3° Parte BILDERBERG CLUB

SINIBALDO

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3°PARTE

NOTA SUL "BILDERBERG CLUB"
L'abbraccio tra supercapitalismo e comunismo


La stampa italiana, già due anni orsono, informava che l'amministratore delegato della Fiat Umberto Agnelli, appoggiato da un gruppo di giovani manager educati alle business schools americane, aveva concordato con il fratello Giovanni "la apertura di un dialogo sempre più ristretto con il PCI, la sola forza politica che può disciplinare il sindacato" (1).

Questi propositi hanno trovato recente conferma nelle dichiarazioni con cui lo stesso Umberto Agnelli ha ripetutamente manifestato la propria disponibilità all'incontro con il Partito Comunista.

"Se il PCI è pronto a dare il suo contributo ad un programma realistico, perché rifiutarlo? Da che posizione poi il PCI dia questo contributo, se dall'opposizione o dalla maggioranza, poco importa" (2). Umberto Agnelli è giovane - ha commentato Vittorino Chiusano, consigliere politico della famiglia e direttore della Fiat per le relazioni estere - "e come tutti i giovani, vuole, come dire, vivere la vita, credere al suo tempo e alle sue occasioni" (3).

"Certo per luì i comunisti non sono la stessa cosa che per noi, non sono la storia, sono delle persone con cui oggi si può lavorare" (4).

Se è vero che "negli ultimi due anni i fratelli Agnelli si sono oculatamente divisi i compiti [...]" così che Umberto "ha portato avanti la difficile strategia aziendale", mentre Giovanni, dedicandosi ai mercati internazionali, "ha condotto la strategia multinazionale" (5), appare chiaro come il peso di queste dichiarazioni sia ben maggiore di quello che si può attribuire alle imprudenti affermazioni di un industriale preoccupato della produttività della sua azienda.

Gli Agnelli vanno infatti legittimamente considerati come una dinastia, in quell'orizzonte supercapitalista legato, nei vari stadi del suo sviluppo, alla crescita e al consolidamento di "nuclei di famiglie" e di veri e propri "clan" finanziari.

Questi gruppi formano l'establishment, l'esclusivo "sistema" del supercapitalismo, "una sorta di confraternita, una catena in grado di attraversare tranquillamente nazioni diverse, talvolta in guerra fra loro, partiti e ideologie avverse, situazioni storiche in apparente contraddizione una con l'altra, sulla falsariga di quanto riuscivano a fare i Rotschild nel secolo scorso, quando la famiglia cominciava a trafficare in valuta anche nei periodi in cui l'intera Europa era sconvolta dalla guerra" (6).

Gli insiders, gli "iniziati" dell'olimpo supercapitalista studiano negli stessi colleges, frequentano le stesse università - preferibilmente Harvard od Oxford - intrecciano alleanze economiche e dinastiche, e hanno naturalmente i loro "club", dove discretamente si incontrano, discutono, decidono.

Tra questi, luogo di incontro privilegiato dagli Agnelli è il Bilderberg Club, "una organizzazione internazionale di uomini politici, economisti, alti ufficiali, finanzieri, diplomatici" alla quale la rivista l'Europeo ha recentemente dedicato uno sconcertante servizio (7).

Il "club" prende il nome dall'Hotel Bilderberg, presso Oosterbeek, in Olanda, dove si riunirono per la prima volta nel 1954, sotto la presidenza del principe Bernardo d'Olanda, un centinaio tra i maggiori esponenti del supercapitalismo mondiale.

Da allora, su convocazione di un ristretto comitato privato internazionale, presieduto dallo stesso principe Bernardo, "ogni dodici mesi, sessanta-ottanta personalità europee e americane si riuniscono per discutere "i problemi del momento".

E se diamo un'occhiata ai nomi di coloro che hanno fatto o fanno parte del club vediamo come queste riunioni possano assumere l'aspetto di sessioni segrete di un "governo ombra" mondiale, al di sopra e certamente più potente dei governi nazionali" (8).

L'Europeo ricorda tra l'altro due significativi avvenimenti successivi alla riunione svoltasi dal 19 al 21 aprile 1974 a Megève, presso il lussuoso albergo Mont d'Arbois, di proprietà del barone Edmond de Rotschild: il colpo di stato di Spínola in Portogallo e la caduta di Willy Brandt in Germania, sostituito da Helmut Schmidt presente alla riunione di Megève.

Affermazioni eccessive? Non sembra, solo che si scorra l'elenco dei partecipanti abituali. Uomini politici come Henry Kissinger, il vicepresidente del MEC Sicco Mansholt, il primo ministro svedese Olof Palme, l'ex-cancelliere laburista dello Scacchiere Denis Healey, il nostro Ugo La Malfa; giornalisti come i direttori del New York Times Cyrus Sulzberger, di Le Monde André Fontaine, di Die Zeit, Theo Sommer, del Corriere della sera Piero Ottone, di La Stampa Arrigo Levi;

ricercatori come il prof. Ernest van der Beugel, dell'Università di Leida, Max Kohnstamm, presidente dell'Università europea di Firenze, l'italiano Giorgio La Malfa: ma soprattutto esponenti dell'alta finanza internazionale, a cominciare dallo stesso Bernardo d'Olanda, di cui sono noti gli interessi nelle due maggiori compagnie petrolifere del mondo, la Exxon (già Standard Oil) e la Royal Dutch Petroleum;

e poi David Rockfeller, presidente della Chase Manhattan Bank, George Ball, direttore anziano della Lehman Brothers di New York, Edmond de Rotschild, presidente della Compagnia Financière Holding, Marcus Wallenberg, presidente della Stockholm Enskilda Bank, Léon Lambert, presidente della banca belga Lambert, Pierre Dreyfus, presidente della Renault, Otto Wolff von Amerongen, presidente della Otto Wolff, Johno Loudon, presidente della Royal Durch Petroleum, Emilio Collado, vicepresidente della Exxon.

I problemi che si dibattono nelle sessioni segrete di questa "potentissima fraternità internazionale" (9), "nuova massoneria dei potenti d'Europa, che costituisce uno dei gruppi di potere più influenti del mondo occidentale" (10) sono economici, politici, strategici, tecnologici e convergono verso quello che è il fine ultimo dell'establishment supercapitalista: il completo controllo politico ed economico dell'umanità, attraverso gli strumenti dell'alta finanza, per arrivare al governo mondiale di un'élite "illuminata". Per Giovanni Agnelli, notoriamente "affascinato dalle teorie di un totalitarismo illuminato" (11), "le grandi società multinazionali, la Chiesa cattolica e i partiti comunisti dimostrano che il sovrannazionalismo non è un mito, ma è una realtà" (12).

Ma - ecco un punto che merita tutta la nostra attenzione - qual'è la posizione di questo club supercapitalista nei confronti della setta comunista? Già una maggiore attenzione ai nomi dei partecipanti alle riunioni è foriera di legittimi sospetti.

Se infatti la presenza del prof. Giangiacomo Migone, esponente di punta del PDUP, all'incontro svoltosi dal 23 al 25 aprile 1971 nella residenza dei Rockefeller a Woodstock Inn (13) può essere stata occasionale, tale certamente non potrà definirsi la carica di membro onorario affidata al presidente del Carnegie Endowment for International Peace Joseph E. Johnson, già sotto inchiesta negli Stati Uniti per attività filo-comunista (14).

Ma perché ogni dubbio sia chiarito, mi sembra necessario lasciare la parola a un portavoce ufficiale del Bilderberg Club. Nessuno, in questo senso, più autorevole del prof. Zbigniew Brzezinski, "uno dei più agili e aggiornati interpreti della situazione mondiale" (15), "il massimo politologo americano, l'uomo che molti considerano il prossimo segretario di Stato in un'amministrazione democratica" (16).

"Sono disposto a credere - dichiarò Brzezinski dopo aver incontrato Sergio Segre, "ministro degli Esteri" del PCI - che i comunisti italiani siano moderati e revisionisti.

Infatti lo sono" (17). "Una politica estera intelligente - confermava allo stesso giornalista in una successiva intervista - non può ignorare l'esistenza di un partito che raccoglie i consensi di un terzo dell'elettorato" (18).

Più recentemente, Brzezinski, già direttore dell'Istituto di Ricerche sugli Affari comunisti dell'Università di Colombia, ha messo in dubbio non solo l'anima stalinista, ma addirittura l'essenza leninista dei partiti comunisti europei dicendosi favorevole a "un dialogo che accerti se i comunisti possano essere oppure no dei partecipatiti in buona fede nel gioco politico democratico" (19).

Brzezinski è autorevole membro, tra l'altro, del Council on Foreign Relations e direttore della Commissione trilaterale, "un organismo privato per il miglioramento dei rapporti tra i paesi industrializzati [...] sorto nel 1973 su iniziativa di David Rockefeller" (20), di cui tutti i maggiori esponenti sono associati al Bilderberg Club.

Cominciamo allora a comprendere cosa intenda l'Espresso affermando che "La Commissione trilaterale di Brzezinski e Rockefeller [...] è l'unico gruppo che cerchi di sviluppare un'indagine coerente sui temi più scollanti del momento" (21).

Comprendiamo come non sia casuale che la Exxon, la multinazionale sotto inchiesta negli Stati Uniti per aver finanziato i partiti di centro-sinistra e lo stesso Partito Comunista, sia controllata da David Rockefeller, membro del Bilderberg, fondatore della Commissione trilaterale, presidente del Council on Foreign Relations.

Comprendiamo cosa intenda affermare Eugenio Scalfari, intimo di Giovanni Agnelli, quando afferma che per il presidente della Fiat che "per tutta la vita si è basato come appoggio mondiale sulla potenza del supercapitalismo internazionale: le banche dell'Est degli Stati Uniti, Rockefeller, Rotschild [...]" (22) - "è più importante essere in buoni rapporti con David Rockefeller che con Andreotti [...]" (21).

Comprendiamo il senso del disegno "concordato" tra Giovanni Agnelli e il fratello Umberto, le cui dichiarazioni perdono le possibili connotazioni di improvvisazione e provvisorietà per trovare il loro spazio coerente nel disegno ultimo (establishment): l'incontro tra la setta comunista e il supercapitalismo per l'instaurazione di un governo mondiale dell'umanità da attuarsi attraverso la centralizzazione politica e organizzativa, la concentrazione monopolistica delle industrie, il controllo dei mezzi di comunicazione, la massificazione forzata, la completa socializzazione della vita umana. Una prospettiva non più misteriosa, ma che ha ancora bisogno, per realizzarsi, del velo del silenzio.


NOTE

(1) Panorama, 21-3-1974.

(2) Il Tempo, 17-1-1976.

(3) la Repubblica, 21-1-1976.

(4) Ibidem.

(5) L'Europeo, 19-12-1975.

(6) STEFANIA PIGA, Vogliono sovietizzare il mondo, in Il Giornale d'Italia, 10/11-2-1975.

(7) L'Europeo, 17-10-1975. Le rivelazioni de L'Europeo non sono tali per chi abbia dimestichezza con la più aggiornata pubblicistica anticomunista, soprattutto francese e americana. Cfr. tra l'altro, per un inquadramento specificamente cattolico, PIERRE VIRION, Bientót un gouvernement mondial, Editions Saint-Michel, Rennes 1967.

(8) Ibidem.

(9) Ibid., 5-2-1976.

(10) Ibidem.

(11) Ibid., 5-9-1974.

(12) Panorama, 20-6-1974.

(13) Cfr. l'elenco dei partecipanti riportato, tra l'altro, in Cruzado Español, 15-1 a 1-3-1973.

(14) Cfr. JACQUES BORDIOT, Une main cachée dirige..., La Librairie Française, Parigi 1974, pp. 143-144.

(15) Il Mondo, 28-6-1973.

(16) il Giornale nuovo, 7-2-1976,

(17) L'Espresso, 22-12-1974,

(18) Ibid., 16-10-1975,

(19) il Giornale nuovo, 7-2-1976.

(20) Il Sole-24 ore, 15-10-1975, in cui sotto il titolo Niente fantapolitica alla Fondazione Agnelli, dà un resoconto della riunione, svoltasi a Torino, del comitato esecutivo europeo della Commissione trilaterale; cfr. anche The crisis of Democracy, Report on the governability of democracies to the trilateral commission, by Michael Crozier, Samuel P. Huntington, Joji Wataumki, New York University Press 1975, con un elenco in appendice dei membri dell'organismo, tra cui gli italiani Giovanni Agnelli, Francesco Compagna, Cesare Merlini, Piero Bassetti, Franco Bobba, Umberto Colombo, Guido Colonna di Paliano, Francesco Forte, Giuseppe Glisenti, Arrigo Levi. Il saggio di Crozier è stato tradotto in Biblioteca della libertà, luglio-ottobre 1975, pp. 25-49.

(21) L'Espresso, 18-1-1976.

(22) L'Europeo, 9-1-1975.

(23) la Repubblica, 15-1-1976.

(CONTINUA)

SINIBALDO
 
Gianni e Umbrto Agnelli, se sognano queste cose, le sognano alla fine della loro vita, con prezzi molto alti dal punto di vista umano.
Basta vedere quello che resta e...non si realizzerà.

Niccolò Macchiavelli, "Il Principe".
 
Re: 3° Parte BILDERBERG CLUB !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

SINIBALDO ha scritto:
Ma perché ogni dubbio sia chiarito, mi sembra necessario lasciare la parola a un portavoce ufficiale del Bilderberg Club. Nessuno, in questo senso, più autorevole del prof. Zbigniew Brzezinski, "uno dei più agili e aggiornati interpreti della situazione mondiale" (15), "il massimo politologo americano, l'uomo che molti considerano il prossimo segretario di Stato in un'amministrazione democratica" (16).
"Sono disposto a credere - dichiarò Brzezinski dopo aver incontrato Sergio Segre, "ministro degli Esteri" del PCI - che i comunisti italiani siano moderati e revisionisti.

Infatti lo sono" (17). "Una politica estera intelligente - confermava allo stesso giornalista in una successiva intervista - non può ignorare l'esistenza di un partito che raccoglie i consensi di un terzo dell'elettorato" (18).

Più recentemente, Brzezinski, già direttore dell'Istituto di Ricerche sugli Affari comunisti dell'Università di Colombia, ha messo in dubbio non solo l'anima stalinista, ma addirittura l'essenza leninista dei partiti comunisti europei dicendosi favorevole a "un dialogo che accerti se i comunisti possano essere oppure no dei partecipatiti in buona fede nel gioco politico democratico" (19).

Brzezinski è autorevole membro, tra l'altro, del Council on Foreign Relations e direttore della Commissione trilaterale, "un organismo privato per il miglioramento dei rapporti tra i paesi industrializzati [...] sorto nel 1973 su iniziativa di David Rockefeller" (20), di cui tutti i maggiori esponenti sono associati al Bilderberg Club.

SINIBALDO

sinibaldo, ti manca un riferimento.
intervista a z.brzezinsky:
domanda-Il precendente direttore della cia, r.gates, ha dichiarato nel suo libro di memorie che i servizi segreti americani hanno cominciato ad aiutare i mujaheddin afgani sei mesi prima dell'intervento sovietico in afganistan. in questo periodo lei era il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente carter, lei ha quindi giocato una parte in tutto questo vero?
risp. brzezinsky- si, secondo la versione ufficiale della faccenda, gli aiuti ai mujaheddin da parte della cia sono iniziati durante il 1980, ovvero dopo che l'armata rossa aveva iniziato l'invasione dell'afganistan il 24/12/1979. la realtà, rimasta fino ad oggi strettamente celata, è completamente diversa: è stato il 3/7/79 che il presidente carter ha firmato la prima direttiva per aiutare segretamente gli oppositori del regime sovietico di kabul, quello stesso giorno ho scritto una norta al presidente nella quale si spiegava che a mio parere quell'aiuto avrebbe determinato un intervento armato dell'unione sovietica in afganistan.
domanda-nonostante questo rischio lei ha sostenuto questa azione segreta, ma lei stesso desiderava questo intervento ed ha cercato di provocarlo?
brzezinsky-non è proprio così, non abbiamo spinto i russi ad intervenire, ma abbiamo consapevolmente aumentato la probabilità di un loro intervento.
domanda-quando i sovietici hanno giustificato il loro intervento con la necessità di contrastare un coinvolgimento segreto degli stati uniti in afganistan, nessuno li ha creduti. Invece c'era il fondamento di verità, lei ha qualche rimorso oggi?
brzezinsky-rimorso di che tipo? quell'operazione segreta è stata un'ottima idea. Ha avuto l'effetto di attirare i russi nella trappola afgana ed io dovrei pentirmene? Il giorno che i sovietici hanno varcato il confine afgano ho scritto al presidente carter che finalmente avevamo la possibilità di dare all'Unione Sovietica la sua guerra del Vietnam. infatti per circa dieci anni mosca ha dovuto portare avanti una guerra insostenibile da parte del governo, un conflitto che ha demoralizzato ed infine sgretolato l'impero sovietico.
domanda- e nessuno di voi si è pentito di aver supportato l'integralismo ed il terorismo islamico con armi ed addestramento?
brzezinsky-cosa è più importante per la storia del mondo? I talebani o il collassi dell'impero sovietico?Qualche mussulmano esaltato o la liberazione dell'europa centrale e la fine della guerr fredda?
domanda-qualche esaltato mussulmano? ma è stato detto che il terrorismo islamico rappresenta oggi una minaccia mondiale?
brzezinsky-balle. Si dice che l'occidentge abbia una politica globale rigurado all'islam. Ciò è stupido. Non esiste un islam globale. Prova a guardare l'islam in modo razionale e senza demagogia o emozione. E' la religione principale del mondo ed ha un miliardo e mezzo di seguaci. ma cosa lega il fondamentalismo saudita, la moderazione di stati quali il marocco, il militarismo pakistano, il filo occidentralismo egiziano e gli stati laici dell'asia centrale? nulla più di ciò che unisce le nazioni cristiane.

estratto da nouvel observateur (francia) 15/1/1998, pag 76

ma non è che siano due persone diverse il tuo e il mio brzezinsky?
e cmq per essere come tu riporti:
"uno dei più agili e aggiornati interpreti della situazione mondiale" (15), "il massimo politologo americano, l'uomo che molti considerano il prossimo segretario di Stato in un'amministrazione democratica"
c'è da dire che il tuo ha una visione strategica di prin'ordine considerando la data dell'intervista(1998).
 
Re: 3° Parte BILDERBERG CLUB !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

zappolaterra ha scritto:
SINIBALDO ha scritto:
Ma perché ogni dubbio sia chiarito, mi sembra necessario lasciare la parola a un portavoce ufficiale del Bilderberg Club. Nessuno, in questo senso, più autorevole del prof. Zbigniew Brzezinski, "uno dei più agili e aggiornati interpreti della situazione mondiale" (15), "il massimo politologo americano, l'uomo che molti considerano il prossimo segretario di Stato in un'amministrazione democratica" (16).
"Sono disposto a credere - dichiarò Brzezinski dopo aver incontrato Sergio Segre, "ministro degli Esteri" del PCI - che i comunisti italiani siano moderati e revisionisti.

Infatti lo sono" (17). "Una politica estera intelligente - confermava allo stesso giornalista in una successiva intervista - non può ignorare l'esistenza di un partito che raccoglie i consensi di un terzo dell'elettorato" (18).

Più recentemente, Brzezinski, già direttore dell'Istituto di Ricerche sugli Affari comunisti dell'Università di Colombia, ha messo in dubbio non solo l'anima stalinista, ma addirittura l'essenza leninista dei partiti comunisti europei dicendosi favorevole a "un dialogo che accerti se i comunisti possano essere oppure no dei partecipatiti in buona fede nel gioco politico democratico" (19).

Brzezinski è autorevole membro, tra l'altro, del Council on Foreign Relations e direttore della Commissione trilaterale, "un organismo privato per il miglioramento dei rapporti tra i paesi industrializzati [...] sorto nel 1973 su iniziativa di David Rockefeller" (20), di cui tutti i maggiori esponenti sono associati al Bilderberg Club.

SINIBALDO

sinibaldo, ti manca un riferimento.
intervista a z.brzezinsky:
domanda-Il precendente direttore della cia, r.gates, ha dichiarato nel suo libro di memorie che i servizi segreti americani hanno cominciato ad aiutare i mujaheddin afgani sei mesi prima dell'intervento sovietico in afganistan. in questo periodo lei era il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente carter, lei ha quindi giocato una parte in tutto questo vero?
risp. brzezinsky- si, secondo la versione ufficiale della faccenda, gli aiuti ai mujaheddin da parte della cia sono iniziati durante il 1980, ovvero dopo che l'armata rossa aveva iniziato l'invasione dell'afganistan il 24/12/1979. la realtà, rimasta fino ad oggi strettamente celata, è completamente diversa: è stato il 3/7/79 che il presidente carter ha firmato la prima direttiva per aiutare segretamente gli oppositori del regime sovietico di kabul, quello stesso giorno ho scritto una norta al presidente nella quale si spiegava che a mio parere quell'aiuto avrebbe determinato un intervento armato dell'unione sovietica in afganistan.
domanda-nonostante questo rischio lei ha sostenuto questa azione segreta, ma lei stesso desiderava questo intervento ed ha cercato di provocarlo?
brzezinsky-non è proprio così, non abbiamo spinto i russi ad intervenire, ma abbiamo consapevolmente aumentato la probabilità di un loro intervento.
domanda-quando i sovietici hanno giustificato il loro intervento con la necessità di contrastare un coinvolgimento segreto degli stati uniti in afganistan, nessuno li ha creduti. Invece c'era il fondamento di verità, lei ha qualche rimorso oggi?
brzezinsky-rimorso di che tipo? quell'operazione segreta è stata un'ottima idea. Ha avuto l'effetto di attirare i russi nella trappola afgana ed io dovrei pentirmene? Il giorno che i sovietici hanno varcato il confine afgano ho scritto al presidente carter che finalmente avevamo la possibilità di dare all'Unione Sovietica la sua guerra del Vietnam. infatti per circa dieci anni mosca ha dovuto portare avanti una guerra insostenibile da parte del governo, un conflitto che ha demoralizzato ed infine sgretolato l'impero sovietico.
domanda- e nessuno di voi si è pentito di aver supportato l'integralismo ed il terorismo islamico con armi ed addestramento?
brzezinsky-cosa è più importante per la storia del mondo? I talebani o il collassi dell'impero sovietico?Qualche mussulmano esaltato o la liberazione dell'europa centrale e la fine della guerr fredda?
domanda-qualche esaltato mussulmano? ma è stato detto che il terrorismo islamico rappresenta oggi una minaccia mondiale?
brzezinsky-balle. Si dice che l'occidentge abbia una politica globale rigurado all'islam. Ciò è stupido. Non esiste un islam globale. Prova a guardare l'islam in modo razionale e senza demagogia o emozione. E' la religione principale del mondo ed ha un miliardo e mezzo di seguaci. ma cosa lega il fondamentalismo saudita, la moderazione di stati quali il marocco, il militarismo pakistano, il filo occidentralismo egiziano e gli stati laici dell'asia centrale? nulla più di ciò che unisce le nazioni cristiane.

estratto da nouvel observateur (francia) 15/1/1998, pag 76

ma non è che siano due persone diverse il tuo e il mio brzezinsky?
e cmq per essere come tu riporti:
"uno dei più agili e aggiornati interpreti della situazione mondiale" (15), "il massimo politologo americano, l'uomo che molti considerano il prossimo segretario di Stato in un'amministrazione democratica"
c'è da dire che il tuo ha una visione strategica di prin'ordine considerando la data dell'intervista(1998).


Ciao,
in merito ti ho mandato un messaggio privato.

SINIBALDO
 
franci ha scritto:
Gianni e Umbrto Agnelli, se sognano queste cose, le sognano alla fine della loro vita, con prezzi molto alti dal punto di vista umano.
Basta vedere quello che resta e...non si realizzerà.

Niccolò Macchiavelli, "Il Principe".[/quote

Ciao franci

negli anni '70 tutti li chiamarono "Gianni & Umberto" come due soci
parrucchieri il primo fu per il taglio e l'altro per la messa in piega.........
dei lavoratori, oggi abbiamo "Luca" che li sostituisce....... entrambi !!!!!!!!!!

SINIBALDO
 
Scusa Sinibaldo, consentimi una domanda:
CHI TI MANDA ?

I tuoi interventi sono talmente "strutturati" che presuppongono un'organizzazione. La visione è ben definita. Perché allora non ti dichiari invece di continuare a far finta di "descrivere" un mondo dove tutto è già stabilito da pochi intimi ? Non ti pare di replicare i concetti delle BR ? Qual è la fonte (e con "fonte" non intendo i numerini dei tuoi "articoli") ? Quali sono le tue intenzioni ? Bada che non sto dicendo che quello che scrivi non è vero.
Saluti.
 
VOLANTE 1 ha scritto:
Scusa Sinibaldo, consentimi una domanda:
CHI TI MANDA ?

I tuoi interventi sono talmente "strutturati" che presuppongono un'organizzazione. La visione è ben definita. Perché allora non ti dichiari invece di continuare a far finta di "descrivere" un mondo dove tutto è già stabilito da pochi intimi ? Non ti pare di replicare i concetti delle BR ? Qual è la fonte (e con "fonte" non intendo i numerini dei tuoi "articoli") ? Quali sono le tue intenzioni ? Bada che non sto dicendo che quello che scrivi non è vero.
Saluti.



fantastico le BR... :lol: :lol: :lol:



nn c'e' bisogno di essere o pensare come le br per scrivere ste cose... o ancora credete solo a cio' che vi dicono e che leggete sui giornali?
creare relazioni, collegamenti, andare oltre una prima spiegazione nelle cose, e trarre conclusioni non ovvie e scontate, dovrebbe essere una preoccupazione per ognuno di noi. poi si cercheranno prove e conferme...
'dubito" ergo sum no?



sinibaldo continua! :)
 
VOLANTE 1 ha scritto:
Scusa Sinibaldo, consentimi una domanda:
CHI TI MANDA ?

I tuoi interventi sono talmente "strutturati" che presuppongono un'organizzazione. La visione è ben definita. Perché allora non ti dichiari invece di continuare a far finta di "descrivere" un mondo dove tutto è già stabilito da pochi intimi ? Non ti pare di replicare i concetti delle BR ? Qual è la fonte (e con "fonte" non intendo i numerini dei tuoi "articoli") ? Quali sono le tue intenzioni ? Bada che non sto dicendo che quello che scrivi non è vero.
Saluti.

Ciao
intanto ti ringrazio per l'educazione ed il rispetto usato con la tua nota.

Questo tuo intervento merita una risposta articolata, chiara e che non lascino equivoci in merito.

Ho trascorso una settimana pesante e quindi sono stanco..........
e gradirei andare a riposarmi.

Mi impegno a risponderti.

SINIBALDO
 
SINIBALDO ha scritto:
franci ha scritto:
Gianni e Umbrto Agnelli, se sognano queste cose, le sognano alla fine della loro vita, con prezzi molto alti dal punto di vista umano.
Basta vedere quello che resta e...non si realizzerà.

Niccolò Macchiavelli, "Il Principe".[/quote

Ciao franci

negli anni '70 tutti li chiamarono "Gianni & Umberto" come due soci
parrucchieri il primo fu per il taglio e l'altro per la messa in piega.........
dei lavoratori, oggi abbiamo "Luca" che li sostituisce....... entrambi !!!!!!!!!!

SINIBALDO

Bravo come sempre, chapeau :)
 
Fool ha scritto:
VOLANTE 1 ha scritto:
Scusa Sinibaldo, consentimi una domanda:
CHI TI MANDA ?

I tuoi interventi sono talmente "strutturati" che presuppongono un'organizzazione. La visione è ben definita. Perché allora non ti dichiari invece di continuare a far finta di "descrivere" un mondo dove tutto è già stabilito da pochi intimi ? Non ti pare di replicare i concetti delle BR ? Qual è la fonte (e con "fonte" non intendo i numerini dei tuoi "articoli") ? Quali sono le tue intenzioni ? Bada che non sto dicendo che quello che scrivi non è vero.
Saluti.



fantastico le BR... :lol: :lol: :lol:



nn c'e' bisogno di essere o pensare come le br per scrivere ste cose... o ancora credete solo a cio' che vi dicono e che leggete sui giornali?
creare relazioni, collegamenti, andare oltre una prima spiegazione nelle cose, e trarre conclusioni non ovvie e scontate, dovrebbe essere una preoccupazione per ognuno di noi. poi si cercheranno prove e conferme...
'dubito" ergo sum no?



sinibaldo continua! :)


Ciao
dal numero delle visite al 3d si capisce chiaramente che esiste un interesse corposo in merito ed anche una solidarietà umana contro
certe aggressioni gratùite.
Grazie.

SINIBALDO
 

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