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Italia, Ue vede Pil 2008 in frenata a 0,5%, deficit 2,3% Pil
MILANO (Reuters) - Nelle previsioni di primavera pubblicate oggi dalla Commissione Ue l'outlook per l'economia italiana è rivisto al ribasso, con una crescita indicata a 0,5% quest'anno e a 0,8% il prossimo.
Nelle previsioni dell'autunno 2007 la Commissione indicava una crescita di 1,4% quest'anno e 1,6% il prossimo. L'esecutivo Ue aveva tuttavia già provveduto a ridurre la stima sulla crescita italiana 2008 a 0,7% a febbraio, in occasione della pubblicazione delle 'interim forecast' che si riferiscono solo all'anno in corso.
"La crescita reale del 2008 è proiettata a 0,5%, quasi un punto percentuale al di sotto delle previsioni di autunno e chiaramente al di sotto del potenziale" si legge nel documento della Commissione. "Il persistente differenziale negativo di crescita rispetto alla media della zona euro si allargherà ulteriormente nonostante la modesta esposizione del sistema bancario italiano alle turbolenze finanziarie".
Sul fronte della finanza pubblica la Ue incorpora nelle previsioni i buoni risultati del consolidamento di bilancio messo in atto negli ultimi due anni.
Bruxelles si attende che il deficit risalga leggermente dall'1,9% del 2007 a 2,3% quest'anno ma si mantenga lontano dalla fatidica soglia di 3%, il cui superamento ha portato all'apertura della procedura per deficit eccessivo. A politiche invariate, la stima per il 2009 è di un saldo di bilancio di -2,4% del Pil.
Sul fronte del debito, la Ue vede un calo a 103,2% del Pil quest'anno dal 104% del 2007 e, sempre a politiche invariate, un'ulteriore diminuzione a 102,6% nel 2009.
Nella relazione unificata pubblicata del governo dimissionario a marzo, per il 2008 la crescita è indicata a 0,6%, il deficit a 2,4% del Pil, il debito a 103% del prodotto.
MILANO (Reuters) - Nelle previsioni di primavera pubblicate oggi dalla Commissione Ue l'outlook per l'economia italiana è rivisto al ribasso, con una crescita indicata a 0,5% quest'anno e a 0,8% il prossimo.
Nelle previsioni dell'autunno 2007 la Commissione indicava una crescita di 1,4% quest'anno e 1,6% il prossimo. L'esecutivo Ue aveva tuttavia già provveduto a ridurre la stima sulla crescita italiana 2008 a 0,7% a febbraio, in occasione della pubblicazione delle 'interim forecast' che si riferiscono solo all'anno in corso.
"La crescita reale del 2008 è proiettata a 0,5%, quasi un punto percentuale al di sotto delle previsioni di autunno e chiaramente al di sotto del potenziale" si legge nel documento della Commissione. "Il persistente differenziale negativo di crescita rispetto alla media della zona euro si allargherà ulteriormente nonostante la modesta esposizione del sistema bancario italiano alle turbolenze finanziarie".
Sul fronte della finanza pubblica la Ue incorpora nelle previsioni i buoni risultati del consolidamento di bilancio messo in atto negli ultimi due anni.
Bruxelles si attende che il deficit risalga leggermente dall'1,9% del 2007 a 2,3% quest'anno ma si mantenga lontano dalla fatidica soglia di 3%, il cui superamento ha portato all'apertura della procedura per deficit eccessivo. A politiche invariate, la stima per il 2009 è di un saldo di bilancio di -2,4% del Pil.
Sul fronte del debito, la Ue vede un calo a 103,2% del Pil quest'anno dal 104% del 2007 e, sempre a politiche invariate, un'ulteriore diminuzione a 102,6% nel 2009.
Nella relazione unificata pubblicata del governo dimissionario a marzo, per il 2008 la crescita è indicata a 0,6%, il deficit a 2,4% del Pil, il debito a 103% del prodotto.