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Dopo qualche ora dall'apertura delle contrattazioni i listini statunitensi sono molto positivi. Il Nasdaq guadagna il 2,30%, il Dow Jones (notizie) il 2,40% e lo S&P500 il 2,65% rispetto alle relative chiusure di ieri sera.
A sostenere gli indici del paese a stelle e strisce è stata la pubblicazione dei risultati di Goldman Sachs
GS - notizie) e Lehman Brothers (NYSE: LEH - notizie) che hanno battute le stime degli analisti, ridando fiducia agli investitori sullo stato di salute del settore finanziario. Goldman Sachs ha mostrato un utile netto del primo trimestre in calo a 1,51 miliardi di dollari o 3,23 dollari per azione, superiore alle previsioni degli operatori che si aspettavano una flessione piu' marcata a 2,59 dollari per azione. Anche Lehman Brothers ha evidenziato un profitto in discesa a 489 milioni di dollari (81 centesimi per azione), migliore delle stime del mercato fissate su un valore di 72 centesimi per azione. Le due banche d'affari stanno registrando un forte incremento a Wall Street (Goldman segna un +12% mentre Lehman un +32%), trainando le altre imprese del comparto finanziario (Fannie Mae (NYSE: FNM - notizie) +20,10%, Freddie Mac (NYSE: FRE - notizie) +17,60%, Morgan Stanley (SPU - notizie) +13,15%, Merrill Lynch (NYSE: MER - notizie) +8,90%, Wells Fargo +7,80%, Citigroup (NYSE: C - notizie) +7,60%, Wachovia +7,25%, JPMorgan Chase +6%).
A favorire le quotazioni delle societa' statunitensi sono anche le attese degli investitori su un taglio piu' aggressivo dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve. In serata la commissione operativa della FED, il Fomc (Federal Open Market Committee), annuncera', infatti, le proprie decisioni in materia di politica monetaria. Secondo le aspettative degli analisti i membri del Board dovrebbero decidere di abbassare il costo del denaro statunitense di un punto percentuale portandolo dal 3% al 2% per aiutare l'economia USA ad evitare un periodo di recessione.
I dati macroeconomici annunciati in giornata non hanno particolarmente influenzato l'andamento delle piazze azionarie. Nel primo pomeriggio il Dipartimento del Commercio ha reso noto che i nuovi cantieri residenziali si sono attestati nel mese di febbraio a 1,065 milioni di unità, superiori alle attese degli analisti che si aspettavano un valore di 990 mila unità. Tuttavia le licenze di costruzione sono scese, nel stesso mese, del 7,8% a 978 mila unità, peggior livello dall'autunno 1991 e maggior calo degli ultimi 13 anni. Le attese degli addetti ai lavori erano fissate su una flessione meno marcata a 1,02 milioni di unità. Il Dipartimento del Lavoro ha comunicato che l'indice dei prezzi alla produzione ha registrato un incremento dello 0,3% a febbraio su base mensile, in linea con le aspettative di mercato. L'indice core dei prezzi alla produzione (esclusi energetici ed alimentati) ha segnato un rialzo dello 0,5%, superiore alle stime degli operatori.
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