per me fon che non perde il supporto mensile 21 resta sempre LONG ,anche se ora e parecchio lontano da qui

se no erro circa 20,400
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poi lo guardo e lo posto il mensile
 

dondiego49

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Per me fon che non perde il supporto mensile 21 resta sempre LONG ,anche se ora e parecchio lontano da qui

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poi lo guardo e lo posto il mensile
qui il mensile dove si vede incrocio tra 21 è 81 li si decide se crollare o risalire
 

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dondiego49

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Home » Economia » Mercati » Confedilizia: affitti a picco, tasse record

Confedilizia: affitti a picco, tasse record

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Tasse sugli immobili triplicate dal 2011 al 2014, crisi compravendite e affitti, Confedilizia: tassare il reddito dell'immobile e i servizi che riceve, non la proprietà.

Barbara Weisz - 16 aprile 2015
Pmi TVExpo 2015: la fotografia in un minuto
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Fra IMU, TASI, IRPEF, e addizionali i proprietari di immobili nei quattro anni dal 2011 al 2015 hanno subito un aggravio fiscale a tre cifre, con le tasse che sono praricamente triplicate, con una serie di effetti negativi che vanno dal crollo delle compravendite e degli affitti alla crisi di un settore chiave per l’economia, l’edilizia. Ed è proprio l’associazione di settore, Confedilizia, a presentare dati precisi sul caro tasse relativo agli immobili e proposte per il rilancio del mercato immobiliare. C’è bisogno, secondo i costruttori, di un’operazione fiducia, che non si limiti a un restyling fiscale, ma che abbassi le tasse attraverso una profonda revisione del sistema, ad esempio tassando il reddito che l’immobile produce, non la proprietà.
=> IMU-TASI, Confedilizia: meno tasse con la fusione




Partiamo dai dati: nel 2014 il gettito IMU + TASI è stato pari a 25 miliardi di euro, che si raffrontano con i 9 miliardi della “vecchia IMU” nel 2011. Gettito fiscale quasi triplicato. Il salto maggiore è avvenuto nel 2012, con il passaggio dall’ICI (la vecchia imposta sugli immobili, che non era dovuta sulla prima casa), all’IMU, l’imposta comunale sugli immobili introdotta dal Governo Monti: in pratica si è passati dai 9,2 miliardi 20111 a quota 23,8 miliardi.
Ma anche nel corso degli anni 2012-2014, pur fra mille annunci di eliminazione dell’IMU sulla prima casa, sfociati in numerosi cambiamenti in corsa delle tasse sugli immobili, l’imposta è aumentata, visto che il gettito 2014 (anno del debutto TASI, che ha sostituito l’IMU sulla prima casa), pari a 25 miliardi, è stato di oltre un miliardo superiore a quello del 2012.
Il risultato della crescente pressione fiscale, sottolinea Confedilizia, è un impatto negativo su diversi comparti dell’edilizia con riflessi anche sull’intera economia nazionale. Ecco come vengono descritti i principali effetti negativi:
crollo delle compravendite;
diminuzione degli interventi sulle singole unità immobiliari per ristrutturazione e arredamento;
fallimento di piccole imprese del settore;
perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro in edilizia;
crisi delle locazioni e progressiva riduzione della relativa offerta;
caduta dei consumi generata dalla perdita di valore degli immobili stimata in circa 2mila miliardi.
Sulla base di queste premesse, ecco le proposte di Confedilizia: ridurre la stretta fiscale sugli immobili, creando un sistema che tassi esclusivamente il reddito che l’immobile produce e i servizi che riceve, a beneficio di proprietario e utilizzatore. La proposta si inserisce nel dibattito sulla Local Tax, che dovrà sostituire l’attuale sistema IMU + TASI + TARI. In corso, lo ricordiamo, nell’ambito della Riforma Fiscale c’è anche la Riforma del Catasto, che cambia il sistema delle rendite catastali avvincinando maggiormente i valori a quelli di mercato.
=> Riforma del Catasto, la proposta dei geometri

Ci sono anche esempi di calcolo relativi al caro tasse che hanno subito gli immobili non abitativi, come quelli delle imprese. Un magazzino o locale di deposito (categoria C2), con rendita catastale di mille euro, che si trova a Roma (quindi con aliquota IMU 10,6 per mille e TASI 0,8 per mille), paga quasi 5mila euro di tasse (fra IMU, TASI, IRPEF e addizionali, bollo e registro) se lo scaglione di reddito è fino a 15mila euro, e sale sopra i 7mila euro per uno scaglione di reddito superiore ai 75mila euro. (Fonte: dossier tassazione immobili Confedilizia).

Se vuoi aggiornamenti su Confedilizia: affitti a picco, tasse record inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:
 

dondiego49

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Mercati ancora bullish, ma attenti alle prese di profitto
News alert: Origlia Pietro

Nel breve le attese sono ancora di una conferma del movimento in atto in direzione dei top toccati 6 anni fa in area 24500 punti di Ftse Mib, dove sarà possibile assistere ad uno stop degli acquisti e ad una conseguente fase di debolezza. L’intervista a P.Origlia.

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Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte da Davide Pantaleo a Pietro Origlia.

L’indice Ftse Mib si è riportato poco al di sopra dei 24.000 punti, riuscendo a colmare interamente le perdite accusate nella seduta di martedì. Quali sono le sue attese nel breve a Piazza Affari?

Non si arresta la fase di risk on sui principali mercati azionari del Vecchio Continente che, in scia alle conferme arrivate dalla BCE sulla piena implementazione del QE, si avviano a testare importanti top di periodo anche grazie alla buona impostazione del settore PETROLIFERO che dopo mesi di debolezza torna ad essere uno dei preferiti da parte degli investitori.
Nonostante un "sentiment" che rimane sempre vicino ai top di periodo, restano comunque presenti sullo sfondo i timori legati alla ristrutturazione del debito greco a cui si aggiungono nelle ultime ore i deludenti dati macro arrivati dalla CINA che ha visto la sua peggior crescita economica nel corso degli ultimi 7 anni.
Sul valutario non cambia la situazione dell'EURO che nei confronti del DOLLARO transitando in area 1.068 rimane sempre all'interno di quella fase laterale posizionata tra gli 1.045 e gli 1.10.

Arrivando a dare uno sguardo al nostro indice principale non possiamo non notare il continuo miglioramento della struttura grafica del FTSE Mib che si è portato sopra il nostro primo target segnalato la scorsa settimana in area 24mila punti.
Nel breve le attese sono ancora di una conferma del movimento in atto in direzione dei top toccati 6 anni fa in area 24500 punti dove è possibile assistere ad uno stop degli acquisti e ad una conseguente fase di debolezza che potrebbe spingere i prezzi fin verso la soglia dei 23 mila punti
Segnalo che le eventuali vendite non cambierebbero di una virgola quella view positiva che mantengo sul nostro mercato azionario.

Nella seduta di ieri Banco Popolare ha messo a segno la migliore performance tra i bancari, mentre si è mostrato più cauto Ubi Banca. Quali strategie operative ci può suggerire per questi due titoli?

Trend di fondo rialzista confermato per il BANCO POPOLARE che con il superamento dei 14.80 euro invierebbe un nuovo segnale di forza con primi target sui 15 e a seguire 15.70 euro. Al ribasso primi segnali negativi arriverebbero con conferma sotto la soglia dei 14 euro.

Situazione identica anche per UBI BANCA anche se sarà solo con il break dei 7.70-7.75 euro che arriverebbe un nuovo segnale di acquisto.

Sulla scia del rialzo del prezzo del petrolio ieri Saipem e Tenaris hanno dato vita ad un rally di tutto rispetto. Consiglia di acquistare questi due titoli sui prezzi attuali? Quali sono i livelli da seguire nel breve?

Come detto nella prima parte della nostro intervista di fondamentale importanza nelle ultime sedute è stata la ripresa del settore petrolifero.
Nello specifico otto sedute consecutive al rialzo per il titolo SAIPEM con i prezzi che si sono portati sopra gli ex supporti posizionati sugli 11.70, lasciandosi dietro le spalle alcuni gap up. Nel breve il consiglio è di aspettare delle eventuali prese di beneficio prima di prendere in considerazione la possibilità di entrare sul titolo.

Situazione quasi identica su TENARIS con i prezzi che portandosi sopra i 14,65 euro ha migliorato la sua impostazione grafica con prossimi target situati sui 15.70 euro.

Yoox e Moncler ieri hanno ceduto il passo ad alcune prese di profitto, scendendo in controtendenza rispetto al mercato. Suggerirebbe di sfruttare questa debolezza per nuovi acquisti?
Trend rialzista confermato per YOOX che oltre i 29.50 euro avrebbe davanti a sè un ambizioso target fin verso i 33 euro.

Non cambia la view anche per MONCLER che nelle ultime sedute ha toccato i suoi top di sempre inviando in questo modo un nuovo segnale long.

In caso di ulteriori rialzi del mercato, quali sono i titoli che potrebbero fare meglio nel breve? A quali consiglia di guardare ora?

Tra i titoli impostati al rialzo segnalo AEFFE che oltre 2.65-2.70 euro potrebbe spingersi fin verso la soglia dei 3 euro.
A seguire EUROTECH con il superamento dei 2.25 euro e primi target sui 2,40 euro ed infine FINMECCANICA con il break delle resistenze poste sui 12 euro

Buon trading

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dondiego49

Forumer storico
e rimasta sotto la 21 ancora molto incerto salire

fin che non supera quel libello può continuare a scendere anche se lentamente ,se supera 23,750 con forza allora si puo pensare a un continuare del long


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