A motivare l’inclusione del tema “disuguaglianze” nell’agenda pubblica dell’anno di grazia 2012 c’è anche un altro tipo di considerazione che
attinge ai dettami di quella che viene chiamata economia comportamentale. Semplificando al massimo l’individuo è portato più che a consultare le statistiche a cercare elementi di comparazione con il suo vicino.
Se si accorge di guadagnare troppo poco in rapporto al proprio datore di lavoro il nostro signor Rossi tende a sviluppare
sentimenti di depressione e di conseguenza a incubare elementi di conflittualità sociale. Se questo ragionamento lo svolgiamo non in astratto ma lo collochiamo in una fase X, come quella che stiamo vivendo in questi mesi e nella quale il governo
vara politiche di austerità, le disuguaglianze di reddito rischiano di diventare particolarmente odiose e finiscono per produrre una sorta di invidia sociale al ribasso.
E soprattutto una mancata corresponsabilizzazione sociale nelle politiche nazionali di risanamento. In parole povere se vengo a sapere che un
banchiere continua a straguadagnare mi ribello nei confronti della riforma previdenziale, dell’aumento della pressione fiscale e persino delle liberalizzazioni.
Le occasioni perdute dell’Italia diseguale | La nuvola del lavoro
ecco, qualche gg dopo i giornali dicono l'istesso
il 21 genn, ad esempio il Zole24 ha fatto una analisi dei redditi dei professionisti , con i cluster e media + moda.. oplà! ...
... che ci leggano ??
![Lol :lol: :lol:](/images/smilies/lol.gif)
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