2019... L'ANNO DEL VIXI...2022...THE END

Se il Bel Paese è capace di dare voce a questi personaggi cadendo in contraddizione continua tra chi difende una donna, caposaldo del suo contesto ideologico e chi la maltratta perchè non è scendiletto delle sue idee Marxiste, tutto dallo stesso ambiente politico, allora io dico....Non c'è futuro se non la guerra civile e in guerra tutto è lecito, anche scuoiare vivo uno speculatore d'alto bordo, anzi, hai pure la scusa che in fondo se lo merita.


Chi vivrà vedrà...Tutto.

Se il Tic Tac della puncicata non incontrerà ostacoli e ristrettezze. :barella:
 
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Il coniglietto pasquale sta per deporre un grosso uovo marrone, sui conti degli investitori d'equity che corrono felici verso i campi della gita fuori porta.
L'Opec non è assoggettato agli ienchi. Per tenere ferma l'inflazione "Ordinano" di alzxare la produzione e quelli che fanno? Esattamente il contrario.
L'amministrazione comunista NEOCON, di cui Biden è il burattino da novembre 2020, ha inondato di scorte di barili il mercato del petrolio occidentale, proprio per tenere ferma o abbassare l'inflazione in modo che Power Ranger non dovesse alzare troppo i tassi e quelli mo che gli fanno? Lo sgambetto? Chi comanda da quelle parti non è un poveraccio attore squattrinato con voglie di ricchezze e ville con piscina occidentali, che te lo compri quando vuoi, anzi, lo hai già fatto, quelli c'hanno già tutto al massimo li puoi minacciare, ma come li minacci se uno di loro c'ha talmente tanti missili che qualcuno te lo regala se volessi?
 
No buono prima di Pasqua, che timing....

L'OPEC ha scioccato il mondo annunciando tagli alla produzione di petrolio di 1,6 milioni di barili al giorno a partire da maggio.
Questo è un grosso problema per l'inflazione.
Perché?
Perché, gli UNICI dati sull'inflazione che erano scesi negli ultimi 12 mesi riguardavano i prezzi dell'energia. E ciò era dovuto al fatto che l'amministrazione NEOCON di cui Biden è il suo burattino semovente, scaricava 250 milioni di barili di petrolio sul mercato aperto mentre l'OPEC manteneva i suoi normali tassi di produzione. Ovviamente la Russia capito il giochetto e dovendo restituire pan per focaccia riguardo le sanzioni, ha fatto un gioco inverso.
Putin sa bene come sta messo l'Occidente, quello che ha fatto l'Occidente per garantire al suo popolo uno stile di vita senza strappi particolari proprio la dove la crisi del debito avrebbe dovuto scuotere le coscienze e i portafogli mondiali. Crisi sanitaria per ritardare, crisi geopolitica per stabilizzare e....Crisi finanziaria cristallizzata con continue pasture di trilioni di dollari che arrivano da Power Ranger. Quindi?
Quindi come maggior produttore di energia mondiale, darà il colpo di grazia controllando ormai Arabia Saudita, in mano dei russocinesi, l'Iran, lo stesso e anche gli Emirati, nonchè il Venezuela di Maduro.

Gli ienchi ci metteranno in un casino che un po di meno era auspicabile.
 
Il problema fondamentale che ad oggi sarebbe sato meglio evitare, per noi occidentali è che l'OPEC sta tagliando la produzione nello stesso momento in cui l'amministrazione Biden è pronta a SMETTERE di scaricare petrolio sul mercato perchè le riserve si stanno esaurendo.
Cosa significa questo?
I prezzi dell'energia stanno per aumentare, spingendo l'inflazione a nuovi massimi.
Il petrolio è già tornato a 80 dollari al barile, rispetto ai 66 dollari al barile di poche settimane fa.

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L'oro ha già capito cosa sta arrivando. È schizzato da $ 1.600 l'oncia a $ 2.000 l'oncia e sta per raggiungere nuovi massimi storici.

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Chiedi aiuto!!

 
I nostri GURI benedetti che la Santa Pasqua li abbia sempre in gloria, recitano cosi da mesi ormai..."Il trend è long, saldamente long, ma siamo vicini ad un consolidamento con asciugatura degli eccessi, divergenze ribassiste si cominciano a riscontrare sui grafici e presto potremmo ritracciare". Bene...Tiraci fuori i gain da questo.

Fallo giorno per giorno e poi quando ritraccia, cosa che ha fatto più volte, quel trend long è finito o cosa? No...Non è finito e ricomincia la solfa del guro: "Il trend è ancora long ma presto potrà ritracciare".

E cosi fino allo sgomento della fine del rialzo e di quell consolidamento che non era quello, ma l'inizio del crollo vero e proprio. Quello lo si deve individuare prima, col giochetto dello shong non ce la farai ad uscirne con le ossa integre e ricorda il -78% del Nasdy del 2002 che si rimangiò il +400% precedente del 2000 e dei dotcom.

La borsa ed il casinò, ti presta qualche spiccio, ma prima che esci devi restituire tutto. Leggi non scritte, sui libri, ma sulle tavole della legge del trading.
 
Quando i giorni della passione cominceranno davvero, non cercarmi, potresti non trovarmi più. Quello che dovevo dire l'ho detto e ripeterlo quando non servirà, non verrà fatto. :)
 
https://www.ansa.it/sito/notizie/mo...te_3d58e9d3-0762-4e43-b191- fdbc33d0d854.html






La puncicata velocizzi gli effetti, di questi comunisti ne abbiamo bisogno come il peperoncino nel culo.

Nel 2024 la sfida si farà all'ultimo taglio, stavolta nella liberal socialista Europa della Vonderlayen, prossimo direttore generale NATO, come premio al subordinamento con la Pfizer, con l'immigrazione, con la guerra in Ucraina, con l'ideologia di Soros in generale.

Penso che ne usciranno con le ossa rotte e molte cose cambieranno, dal cambiamento climatico ai motori termici ad oggi sostituiti dalle batterie a tutto il resto.

Occhio ad investire in cose che non serviranno e ricordate...MENTONO TUTTI.
 
Ultima modifica:
ALLEANZE DI CARTONE OGNUNO TIRA L'ACQUA AL SUO MULINO

Il Giappone si smarca dall’alleanza occidentale e decide di comprare il petrolio russo pagandolo più di 60 dollari al barile. Ovvero sforando il price cap fissato dai paesi del G7 di cui il Giappone fa parte, dall’Unione europea e dall’Australia. Lo scrive il quotidiano statunitense Wall Street Journal che segnala anche come Tokyo sia stata autorizzata dagli Stati uniti a infrangere la soglia in virtù della sua forte dipendenza dalle forniture di Mosca. Lo stesso quotidiano rimarca però anche come la decisione giapponese sia una prima crepa nella compattezza del fronte occidentale. “Non è che il Giappone non possa fare a meno degli idrocarburi russi, semplicemente non lo vogliono fare”, commenta James Brown, professore al campus giapponese della Temple University ed esperto in relazioni tra Mosca e Tokyo. Nei primi due mesi di quest’anno, il Giappone ha acquistato circa 748mila barili di petrolio russo per un totale di 6,9 miliardi di yen (5o milioni di euro) pagandolo poco meno di 70 dollari al barile.
 
Quando si accorgeranno che i piani non potranno esser portati a compimento, quando i NEOCON di SCHWAB che oggi controllano i burattini Biden e Vonderlayen, capiranno di non aver più in mano l'occidente, quando capiranno che le defezioni sono troppe e non possono concludere in bellezza i sogni di globalismo e fusione delle società, cambiandone i connotati e le identità...Allora daranno via alla vera 3 guerra mondiale che altro non è che LA CRISI FINANZIARIA del 2019, posticipata, quella del ciclo del panico universale. Temporalmente inquadrata in 13 anni da Lorenz tra il 2019 anno del VIXI e il 2032.
 
Diteglielo ai guerrafondai che in ....lo lo prendono loro.

Marzo. Variazioni nette mensili comprese tra +5,3% (Russia), +3,1% (Hong Kong), +2,2% (Giappone), +1,9% (USA), +1,7% ( Germania), +0,05% (India), -0,2% (Cina), -1,1% (Australia), -1,5% (Sud Africa), fino a -3,3% (Brasile).
 

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