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Fantaeconomia
E se la crisi finanziaria fosse voluta?
Pensieri a briglia sciolta sull’attuale situazione del credito
Milano, 1 apr. – Chi vive o lavora a Milano sa quanto tempo perdono al semaforo gli automobilisti che percorrono la città da una parte all’altra. Nell’attesa del fatidico verde, la mente corre e spesso ci si abbandona a pensieri in libertà.
Una di queste “riflessioni da semaforo” mi ha portato a ripensare a quanto sta accadendo da quasi un anno a questa parte ai mercati finanziari e il pensiero ha iniziato ad addentrarsi in una sorta di viaggio in un mondo governato dalla fantaeconomia.
Vi rendo partecipi di questi pensieri, così, per il gusto di riflettere…
La base di tutto il ragionamento è una semplice ma terribile domanda: e se tutta questa storia dei subprime fosse una montatura?
O meglio: e se qualcuno avesse indotto il sistema finanziario verso questa crisi? Esiste un “oscuro manovratore” o una sorta di “cupola” di potere dietro tutto questo?
Assurdo? Impossibile? Provate a leggere quanto segue, poi ne riparliamo…
Naomi Klein, la celebre autrice del bestseller “No logo” (divenuto la “Bibbia” dei movimenti no-global), ha pubblicato qualche mese fa un altro libro di successo, “Shock Economy”. Ero stato alla presentazione del libro e ho avuto modo di scambiare qualche parola con l’autrice, la quale sostiene una curiosa ma non inverosimile teoria: l’elettroshock praticato a livello “sociale”.
Spiego meglio.
Quando si sottopone una persona ad uno shock (può essere elettroshock o shock di tipo affettivo o coercitivo), in funzione della durata e dell’intensità dello shock indotto questa persona subisce una regressione più o meno lunga verso uno stadio infantile: in sostanza le si può far fare o dire quel che si vuole, perché la “vittima” del trattamento diventa totalmente inerme, priva di volontà.
Secondo Naomi Klein, questi princìpi se praticati a livello di società sono in grado di rendere inermi le “difese naturali” anche di una società moderna e democraticamente avanzata. In sostanza, quando in una società civile e democratica accadono eventi (naturali o creati artificiosamente da qualche potere più o meno occulto) in grado di procurare uno shock alla società stessa, le difese democratiche che essa ha subiscono una sorta di “stand-by” durante il quale chi governa il Paese può far passare anche provvedimenti antidemocratici o che comunque difficilmente passerebbero con un normale processo di confronto parlamentare democratico.
All’indomani degli attentati alle Torri Gemelle e a Londra, ad esempio, le città statunitensi e inglesi sono state riempite di videocamere, e per di più la videosorveglianza è stata affidata principalmente a società private: quando mai un provvedimento del genere sarebbe passato, senza un’urgenza causata da uno shock grave come quello degli attentati terroristici?
Anche l’influenza aviaria è stato in qualche modo uno shock, che ha portato i governi europei ed americani a fornirsi di (inutili) vaccini per combattere la nuova peste del 2000. Risultato: decine di miliardi gettati dalla finestra per la prevenzione “forzosa”, aziende farmaceutiche con le casse rigonfie di utili e poche decine di morti in tutto il mondo.
Mi domando: se lo stesso principio fosse ora applicato alla finanza mondiale? Qualcuno ha inventato, pochi anni fa, prodotti sempre più complicati e sempre più interconnessi gli uni agli altri. Poi, con sapiente maestria, ha aspettato che le dinamiche di queste economie liberiste facessero il resto: tassi bassi, quindi un sacco di gente che si indebita; quando i tassi rialzano, la gente non riesce più ad onorare i debiti. A questo punto, i prodotti strutturati su questa massa di debiti vanno in crisi, cominciano le prime ammissioni di perdite da parte delle banche coinvolte nel “riciclaggio” di prodotti finanziari dall’interno vuoto, poi vanno in crisi i mercati, le borse scendono quindi rallentano le aziende e di conseguenza l’economia globale.
Mancano soldi “veri” ed il mercato è pervaso da denaro che non c’è, frutto di quei prodotti di ingegneria finanziaria che moltiplicano inesorabilmente i danni.
Ora è la volta dei governi: la situazione è disperata, si va verso una recessione – o peggio – verso una depressione simile o addirittura di livello più importante di quella ormai storica del ’29. I politici, si sa, devono sempre dar l’impressione di fare qualcosa (ne va del voto degli elettori); e così delegano sempre più poteri alle banche centrali (Fed, Bce, Banca d’Inghilterra, BoJ, ecc.): i banchieri centrali indossano i loro costumi da supereroi ed iniziano a imporre le loro ricette “dimagranti” per arginare e risolvere la crisi in atto. Ovviamente la dieta è per aziende e cittadini, non certo per le banche centrali o ordinarie, che in conseguenza dei provvedimenti adottati, incrementano a dismisura i loro utili. I banchieri controllano man mano tutto: dai giornali, alle grandi aziende, alle Tv. Sono loro che hanno in mano i destini delle nazioni ed i politici dipendono da loro.
Ecco, fine dei pensieri di fantaeconomia.
Ritornando alla realtà, volevo – prima di chiudere questo articolo – ricordare due cose.
La prima: sia la Fed che la Bce non sono di proprietà statale, come molti pensano. Entrambe sono in mano a banche e assicurazioni private, così come lo è la Banca d’Italia. E’ evidente che quando una banca centrale (sia Fed o Bce o altra) decide, vien spontaneo chiedersi se la decisione è nell’interesse dei cittadini o degli azionisti (cioè delle banche che le possiedono).
La seconda: questa è un’Ansa letta poco fa "La Federal Reserve deve avere piu' ampi poteri per garantire la stabilita' dei mercati', ha detto il segretario al Tesoro Usa, Henry Paulson. 'La Fed - ha continuato - deve monitorare l'attivita' di banche, societa' di assicurazioni e hedge funds e avere un ruolo per assicurare la stabilita' finanziaria”.
Curioso ed inquietante, non trovate?
Ovviamente questo è un articolo scritto il Primo Aprile, giorno dedicato agli scherzi. Quindi, facciamo finta che quello che avete letto sinora sia tutta una burla e che non c’è assolutamente da preoccuparsi, che certe cose esistono solo nella fantasia e che la situazione è saldamente sotto controllo. O no?
Massimo Benvenuti