Ancora ribassi per il derivato?
Ancora ribassi per il derivato?
Di Roberto Ercolino
Analisi settimanale sul future dell'S&PMib (Milano: notizie) all'11 Aprile 2008
Pivot Supporti: 31.300 - 30.400
Pivot Resistenze: 32.900 - 34.100
Sfiorato, come suggerito nella nota precedente, il livello orizzontale ai 33.000 punti (massimo settimanale a 32.895), il derivato sembra mostrare nuovamente la propria debolezza. Seppure al momento il valore del future resta compreso tra le medie a 65 e 21 giorni, appare fragile il supporto della media a breve (31.585) che in uno con i già citati 31.300 punti, restano i valori oltre i quali appare possibile una stabilizzazione dei prezzi, ma va nel contempo ribadito che la tendenza di fondo resta negativa e che conseguentemente sotto i 31.000 punti, valore della base della trendline discendente di medio (vedi grafico), è possibile prevedere un nuovo calo delle quotazioni. Verso l'alto necessita un superamento dei 33.500 punti confermati per poter continuare a valutare sviluppi rialzisti.
Se si considerano i prezzi del sottostante, solo 14 titoli su 40 (riferendoci ai titoli che compongono l'S&PMib) chiudono l'ottava in positivo e su base annua questi si riducono a soli 2, mentre forse uno solo mostra una tendenza di lungo positiva; riteniamo che il dato sia di per se esplicativo. Comunque, alcuni operatori valutano che tale evidenza rappresenti un'opportunità di accumulazione, da evidenziare però che nel breve l'assunzione di posizioni long determina inevitabilmente un'esposizione con perdite mark to market anche rilevanti in funzione della volatilità. In un'ottica speculativa non di breve, tale atteggiamento potrebbe invece premiare, ma l'eventuale posizionamento è condizionato dall'orizzonte temporale che si pone a base dell'operatività di ogni singolo operatore.
In sostanza, la maggioranza delle indicazioni, sia tecniche che fondamentali, inducono a valutare ulteriori sell off con riferimento all'equity, indicando la preferenza degli investitori verso attività free risk che lascino quantomeno inalterati i valori degli asset in portafoglio (considerata la componente inflattiva), nella convinzione che la crisi dei mercati finanziari non sia definitivamente alle spalle e che le turbolenze su valute e materie prime procureranno ancora stress ai mercati con ulteriori movimenti negativi prima di giungere ad una stabilità economica e finanziaria duratura.
Le indicazioni tecniche mostrano intanto i primi segnali di affaticamento: il Macd pare voglia arrestare la propria ripresa in prossimità della linea dello zero, il cui cross al rialzo gestirebbe un segnale di conferma per un prosieguo della ripresa, ma appare incerta al momento tale eventualità; il Sar resta comperato, tra l'altro con un reverse ai 30.800 punti (la scorsa settimana a 29.450 che indicavamo molto improbabile), certo è un livello che tende a valutare una nuova flessione, ma per questa ottava non appare oramai tanto lontano; per quanto attiene il Momentum, dopo il top che è stato segnato con la sessione del 9 aprile, abbiamo assistito da due indicazioni sell rispettivamente dal Cci nella stessa seduta e poi dallo Stocastico a di fine ottava; in ripiegamento anche l'Rsi che riesce a stento a tenere la linea mediana dei 50 punti, lasciando quindi intravedere un calo ulteriore.
Il nostro consueto outlook settimanale indica ancora una condizione overbought sul breve, in merito è presumibile un periodo di scarico a breve, mentre su medio e lungo termine la view resta bearish, difatti non abbiamo ancora considerato un preallarme sul medio da annunciare in caso di ulteriore estensione della gamba rialzista dovuta al rimbalzo tecnico che ha caratterizzato le ultime ottave. Il rapporto media primaria vs derivato, recupera in maniera frazionale, passando dal -14,7% scorso ad un -14.5%, segno del rallentamento citato. Volatilità sempre alta con volumi nuovamente in fase neutral, dalla precedente condizione midly bearish.
tanto l italia non cambierà,ma votate uguale. 
