Vedete. I forum hanno bisogno di contrapposizioni (2 lettori)

Ignatius

sfumature di grigio
in realtà, io avevo scritto, sul compianto forum "tediumvitae", qualcosa di molto più solido di questo sconosciuto swinburne: Il famosissimo teorema della revisione contabile applicata alla credibilità dei/delle forumisti/e.

in effetti è indubbio che detenere una cattedra di filosofia ad oxford produca un quantitativo di followers esigui , ma il professore ha avuto i suoi 5 minuti di gloria per essere stato citato da antony flew a sostegno dei suoi mutamenti d'opinione

cosa ti fa discernere, in concreto, testimoni credibili da testimoni non credibili?
questo dovremmo chiederlo ad un magistrato inquirente ... Chennesò ... Io per es. Riterrei credibile un testimone che dalla sua testimonianza abbia da trarne un considerevole svantaggio (tipo rischiare la vita ... Ecco) ;)

1. Secondo me, il karlpopperiano duro e puro - ma giammai fanatico - si riconosce anche dal fatto che, se una cosa giusta e/o assennata l'ha detta un qualunque umano/a, il karlpopperiano riconosce (a suo sofistico ma karlpopperiano avviso) la giustezza e/o l'assennatezza dell'affermazione, impippandosene ampiamente della disponibiiltà di cattedre, citazioni o aforismi o celebrità terrena ascrivibili o non ascrivibili all'umano/a in questione.

Ovvero, estremizzando: se Dio esistesse, mi si manifestasse, mi dicesse una cosa che non condivido, io gli risponderei che, fino a che non mi convince del contrario, continuoa tenermi la mia opinione e respingo la sua. E che ho il dovere di farlo, perché se lui esiste ed è responsabile dell'esistenza del mio cervello, il fatto di lasciarlo atrofizzarlo mettendo a tacere i dubbi è una bestemmia nei confronti del creatore. Come viaggiare in autostrada in prima, laddove si abbia a disposizione un'auto con cambio a sei marce.

2. Eh, caro timurlango, mi duole: quante poche ne sai...
Sulle menzogne e sulle verità che si leggono nei forum, da fonti apparentemente veritiere ("che non ci guadagnano nulla a mentire") o apparentemente mendaci ("che, in conflitto di interessi, ci guadagnano qualcosa se vengono credute") ci sarebbe da scrivere un libro.
E non mi riferisco solo alle Sezioni Tecniche Borsistiche, ma anche alle sezioni di Cazzeggio [omissis].
 

f4f

翠鸟科
1. Secondo me, il karlpopperiano duro e puro - ma giammai fanatico - si riconosce anche dal fatto che, se una cosa giusta e/o assennata l'ha detta un qualunque umano/a, il karlpopperiano riconosce (a suo sofistico ma karlpopperiano avviso) la giustezza e/o l'assennatezza dell'affermazione, impippandosene ampiamente della disponibiiltà di cattedre, citazioni o aforismi o celebrità terrena ascrivibili o non ascrivibili all'umano/a in questione.

Ovvero, estremizzando: se Dio esistesse, mi si manifestasse, mi dicesse una cosa che non condivido, io gli risponderei che, fino a che non mi convince del contrario, continuoa tenermi la mia opinione e respingo la sua. E che ho il dovere di farlo, perché se lui esiste ed è responsabile dell'esistenza del mio cervello, il fatto di lasciarlo atrofizzarlo mettendo a tacere i dubbi è una bestemmia nei confronti del creatore. Come viaggiare in autostrada in prima, laddove si abbia a disposizione un'auto con cambio a sei marce.

2. Eh, caro timurlango, mi duole: quante poche ne sai...
Sulle menzogne e sulle verità che si leggono nei forum, da fonti apparentemente veritiere ("che non ci guadagnano nulla a mentire") o apparentemente mendaci ("che, in conflitto di interessi, ci guadagnano qualcosa se vengono credute") ci sarebbe da scrivere un libro.
E non mi riferisco solo alle Sezioni Tecniche Borsistiche, ma anche alle sezioni di Cazzeggio [omissis].


nasce la necessità di repescàr il treddo sulla Verità

inoltre, mi occorre la tua prova karlpopperiana che karlpopperianesino e sofismo non siano in antitesi, come da me arguito
fino a tal prova, sei ( karlpopperianamente) diffidato dal blasfemo accostamento :-o
 

timurlang

Etsi omnes , Ego non
1. Secondo me, il karlpopperiano duro e puro - ma giammai fanatico - si riconosce anche dal fatto che, se una cosa giusta e/o assennata l'ha detta un qualunque umano/a, il karlpopperiano riconosce (a suo sofistico ma karlpopperiano avviso) la giustezza e/o l'assennatezza dell'affermazione, impippandosene ampiamente della disponibiiltà di cattedre, citazioni o aforismi o celebrità terrena ascrivibili o non ascrivibili all'umano/a in questione.

Ovvero, estremizzando: se Dio esistesse, mi si manifestasse, mi dicesse una cosa che non condivido, io gli risponderei che, fino a che non mi convince del contrario, continuoa tenermi la mia opinione e respingo la sua. E che ho il dovere di farlo, perché se lui esiste ed è responsabile dell'esistenza del mio cervello, il fatto di lasciarlo atrofizzarlo mettendo a tacere i dubbi è una bestemmia nei confronti del creatore. Come viaggiare in autostrada in prima, laddove si abbia a disposizione un'auto con cambio a sei marce.

2. Eh, caro timurlango, mi duole: quante poche ne sai...
Sulle menzogne e sulle verità che si leggono nei forum, da fonti apparentemente veritiere ("che non ci guadagnano nulla a mentire") o apparentemente mendaci ("che, in conflitto di interessi, ci guadagnano qualcosa se vengono credute") ci sarebbe da scrivere un libro.
E non mi riferisco solo alle Sezioni Tecniche Borsistiche, ma anche alle sezioni di Cazzeggio [omissis].

1. è un'opinione, legittima e virile, ma non un'argomentazione

2. di certo ne so poco , ne ho desiderio di apprendere sino a che punto la mestiza umana possa giungere per trarne un vantaggio per vie oblique , ma trovo una certa divergenza tra l'apparente veritiero ed il manifesto e totale svantaggio connesso col sacrificio personale ... a meno che la moderazione non estragga a sorte un forumer disposto a mostrarmi l'incongruenza della mia opinione
 

Ignatius

sfumature di grigio
nasce la necessità di repescàr il treddo sulla Verità

inoltre, mi occorre la tua prova karlpopperiana che karlpopperianesino e sofismo non siano in antitesi, come da me arguito
fino a tal prova, sei ( karlpopperianamente) diffidato dal blasfemo accostamento :-o

Secondo me, è tutto mooooolto più semplice di come tu lo dipingi.

Il sofista sa che le proprie percezioni, le proprie conoscenze, le proprie sinapsi sono uniche, come quelle di tutti gli umani.
Per cui sa che è ragionevole aspettarsi che, per moltissime cose (e per quasi tutte quelle che contano), la sua opinione possa essere diversa da quella di un altro sofista.

Nulla vieta che il sofista possa essere karlpopperiano, ovvero aperto a nuovi stimoli e nuove conoscenze, le quali lo rendono un sofista con percezioni e sinapsi (per semplicità) invariate, ma con conoscenze diverse: quindi un sofista diverso da quello che lui stesso era prima di aver acquisito il nuovo stimolo intellettuale.

Un sofista (karlpoppriano) diverso può (deve) avere idee diverse.

Se vuoi complicare la faccenda forse riesci a ingarbugliarla, ma sennò è talmente semplice da sembrare quasi offensiva.
 

Ignatius

sfumature di grigio
1. è un'opinione, legittima e virile, ma non un'argomentazione

2. di certo ne so poco , ne ho desiderio di apprendere sino a che punto la mestiza umana possa giungere per trarne un vantaggio per vie oblique , ma trovo una certa divergenza tra l'apparente veritiero ed il manifesto e totale svantaggio connesso col sacrificio personale ... a meno che la moderazione non estragga a sorte un forumer disposto a mostrarmi l'incongruenza della mia opinione

1. "Cattedre" contro "Idee iconoclaste" è, semplificando molto, il conflitto tra due importanti componenti che devono rimanere in equilibrio o, meglio, non essere mai del tutto abbandonati durante il nostro viaggio, che avviene a mo' di pendolo: Qualità statica vs Qualità dinamica (Robert Pirsig, "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" e "Lila")

2. Trascuri un caso. La Follia di cui, BTW, scrive Robert Pirsig in "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" e in "Lila".
 

f4f

翠鸟科
Secondo me, è tutto mooooolto più semplice di come tu lo dipingi.

Il sofista sa che le proprie percezioni, le proprie conoscenze, le proprie sinapsi sono uniche, come quelle di tutti gli umani.
Per cui sa che è ragionevole aspettarsi che, per moltissime cose (e per quasi tutte quelle che contano), la sua opinione possa essere diversa da quella di un altro sofista.

Nulla vieta che il sofista possa essere karlpopperiano, ovvero aperto a nuovi stimoli e nuove conoscenze, le quali lo rendono un sofista con percezioni e sinapsi (per semplicità) invariate, ma con conoscenze diverse: quindi un sofista diverso da quello che lui stesso era prima di aver acquisito il nuovo stimolo intellettuale.

Un sofista (karlpoppriano) diverso può (deve) avere idee diverse.

Se vuoi complicare la faccenda forse riesci a ingarbugliarla, ma sennò è talmente semplice da sembrare quasi offensiva.


non è così e te ne dò la prova karlpopperiana
se sostituisci alle tue frasi alla parola 'sofista' un'altra parola ( che so... uomo, in genere ? ) la frase funziona ancora

ergo hai dimostrato solo la possibile applicabilità del karlopopperianesimo ad un generico Essere Umano, e non ai sofisti

prima prova karlpopperiana a mio vantaggio : 1-0 :D
 
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Ignatius

sfumature di grigio
non è così e te ne dò la prova karlpopperiana
se sostituisci alle tue frasi alla parola 'sofista' un'altra parola ( che so... uomo, in genere ? ) la frase funziona ancora

ergo hai dimostrato solo la possibile applicabilità del karlopopperianesimo ad un generico Essere Umano, e non ai sofisti

prima prova karlpopperiana a mio vantaggio : 1-0 :D

Annullato per fuori gioco di trecentosessantamila chilometri.

Esemplificando, per come la vedo io:

Il karlpopperiano non sofista è uno che pensa che si possa arrivare alla Verità su cose Importanti (es. la supremazia della patonza levigata rispetto a quella ciuffosa, o l'esistenza di una possibile forma di governo ottimale in tutti i tempi e in tutti i luoghi, ecc.).

Il karlpopperiano sofista, come detto, pensa di aver ragione, su temi importanti (e non), ma sa che i suoi pensieri sono mutevoli e migliorabili in funzione di nuove conoscenze (o di upgrade del suo cervello, non appena saranno disponibili trapianti in tal senso).

Il sofista non karlpopperiano pensa di avere ragione perché il suo cervello (e/o il suo cuore) glielo dicono, ma non ha la consapevolezza d'essere fallace.
 

Ignatius

sfumature di grigio
così supponi , ma non è
11 su 11 identici in luoghi e tempi diversi rende l'evento a probabilità convergente allo zero

(Come spesso mi càpita leggendoti) non so di cosa stai parlando.


Ma qualunque evento con probabilità convergente a zero si è verificato infinite volte, nell'infinita storia del tempo.

Me l'ha detto Nietsche, quel bravo ragazzo che, sebbene considerato misogino, poi è stato [quotato] da Katy Perry, altra brava ragazza.

http://www.investireoggi.it/forum/t...ty-perry-guest-star-superbaffone-vt73899.html
 

f4f

翠鸟科
Annullato per fuori gioco di trecentosessantamila chilometri.

Esemplificando, per come la vedo io:

Il karlpopperiano non sofista è uno che pensa che si possa arrivare alla Verità su cose Importanti (es. la supremazia della patonza levigata rispetto a quella ciuffosa, o l'esistenza di una possibile forma di governo ottimale in tutti i tempi e in tutti i luoghi, ecc.).

Il karlpopperiano sofista, come detto, pensa di aver ragione, su temi importanti (e non), ma sa che i suoi pensieri sono mutevoli e migliorabili in funzione di nuove conoscenze (o di upgrade del suo cervello, non appena saranno disponibili trapianti in tal senso).

Il sofista non karlpopperiano pensa di avere ragione perché il suo cervello (e/o il suo cuore) glielo dicono, ma non ha la consapevolezza d'essere fallace.


definisci sofista, e poi vediamo se regge quanto da te ipotizzato :)

comincio cmq con segnalarti che il soggetto, se karlpopperiano, non può credere di sapere: deve averne la prova, che come tale è immutabile
quindi la sua mutevolezza sofistica è fuori gioco di 360.001 km

seconda prova karlpopperiana a me: 30-0
tentativo di mettermi fuorigioco: punto a me, 40-0
a te la battuta
 
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